Belluno, morto tuffandosi nel lago di Como, la fede aiuta la famiglia Igboh
I genitori del ragazzo nigeriano annegato dopo un tuffo confidano in Dio. «Non sappiamo se sapesse nuotare e possiamo solamente pregare per lui»
BELLUNO. Il dolore è atroce, la fede incrollabile. Papà Ernest e mamma Constance confidano in Dio, per cercare di comprendere la tragedia della morte del figlio Favour, nelle acque del lago di Como. Un credo religioso, che è testimoniato da parecchi adesivi attaccati sulla porta dell’appartamento popolare di via dell’Anta, ma soprattutto è radicato nel loro cuore di genitori: «Siamo cattolici pentecostali», spiega Ernest Igboh, «e sappiamo che Dio ha riservato la vita eterna per chi crede in lui sulla Terra....
Pubblicato su Corriere delle Alpi