Trovato morto il bambino di 4 anni caduto nel fiume a Rovigo
I vigili del fuoco hanno individuato il corpicino poco prima della mezzanotte, mentre in gommone compivano l'ennesima perlustrazione del tratto di fiume
È morto annegato nel fiume Adigetto il bambino di 4 anni del quale si erano perse le tracce nel pomeriggio di ieri, a Villanova del Ghebbo (Rovigo).
I vigili del fuoco, che hanno proseguito nelle ricerche anche dopo l'arrivo del buio, hanno individuato il corpicino poco prima della mezzanotte, mentre in gommone compivano l'ennesima perlustrazione del tratto di fiume.
Il piccolo Adam El Bouhali era in galleggio a circa 700 metri dal punto in stava giocando sulla riva quando è scomparso. Ancora da accertare la dinamica della tragedia.
Le ricerche erano iniziate nel pomeriggio, quando il padre aveva dato l’allarme: stavano giocando quando d’un tratto il piccolo è sparito. Un passante ha raccontato di averlo visto cadere nelle acque melmose del fiume.
Il piccolo si trovava nel giardino di casa e ad un certo punto è scivolato nel fiume. Immediati i tentativi di scorgere il corpicino, con i vigili del fuoco che hanno scandagliato per tutta la sera il fiume, senza però trovare alcuna traccia del bambino, fino a quando si è arrivati al triste ritrovamento.
Il piccolo è scivolato nell’Adigetto, a Villanova del Ghebbo, nella frazione di Ramedello, in via Argine destro Adigetto in prossimità del pub “Red Devil” verso le 19: è subito scattato l'allarme. È qui che il piccolo stava giocando insieme al padre fino a quando non è scappato alla vista per qualche istante. Il padre ha iniziato a cercarlo, poi, in un crescendo di paura, si sono aggiunte altre persone, ma del piccolo nessuna traccia. Sono poi arrivati i vigili del fuoco che hanno avviato le perlustrazioni con anche il supporto dei sommozzatori, oltre al Suem e ai carabinieri in forze. Fino al tragico epilogo.
È stato un attimo, il piccolo sembra essere scivolato su uno scalino, cadendo giù. Il papà si è lanciato in acqua, iniziando a cercare disperatamente il figlio senza, però, riuscire a trovarlo. Grida sempre più disperate che hanno richiamato altra gente. Ma nessuno è riuscito a scorgere la sagoma del piccolo nell’acqua limacciosa, resa sempre più scura dal calare del sole e dalla movimentazione del fondale fangoso. Un’angosciante corsa contro il tempo, con il passare di minuti che ha inesorabilmente fatto crollare la speranza di poter riabbracciare il bambino.
Tutta la comunità si è stretta alla famiglia toccata dalla tragedia. «Sabato pomeriggio onoreremo Adam con un minuto di silenzio prima delle partite in casa del settore giovanile» fa sapere la società sportiva Asd Calcio Fratta. «Non ci resta che stringerci alla sua famiglia e piangere – si legge ancora in un post –. Non è il momento dei se..dei ma..rimane il dolore e il pianto». —
Pubblicato su Corriere delle Alpi