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Chris Abom sognava di diventare un grande calciatore, i compagni del 13enne ucciso da un’auto pirata: “Continua a giocare tra le nuvole”

Tesserato alla Figc, militava nella giovanile del Negrar. La tragedia nel veronese

Sognava di fare il calciatore in qualche grande squadra Chris Obeng, il ragazzino neppure 14enne (li avrebbe compiuti a settembre) ucciso la notte scorsa da un'auto pirata nel veronese. L'adolescente, tesserato alla Figc, faceva parte delle giovanili della Polisportiva di Negrar, che con la formazione maggiore partecipa al campionato di terza categoria.

La famiglia: era un ragazzo buono

I genitori del giovane - il padre è operaio in un'azienda metalmeccanica - sono in Italia da una ventina d'anni, e qui sono nati anche gli altri due loro figli, un maschio e una femmina. La famiglia del giovane, disperata, descrive Chris come un normale adolescente, un bravo ragazzo che si dedicava allo studio e al calcio, la sua passione.

La rabbia della comunità africana

L'intera comunità africana si è stretta attorno alla famiglia, manifestando il loro dolore e la loro rabbia. La comunità ha quasi dato voce a una rivolta, chiedendo che il conducente responsabile si presenti e paghi per il suo crimine. «Vogliamo vedere se questa persona ha il coraggio di presentarsi e pagare per quello che ha fatto», gridano parenti e amici, nell'appello all'autore dell'incidente che si era dato alla fuga dopo l'evento del lunedì. Fortunatamente, i carabinieri sono riusciti a rintracciare l'uomo alla guida grazie alle telecamere il giorno successivo.

L’indignazione del sindaco di Negrar

Il sindaco di Negrar, Roberto Grison, esprime profondo sconforto e indignazione per questa tragica situazione. Egli dichiara: «Queste cose non possono succedere. E invece, purtroppo, succedono sempre di più, con l'aggravante che chi ha investito un ragazzino scappa. Dobbiamo iniziare a chiederci il perché accade».

Il ricordo dell’insegnante

La perdita di Chris ha lasciato un segno profondo nella sua scuola, dove aveva appena terminato la seconda media e si preparava per iniziare la terza a settembre, nel mese del suo 14° compleanno. Un insegnante della scuola, Angela Longo, ha espresso il suo dolore su Facebook, mostrando tutto l'affetto e l'ammirazione per il giovane allievo.

“Continua a calciare tra le nuvole”

L'Istituto Comprensivo di Negrar ricorda e saluta sui social il suo studente Chris Abom, ucciso da un'auto pirata. «Non ho parole e lacrime, ho tanta rabbia – scrive una rappresentante della scuola –. La vita del nostro carissimo alunno Chris Abom è stata falciata da un’auto pirata, non hanno avuto pietà, lo hanno lasciato solo e morente sul ciglio della strada. Gioia di vivere, speranze, riscatto falciati in pochi attimi. Il tuo abbraccio con il mazzo di fiori, a conclusione del concerto di fine anno scolastico, rimarrà indelebile nei miei ricordi. Tutta la comunità scolastica dell'Istituto Comprensivo di Negrar ti ricorderà sempre e si stringe al dolore della tua famiglia. Addio Chris, continua a calciare fra le nuvole».

Pubblicato su Corriere delle Alpi