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Chiese in Provincia di Trento - città di Zuclo: Chiesa di San Martino
Chiesa di San Martino
S. MARTINO vescovo S. Martino
Dettagli
La parrocchiale di San Martino a Zuclo sorge in posizione eminente su un colle che sovrasta l'abitato. L'attuale edificio è il risultato dell'operazione di ampliamento e riedificazione della chiesa precedente, condotta da Pietro Bianchi tra il 1768 e il 1773, che comportò non solo la demolizione di gran parte del tempio antico, ma anche la rotazione dell'asse d'orentamento della fabbrica da sud a est. La facciata ad angoli smussati è ripartita in nove settori da un motivo a reticolo determinato dall'incrocio di lesene e cornici lisce ed è coronata da un fastigio ondulato, rialzato rispetto al livello delle coperture, secondo uno schema riproposto dai Bianchi anche per le parrocchiali di Ragoli e di Pinzolo. Nei settori centrali inferiore e mediano si aprono l'elegante portale maggiore e una finestra a profilo mistilineo; nicchie centinate ora prive di statue trovano posto nei settori laterali. Le fiancate sono scandite da lesene itonacate, tra le quali si aprono delle finestre a profilo mistilineo; a destra della seconda campata emerge il corpo poligonale della cappella della Madonna, già costituente il presbiterio della chiesa antica. L'attuale presbiterio si presenta, invece, compreso tra i corpi emergenti della sacrestia e di un ambiente di servizio, e reca tre finestre sagomate distribuite sui lati e sulla parete di fondo. A sinitra dell'edificio si innalza la torre campanaria, con fusto interamente rivestito in pietra a vista, coronato da una cella campanaria a quattro monofore, sulla quale insistono il tamburo e la cuspide ottagonali. L'interno si sviluppa a navata unica, ritmata da coppie di paraste corinzie, che individano due campate separate da un settore intermedio. Cappelle laterali poco profonde si dispongo ai lati della prima e a sinistra della seconda campata. Sulla destra di quest'ultima si apre la cappella della Madonna, a pianta poligonale, con pareti percorse da arcate centinate sfondate; un attico, interposto tra il cornicione marcapiano e la volta a spicchi, ospita tre finestre rettangolari. Il presbiterio, rialzato su due gradini e introdotto dall'arco santo a pieno centro, è raccordato alla navata attraverso un settore intermedio, nel quale si dispongono due accessi laterali.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale ai lati della quale si aprono tre cappelle rettangolari poco profonde, inscritte nel perimetro esterno; a destra della seconda campata si sviluppa una profonda cappella a pianta poligonale. Presbiterio rettangolare.
Facciata
Facciata ad angoli smussati, ripartita in nove settori da un motivo a reticolo determinato dall'incrocio di lesene e cornici lisce, coronata da un fastigio ondulato, rialzato rispetto al livello del tetto, cimato da obelischi acroteriali e da una croce latina in metallo. Nei settori centrali inferiore e mediano si aprono rispettivamente il portale maggiore e una finestra a profilo mistilineo, mentre i settori laterali ospitano quattro nicchie centinate profilate in stucco, ora prive di statue. In basso, ai lati del portale, sono murate due edicole facenti parte della Via Crucis che sale alla parrocchiale.
Prospetti
Fiancate laterali scandite da lesene intonacate, tra le quali si aprono monofore sagomate. Il lato destro è caratterizzato dall'emergere del corpo poligonale della seconda cappella, costituente l'abside dell'antica chiesa. Due ingressi laterali si dispongono all'altezza del settore intermedio tra la seconda campata e il presbiterio. La struttura di quest'ultimo, segnata in angolo da lesene intonacate, è compresa tra i corpi emergenti della sacrestia (a destra) e del deposito (a sinistra), oltre i quali si dispongono delle monofore sagomate. Una finestra analoga si apre anche sulla parete di fondo del presbiterio.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare, interamente rivestita in pietra a vista, addossata alla fiancata sinistra della chiesa. Fusto insistente su una scarpa rastremata verso l'alto, segnato da feritoie e recan
XI - XI (preesistenze intero bene)
Una prima chiesa fu costruita a Zuclo nell'XI secolo.
1576 - 1576 (consacrazione carattere generale)
Una consacrazione dell'edificio sacro è documentata nel 1576, probabilmente in seguito all'esecuzione di importanti lavori di riedificazione e ampliamento (ndc).
1661/01/15 - 1661/01/15 (erezione a curazia carattere generale)
La curazia di San Martino a Zuclo, già cappella della pieve di Tione, fu eretta il 15 gennaio 1661.
1700 - 1749 (decorazione abside)
Nel corso della prima metà del XVIII secolo un anonimo maestro trentino eseguì la decorazione a fresco della volta del presbiterio, più tardi trasformato in cappella laterale in seguito all'ampliamento della chiesa.
1768 - 1773 (ampliamento intero bene)
La chiesa fu ampliata tra il 1768 e il 1773 su disegno di Pietro Bianchi. L'intervento comportò non solo la rotazione dell'asse d'orientamento dell'edificio da sud a est, ma anche la quasi totale demolizione della chiesa precedente, di cui fu risparmiata solo l'abside poligonale, costituente l'attuale cappella seconda a destra, dedicata alla Madonna. La data di conclusione lavori è riportata nella cartella presente in controfacciata.
1768 - 1773 (decorazione intero bene)
La decorazione stucchiva della navata e del presbiterio fu realizzata dalla bottega di Francesco Cometti contestualmente ai lavori di riedificazione della chiesa (1768-1773).
1864 - 1864 (restauro intero bene)
Imprecisati lavori di restauro furono condotti nel 1864, data riportata nella cartella presente alla sommità della facciata.
1951/11/09 - 1951/11/09 (erezione a parrocchia carattere generale)
La costituzione della parrocchia di San Martino a Zuclo risale al 9 novembre 1951.
1967 - 1967 (rimaneggiamento intero bene)
In occasione dell'intervento di adeguamento liturgico eseguito nel 1967 l'interno della chiesa fu sottoposto ad alcuni lavori di rimaneggiamento, riguardanti in particolare il rifacimento dell'intonaco dello zoccolo perimetrale. Contestualmente furono demoliti gli altari laterali che si trovavano nelle cappelle affacciate sulla prima campata.
1969 - 1980 (ampliamento e costruzione sacrestia e ambiente di servizio)
Presso l'Archivio Diocesano Tridentino si conserva il progetto non firmato per l'esecuzione di un ampliamento della sacrestia e della costruzione di un ambiente di servizio a sinistra del presbiterio datato 1969. Dal confronto con lo stato attuale dell'edificio è possibile affermare che tali lavori furono effettivamente eseguiti in un'epoca collocabile entro il decennio successivo (incerta).
2000 - 2000 (tinteggiatura intero bene)
La chiesa è stata interamente ritinteggiata nel 2000 circa.