Chiese in Provincia di Trento - città di Terzolas: Chiesa di San Nicolò

Chiesa di San Nicolò
S. Nicolò

TRENTO / TERZOLAS
piazza Chiesa - Terzolas (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
La chiesa parrocchiale di San Nicolò sorge, orientata a nord, nella piazza di Terzolas. Documentata nel XIII secolo, venne ricostruita tra il 1794 e il 1801. La facciata è scandita da quattro paraste tuscaniche e conclusa da un fastigio dal profilo mistilineo. Nel settore centrale si apre un portale architravato, sovrastato da una finestra dal profilo superiore mistilineo, mentre nei settori laterali due nicchie ospitano statue. Il campanile è caratterizzato da monofore e da copertura... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa parrocchiale di San Nicolò sorge, orientata a nord, nella piazza di Terzolas. Documentata nel XIII secolo, venne ricostruita tra il 1794 e il 1801. La facciata è scandita da quattro paraste tuscaniche e conclusa da un fastigio dal profilo mistilineo. Nel settore centrale si apre un portale architravato, sovrastato da una finestra dal profilo superiore mistilineo, mentre nei settori laterali due nicchie ospitano statue. Il campanile è caratterizzato da monofore e da copertura piramidale. Internamente, la navata, suddivisa in due campate, e il presbiterio, rialzato su tre gradini e concluso da un'abside semicircolare, sono coperti da volte a vela.

Preesistenze

Presbiterio e abside, della primitiva chiesa adattati a sacrestia, con tracce di affreschi all'esterno. Portale laterale sinistro appartenente alla vecchia chiesa. Campanile originario.

Pianta

Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio quadrato; abside poligonale.

Facciata

Facciata scandita da quattro paraste tuscaniche con motivo a travata ritmica. Nel settore centrale si apre un portale architravato tra volute sedenti e con un elaborato fastigio, sovrastato da una finestra dal profilo superiore mistilineo; nei settori laterali due nicchie ospitano statue. Fastigio dal profilo mistilineo oltre il cornicione, tripartito da un secondo ordine di lesene culminanti in pinnacoli sommitali; nicchia al centro. Zoccolo lapideo e finiture ad intonaco tinteggiato.

Prospetti

Fiancate aperte da ingressi laterali. Sacrestia addossata alla fiancata est. Finiture ad intonaco tinteggiato.

Campanile

Struttura a pianta quadrata, posta a est; fusto in muratura di pietra intonacata a raso sasso con quadrante di orologio e monofore sommitali; copertura piramidale in pietra.

Struttura

Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata. Strutture di orizzontamento: due volte a vela raccordate da arcate sulla navata; volta a vela sul presbiterio; catino absidale.

Coperture

Tetto a doppia falda sulla navata; tetto a più falde su presbiterio e abside. Manto di copertura in scandole lignee.

Interni

Navata unica suddivisa da paraste composite reggenti cornicione perimetrale, in due campate, contraddistinte da cappelle poco profonde che ospitano gli altari laterali. Presbiterio preceduto da arco santo a tutto sesto, rialzato su tre gradini e caratterizzato dal portale di accesso alla sacrestia sul lato sinistro. Quattro finestre dal profilo superiore mistilineo illuminano la navata, due simili il presbiterio. Finiture a intonaco tinteggiato.

Pavimenti e pavimentazioni

Pavimento della navata e del presbiterio a lastre di pietra calcarea; pavimento dell'abside a mattonelle esagonali in cotto.

Elementi decorativi

Decorazione plastica e dipinti a tempera sulle volte.

1211 - 1213 (menzione carattere generale)

Nel Codex Wangianus, fatto redarre dal vescovo Federico Vanga con lo scopo di raccogliere tutti i documenti riguardanti il governo e l'amministrazione del territorio, sono nominati i sacerdoti Martino di Terzolas nel 1211 e Corrado e Alberto nel 1213: tale menzione fa supporre l'esistenza di un primitivo edificio sacro.

1312 - 1312 (menzione carattere generale)

Un'altra menzione della chiesa si trova in un documento del 1312.

1710/07/14 - 1710/07/14 (erezione a curazia carattere generale)

L'erezione a curazia della pieve di Malé risale al 14 luglio 1710.

1794 - 1801 (ricostruzione intero bene)

L'edificio venne ricostruito tra il 1794 e il 1801 ad opera di maestranze locali dirette dai maestri Bartolomeo, Francesco e Ignazio Leita di Cles. Il portale maggiore in pietra fu realizzato dal tagliapietre Giovanni Zadra di Tres nel 1801. Della vecchia chiesa rimane il campanile, mentre il presbiterio e l'abside originari vennero adattati a sacrestia.

1801 - 1801 (decorazione intero bene)

La chiesa venne decorata da stucchi di Leone e Antonio Casellini e dipinti murali di Pietro Paolo dalla Torre verso il 1801.

1825/08/14 - 1825/08/14 (consacrazione carattere generale )

L'edificio venne consacrato il 14 agosto 1825 dal vescovo Francesco Saverio Luschin.

1879 - 1884 (ristrutturazione intero bene)

La chiesa fu oggetto di ristrutturazioni tra il 1879 e il 1884 (sistemazione della volta, tinteggiatura e rifacimento del pavimento).

1943/06/24 - 1943/06/24 (erezione a parrocchia carattere generale )

L'erezione a parrocchia risale al 24 giugno 1943.

1957 - 1957 (collocazione fonte battesimale)

Il fonte battesimale è stato acquistato e collocato nella prima cappella a sinistra nel 1957.

1961 - 1961 (restauro intero bene)

La chiesa fu oggetto di restauri nel 1961 (ristrutturazione del pavimento, tinteggiatura, restauro dei dipinti, sistemazione della copertura e realizzazione dell'impianto di riscaldamento).

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