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Morto il magistrato Italo Ormanni, dal caso Marta Russo a Forum

Aveva 88 anni, tra i suoi casi Marta Russo e Emanuela Orlandi

NAPOLI, 19 APR - E' morto a 88 anni Italo Ormanni, il magistrato che si è occupato di alcuni dei casi di cronaca più clamorosi italiani - dalla scomparsa di Emanuela Orlandi all'omicidio di Marta Russo - e in anni più recenti conosciuto anche dal grande pubblico televisivo, avendo ricoperto per due anni il ruolo di giudice di Forum, la popolare trasmissione di Mediaset. Nato a Napoli, è entrato in magitratura nel 1961 e vi è rimasto per quasi mezzo secolo. Sostituto procuratore nel capoluogo partenopeo, si è occupato sioprattutto di camorra conducendo inchieste che poi culmineranno in arresti clamorosi: da Raffaele Cutolo a Michele Zaza, a Lorenzo Nuvoletta. Negli anni Ottanta è applicato alla Corte di Cassazione, consulente della Commissione Parlamentare Antimafia, docente all'Università di Napoli. Dal 1994 al 2008 è procuratore aggiunto alla Procura della Repubblica di Roma e dal 2000 al 2008 è Procuratore antimafia per il Lazio. Risalgono a questi anni le sue inchieste più importanti, molte delle quali di grande impatto mediatico: i casi Emanuela Orlandi e Marta Russo, Le indagini sull'organizzazione Gladio, l'omicidio di Giovanna Reggiani, quello di Maria Grazia Cutuli in Afghanistan, il delitto di Massimo D'Antona da parte delle Brigate rosse, solo per citarne alcuni. Dal 2008 al 2010 è capo dipartimento presso il Ministero della giustizia, dove si è occupato anche dell'estradizione di Cesare Battisti. Nel 2011, poco dopo la pensione, entra a Forum, il programma Tv che oggi lo ricorda con commozione sui social: "Per Forum è stato un onore poterlo annoverare tra i giudici del programma per due stagioni, dal 2011 al 2013. Italo Ormanni è entrato nel cast della nostra trasmissione con sincero entusiasmo, confrontandosi con casi molto diversi da quelli affrontati nella sua lunga esperienza professionale. Inizialmente molto serio e rigoroso, ha saputo mettersi in gioco mostrando anche il suo lato spiritoso" (ANSA).

Pubblicato su Corriere delle Alpi