Chiese in Provincia di Trento - città di Breguzzo: Chiesa di Sant'Andrea

Chiesa di Sant'Andrea
S. ANDREA apostolo S. Andrea

TRENTO / BREGUZZO
Breguzzo (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
Orientata a nord, la parrocchiale di Breguzzo sorge lungo la strada di attraversamento del paese e risale al 1862-1863, realizzata ex novo in posizione più centrale rispetto alla chiesa antica su progetto di Leopoldo Claricini dall'impresa di Francesco Giacomelli di Predazzo. La facciata monumentale in stile neoromanico si eleva su di una scalinata ed è serrata tra due pilastri angolari leggermente emergenti, raccordati dalla cornice a intonaco tinteggiato che segue il profilo degli... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

Orientata a nord, la parrocchiale di Breguzzo sorge lungo la strada di attraversamento del paese e risale al 1862-1863, realizzata ex novo in posizione più centrale rispetto alla chiesa antica su progetto di Leopoldo Claricini dall'impresa di Francesco Giacomelli di Predazzo. La facciata monumentale in stile neoromanico si eleva su di una scalinata ed è serrata tra due pilastri angolari leggermente emergenti, raccordati dalla cornice a intonaco tinteggiato che segue il profilo degli spioventi, interrotti alla sommità dalla base per la croce apicale. Il parato murario è segnato orizzontalmente dallo zoccolo in granito e da una cornice modanata, ripetuti lungo l'intero perimetro; l'ampio portale in pietra calcarea è caratterizzato da luce centinata strombata e frontone a gradoni. Al sopra si apre il rosone centrale con cornice profilata da archetti; ancora più in alto corre una galleria di tredici arcatelle cieche, che segue il profilo degli spioventi. Le fiancate, intonacate e tinteggiate, sono scandite da lesene e da una cornice superiore ad archetti pensili, che riprendono la suddivisione interna in quattro campate, ciascuna illuminata da una coppia di finestre centinate. A destra emerge il corpo della sacrestia, mentre a sinistra si trovano un ambiente adibito a deposito e il campanile in granito, con ampie monofore centinate nella cella e quattro pinnacoli sommitali. L'abside poligonale è ritmata da pilastri angolari, raccordati dalla medesima cornice superiore ad archetti pensili. All'interno la navata è divisa in quattro campate voltate a crociera, separate da possenti pilastri; lungo le fiancate, sfondate da ampie arcate a pieno centro, si dispongono otto cappelle simmetriche poco profonde, elevate di un gradino, che ospitano il battistero (campata prima), i confessionali (campata seconda), gli ingressi secondari e le cantorie (campata terza), gli altari laterali (campata quarta). Una scalinata di quattro gradini e un grande arco a tutto sesto conducono al presbiterio rettangolare, con bifore cieche sulle pareti laterali, mentre sulle pareti oblique dell'abside poligonale si aprono due monofore centinate. Pareti e volte sono ornate da dipinti murali realizzati da Adolfo Mattielli nel 1946.

Pianta

Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta rettangolare, concluso da abside poligonale.

Facciata

Facciata monumentale in stile neoromanico elevata su di una scalinata e serrata tra due pilastri angolari leggermente emergenti, raccordati dalla cornice a intonaco tinteggiato che segue il profilo degli spioventi, interrotti alla sommità dalla base per la croce apicale. Il parato murario è segnato orizzontalmente dallo zoccolo in granito e da una cornice modanata; ampio portale in pietra calcarea, con luce singola centinata strombata e frontone a gradoni. Rosone centrale con cornice profilata da archetti; al di sopra corre una galleria di tredici arcatelle cieche, che segue il profilo degli spioventi.

Prospetti

Fiancate intonacate e tinteggiate scandite da lesene e da una cornice superiore ad archetti pensili, che riprendono la suddivisione interna in quattro campate, ciascuna illuminata da una coppia di finestre centinate. Ingressi secondari simmetrici in corrispondenza della terza campata; sempre a destra emerge il corpo della sacrestia, mentre a sinistra si trova un ambiente adibito a deposito. Abside poligonale ritmata da pilastri angolari, raccordati dalla medesima cornice superiore ad archetti pensili, con due monofore centinate aperte simmetricamente sulle pareti oblique. Zoccolo in granito e cornice inferiore orizzontale modanata ripetuti lungo l'intero perimetro.

