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Castel di Sangro, operaio muore folgorato dai fili dell’alta tensione in una azienda per l’imbottigliamento dei pomodori

La vittima aveva 46 anni. L'elisoccorso, atterrato in prossimità dell'azienda, è tornato alla base dopo che i sanitari ne avevano riscontrato il decesso

Muore folgorato sul posto di lavoro. La tragedia si è verificata nel primo pomeriggio di oggi, intorno alle 14, in un'azienda di Castel Di Sangro, in provincia dell'Aquila, che si occupa di pomodori, collocata nei pressi di una rotatoria della statale 17.

L'uomo, un 46 enne residente fuori regione, da quanto si è appreso, avrebbe urtato i cavi dell'alta tensione mentre stava lavorando fino a rimanere folgorato. Le circostanze del tragico episodio sono ancora da chiarire. Per questo sul posto è intervenuta la Procura della Repubblica di Sulmona, unitamente ai Carabinieri della locale compagnia, che procederà probabilmente alla ricognizione cadaverica e all'autopsia.

Sul luogo dell'incidente sono intervenuti gli ispettori del competente servizio della Asl per accertare eventuali anomalie e i sanitari del servizio 118 che hanno provato a rianimare il giovane dipendente, purtroppo senza alcun esito. L'elisoccorso, atterrato in prossimità dell'azienda, è tornato alla base. Per il 46 enne non c'è stato nulla da fare.

«Mi tocca in modo particolare, ed è purtroppo solo l'ultima di una serie tragica, la morte sul lavoro avvenuta a Castel di Sangro, perché è il mio territorio di origine, dove svolgo attività istituzionale in Consiglio comunale», ha dichiarato Daniele Marinelli, segretario del Partito democratico abruzzese.

«Alla famiglia dell'operaio rimasto ucciso e ai suoi cari la comunità del Partito democratico abruzzese esprime la propria vicinanza - ha concluso - Non dobbiamo abituarci, dobbiamo impegnarci su ogni fronte, a tutti i livelli di governo, per conseguire in modo tangibile standard elevati di sicurezza in tutti i luoghi di lavoro».

Pubblicato su Corriere delle Alpi