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Valanga in Norvegia, morto anche il secondo alpinista veneto travolto

Pietro De Bernardini, 25 anni, non ce l’ha fatta. Il decesso per “collasso sistemico” a pochi giorni dall’incidente che aveva già ucciso Matteo Cazzola

Si aggrava il bilancio della valanga che nei giorni scorsi, sulle nevi della Norvegia ha travolto un gruppo di cinque escursionisti vicentini: dopo la morte del 36enne Matteo Cazzola, residente a Vicenza, stamane all'ospedale di Tromsø è deceduto un secondo alpinista, Pietro De Bernardini, 25 anni, di Isola Vicentina . Il giovane era ricoverato nel reparto di terapia intensiva dal giorno dell'incidente. La mamma in lacrime

Lo ha riferito il sindaco di Isola Vicentina Francesco Gonzo, che dal momento dell'incidente si è tenuto costantemente in contatto con i genitori del ragazzo, volati nel Paese scandinavo, e con l'Ambasciata italiana ad Oslo.

"È una notizia che non avremmo mai voluto dare" dice il sindaco , avvisato del decesso dalla mamma di Pietro De Bernardini. Al telefono, tra le lacrime, gli ha riferito che "il figlio stava rispondendo bene alle cure, ma c'è stato un collasso sistemico". Gonzo si è tenuto in contatto continuo con i parenti volati in Norvegia. Il più giovane escursionista

Negli ultimi giorni era trapelato un cauto ottimismo sulle condizioni del 25enne, che erano rimaste stabili pur nella loro gravità. De Bernardini era infatti tenuto in coma farmacologico dai sanitari che l'hanno continuamente monitorato nel suo decorso.

Del gruppo di otto escursioni vicentini (tre dei quali non avevano partecipato all'uscita perché stanchi) che hanno preso parte alla trasferta in Norvegia per praticare lo scialpinismo, De Bernardini era il più giovane. Ora, dopo le formalità, inizieranno le procedure per il rientro della salma in Italia.

Pubblicato su Corriere delle Alpi