Omicidio dei fidanzati a Padova, i giudici d’appello: «Valentina, assassina e bugiarda»
Le motivazioni della sentenza che ha inflitto 20 anni alla 33enne Valentina Boscaro per l’omicidio del fidanzato Mattia Caruso
«L’integrale vaglio delle chat tra i due giovani – invettive, insulti, recriminazioni e vicendevoli accuse – impediscono di riconoscere nella loro relazione quei connotati di sistematica sopraffazione fisica e psicologica ancorché intervallata da momentanei e irrilevanti periodi di tranquillità che la difesa dell’imputata ha inteso rappresentare».
Logica la conclusione: «I dati probatori oggettivi dimostrano che Valentina Boscaro, lungi dal poter essere descritta come una vittima in balìa di un aguzzino “intrappolata”, come vorrebbe la difesa, in una relazione degenerata nella...
Pubblicato su Corriere delle Alpi