La fuga a Belluno dall’Istria occupata da Tito: «Un carro bestiame la nostra salvezza»
Siro Maracchi aveva due anni e fuggì con madre e fratello. «Prima della guerra italiani e slavi convivevano, poi l’odio...»
BELLUNO. «Mia mamma prese me, che avevo due anni, e mio fratello che aveva pochi mesi e ci buttò dentro un carro bestiame alla stazione di Pisino, in Istria. Ci nascondemmo nel fieno e così arrivammo a Trieste. Erano i primi mesi del 1946: da Trieste siamo arrivati a Belluno dove mio padre, che era stato arrestato dagli americani e poi rilasciato, aveva trovato lavoro come ingegnere in Comune».
È la storia della fuga dall’Istria della famiglia di Siro Maracchi, vice...
Pubblicato su Corriere delle Alpi