Campanile

Torre a pianta quadrangolare posta sul fianco sinistro, in corrispondenza dell'innesto della navata con il presbiterio; scarpa troncopiramidale rivestita in granito e fusto intonacato raso sasso, scandito da cornici orizzontali e da feritoie. Cella campanaria forata da quattro ampie monofore

XIII - 1242/05/11 (preesistenze intorno)

L'esistenza di un luogo di culto dedicato a Sant'Andrea risale almeno al XIII secolo ed è certificata dalla menzione in una pergamena dell'11 maggio 1242. La chiesa, rimaneggiata nel 1350, venne riedificata nel 1531. Ad unica navata e dotata diì tre altari, cessò di essere adibita al culto nel 1862. E' di proprietà del comune di Breguzzo.

1590/10/28 - 1590/10/28 (erezione a curazia unica carattere generale)

Il 28 ottobre 1590 le chiese di San Barnaba di Bondo e di Sant'Andrea di Breguzzo furono erette a curazia unica, dipendente dalla pieve di Tione.

1667/03/31 - 1667/03/31 (passaggio a curazia distinta carattere generale)

Il 31 marzo 1667 la curazia unica si scisse in due curazie distinte, in concomitanza con la divisione dell'antica comunità nei due comuni di Bondo e Breguzzo.

1861 - 1863/07/31 (costruzione intero bene)

Il desiderio della popolazione di avere una chiesa più grande e più vicina al nucleo abitato fu soddisfatto dal Comune, che investì le risorse derivate dal commercio del legname della Valle di Breguzzo. Il terreno fu acquistato da Luigi Bonazza il 16 ottobre 1859 per 2772 fiorini. Il progetto fu affidato a Leopoldo Claricini e, in seguito ad asta indetta nel mese di novembre, i lavori furono assegnati all'impresa di Francesco Giacomelli di Predazzo (contratto firmato il 14 aprile 1861). Carlo Pagnoni fu l'ispettore tecnico per conto del Comune. La prima pietra fu posta sul lato nord-ovest, alla base del campanile, e fu benedetta dal decano di Tione, don Andrea Collizzolli. I lavori procedettero speditamente e terminarono il 31 luglio 1863. Parte del materiale da costruzione fu ricavato dall'abbattimento del campanile della chiesa vecchia; il rosone in facciata e il portale maggiore, opera di Stefano Varner erano in origine destinati alla chiesa di Sant'Apollinare a Piedicastello.

1862/11/30 - 1862/11/30 (benedizione carattere generale)

L'edificio, incompleto, ma comunque agibile, fu benedetto dal curato di Breguzzo, don Ignazio Carli, come delegato del pievano, il 30 novembre 1862.

1867/09/07 - 1867/09/07 (consacrazione carattere generale)

La solenne consacrazione avvenne il 7 settembre 1867, per mano del principe vascovo Benedetto Riccabona de Reichenfels.

1895/05/24 - 1895/05/24 (erezione a curazia semi-indipendente carattere generale)

Il 24 maggio 1895 fu concessa alla curazia una parziale indipendenza dalla pieve, dietro un indennizzo al decano di 416,50 fiorini pagati dal Comune. Il curato ottenne in particolare la delega alla celebrazione dei matrimoni e dei funerali.

1911 - 1911 (rifacimento copertura)

Nel 1911 l'originaria copertura del tetto in scandole fu sostituita da una in tegole marsigliesi in laterizio.

1915/04/29 - 1915/04/29 (danneggiamento campanile)

L'originaria cuspide del campanile, a cipolla, fu distrutta da un furioso incendio che devastò il paese il 29 aprile 1915.

1916 - 1918 (spogliazioni e chiusura al culto intero bene)

Dall'autunno del 1916 al marzo 1918 la chiesa venne divisa con una parete di legno; la parte verso il presbiterio continuò ad essere utilizzata per le funzioni, mentre quella verso la controfacciata fu requisita dall'esercito e usata come magazzino per il fieno. Negli ultimi mesi di guerra la chiesa venne poi requisita per intero come deposito per le munizioni. Tra il 1916 e il 1917 furono inoltre requisite quattro delle cinque campane.

1919/10/07 - 1919/10/07 (erezione a parrocchia carattere generale)

L'erezione a parrocchia avvenne il 7 ottobre 1919 per decreto del principe vescovo Celestino Endrici.

1946 - 1946 (decorazione interno)

Pareti e volte della navata e del presbiterio furono ornate da dipinti murali a firma di Adolfo Mattielli nel 1946.

1982 - 1983 (restauro intero bene)

L'edificio fu sottoposto a restauro tra il 1982 e il 1983.

2007 - 2007 (manutenzione tetto)

Lavori di manutenzione al tetto (manto di copertura, paraneve e parafulmin

Mappa

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