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Chiese in Provincia di Trento - città di Trento Città: Chiesa della Trinità
Chiesa della Trinità
Dettagli
La chiesa della Santissima Trinità, celebre per essere stata il luogo di partenza della processione inaugurale del concilio di Trento del 13 dicembre 1545, sorge in fondo all'omonima via nel quartiere di Borgo Nuovo. L'edificio fu fondato da Antonio a Prato nel 1519 assieme all'attiguo monastero femminile destinato ad ospitare le clarisse, demolito nel 1845 e sostituito con l'attuale edificio del liceo Prati. La facciata, ridefinita nella forma presente tra il 1683 e il 1689, è stretta tra lesene laterali poggianti su alti plinti e sostenenti un frontone trapezoidale, modanato. Un ricco apparato scultoreo di chiaro intento illusionistico dà risalto al sistema delle forature costituito da due monofore e da una finestra lunettata disposte attorno alla nicchia centrale ospitante il gruppo scultoreo della trinità. Festoni di fiori e frutta pendono da un finto nastro drappeggiato al cornicione sommitale. All'interno chiesa si sviluppa su un'unica navata, con due cappelle laterali gemelle affacciante sulla seconda campata. Il presbiterio, orientato a est, è rialzato su un gradino. Il campanile della chiesa, non visibile da via Santissima Trinità, presenta un caratteristico tetto a piramide con tegole in ceramica bicolore bianche e verdi.
Pianta
Pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; due cappelle speculari a pianta poligonale irregolare si aprono in corrispondenza della seconda campata. Presbiterio rettangolare.
Facciata
Facciata serrata tra paraste tuscaniche, poggianti su alti plinti squadrati e sostenenti un frontone trapezoidale, nel cui timpano trovano posto cherubini e ghirlande di fiori e frutta. Ai lati del frontone si dispongono due obelischi cimati da sfere, mentre al centro sorge un fastigio cimato dalla rappresentazione del Golgota. In basso al centro si apre un portale stretto tra volute cedenti e sormontato da una lunetta incorniciata da volute fogliate. Al centro si apre una nicchia a centinatura ribassata ospitante statue, affiancata da due monofore centinate con cornice a finte cortine e sormontata da finestra lunettata incorniciata da volute. Sotto il cornicione si dispone un finto nastro drappeggiato, dal quale pendono festoni di frutta.
Prospetti
La chiesa si inserisce tra altre costruzioni che celano i prospetti laterali.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare posta sul lato est del presbiterio. Cella campanaria illuminata da quattro monofore; copertura a piramide.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: chiesa voltata a crociera, semplice nel presbiterio e costolonata nella navata. Cappelle laterali sormontate da volte a botte.
Coperture
Chiesa: tetto a due falde. Campanile: tetto piramidale con manto di copertura in tegole in ceramica bicolori, verdi e bianche.
Interni
Navata ripartita in due campate da un'arcata trasversale a pieno centro, in pietra a vista, poggiante su lesene laterali. In corrispondenza della seconda campata si aprono due cappelle laterali gemelle ritmate da coppie di lesene. Presbiterio preceduto da arco santo in pietra a vista, rialzato su un gradino; lungo le pareti laterali si aprono portali architravati di accesso alle sacrestie. Ulteriori due portali a profilo centinato con cornice in stucco modellato si aprono sulla parete di fondo del presbiterio, ai lati dell'altare maggiore. Finiture interne a intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Navata e presbiterio recano un pavimento in seminato alla veneziana, scomparitito da motivi lineari in tinta unita.
Elementi decorativi
Rilievi a stucco sono presenti sulle volte delle cappelle laterali.
1519 - 1519 (inizio lavori intero bene)
Nel 1519 il cavaliere Antonio a Prato decise di costriure una chiesa dedicata alla Trinità con annesso convento da destinare alle monache della regola di Santa Chiara. Nello stesso anno acquistò una casa in borgo nuovo e fece gettare le fondamenta della nuova chiesa.
1532 - 1533 (completamento intero bene)
Il cantiere della chiesa si protrasse per anni e alla morte di Antonio a Prato (30 agosto 1529) non era ancora giunto a conclusione. La morte del committente causò una battuta d'arresto dei lavori di costruzione, che ripresero solo nel 1532 per iniziativa del fratello di Antonio, Giovanni Battista a Prato, che portò a compimento la fabbrica, ad eccezione della facciata. Le clarisse si insediarono nell'annesso monastero nel 1533, quando ormai la chiesa doveva essere compiuta.
1545/12/13 - 1545/12/13 (processione inaugurale del concilio di Trento carattere generale)
La processione inaugurale del concilio di Trento del 13 dicembre 1545 partì dalla chiesa della Santissima Trinità.
1552/12/26 - 1552/12/26 (consacrazione carattere generale)
La chiesa fu consacrata il 26 dicembre 1552.
1683 - 1689 (costruzione facciata)
Tra il 1683 e il 1689 la badessa Francesca Bianca Roccabruna si fece promotrice di importanti lavori di ristrutturazione, culminati nella realizzazione della facciata. Oltre a tale intervento, negli stessi anni furono restaurate le sacrestie.
XVIII - XVIII (decorazione cappelle laterali)
La decorazione a stucco delle cappelle laterali risale alla seconda metà del XVIII secolo.
1763/05/24 - 1765/05/22 (tinteggiatura facciata)
La facciata della chiesa fu tinteggiata tra le due visite pastorali del principe vescovo Cristoforo Francesco Sizzo de Noris del 24 maggio 1763 e del 22 maggio 1765.
1766 - 1769 (rifacimento copertura campanile)
Maria Costanza Malanotti, badessa delle clarisse tra il 1766 e il 1769, fece rifare la copertura del campanile con assi tinte.
1783 - 1783 (soppressione intorno)
Il convento delle clarisse fu soppresso nel 1783. Le monache furono accolte presso il convento di San Michele.
1785/06/30 - 1803 (passaggio di proprietà intero bene)
Il 30 giugno 1785 il convento delle clarisse e l'annessa la chiesa della Santissima Trinità furono acquistati dai padri filippini che vi rimasero fino al 1803, quando furono costretti a trasferirsi nel convento di Santa Maria Maddalena che era stato dei padri somaschi.
1803 - 1816 (variazione d'uso intero bene)
Nel 1803 i padri filippini furono costretti ad abbandonare il monastero della Santissima Trinità, che fu adibito a caserma militare. Tra il 1812 e il 1816 la struttura passò ad ospitare il liceo e il ginnasio. La chiesa venne quindi utilizzata come ambiente di rappresentanza per accademie ed esami finali.
1822 - 1822 (restauro intero bene)
Nel 1822 la chiesa venne restaurata e restituita al culto.
1845 - 1848 (demolizione intorno)
Nel 1845 l'antico convento della Trinità fu demolito per lasciare posto al palazzo neoclassico dell'architetto Floriano Menapace che oggi ospita il liceo Prati, inaugurato nel 1848.
1859 - 1861 (profanazione carattere generale)
La chiesa fu profanata nel 1859 e venne restituita al culto solo due anni dopo.
1940/03/13 - 1940/03/13 (istituzione rettoria carattere generale)
Dal 1 marzo 1940 la chiesa della Santissima Trinità è una rettoria affidata ai padri comboniani.
1985 - 1985 (restauro intero bene)
La chiesa fu restaurata nel 1985.