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Chiese in Provincia di Trento - città di Storo: Chiesa di Sant'Andrea Apostolo
Chiesa di Sant'Andrea Apostolo
Cappella di Sant'Andrea apostolo S. Andrea ap.
Dettagli
La chiesa cimiteriale di Sant'Andrea sorge poco distante dalla parrocchiale, con orientamento a sud. Una prima cappella di fondazione medievale fu ampliata nel corso della prima metà del XV secolo e quindi ulteriormente modificata tra XVII e XVIII secolo con il prolungamento della navata e la costruzione dell'attuale presbiterio (1780-1781). L'edificio presenta una semplice facciata a due spioventi, occupata al centro dalle aperture del portale architravato e della sovrastante finestra rettangolare. La fiancata sinistra, cieca, mostra i resti di due finestre tamponate, mentre il lato destro è ritmato dalle aperture di tre finestre lunettate e di un portale secondario situato al centro. Il presbiterio, sormontato da un tiburio ottagonale aperto su lati alterni da finestre rettangolari, reca due aperture finestrate sul lato destro e una sul lato sinistro ed è affiancato a ovest dal corpo emergente della sacrestia. L'interno si sviluppa a navata unica voltata a crociera e ritmata da coppie di pilastri ionici, che individuano lo spazio di tre campate. Il presbiterio, rialzato su due gradini, è anch'esso ripartito in due campate, di cui la prima sormontata da una cupola ovale e la seconda da una volta a vela.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare, privo di abside.
Facciata
Facciata a due spioventi, profilati da cornici, occupata al centro dalle aperture sovrapposte del portale architravato e di una finestra rettangolare.
Prospetti
Fiancata sinistra cieca, recante due finestre tamponate. Lato destro ritmato dalle aperture lunettate delle finestre, poste in corrispondenza delle campate interne; al centro è presente un accesso secondario con portale architravato. Presbiterio illuminato da due finestre poste sul lato destro (una lunettata e una rettangolare) e affiancato sul medesimo lato dal corpo emergente della sacrestia e della cappella mortuaria. Tiburio ottagonale rialzato sopra il presbiterio, aperto su lati alterni da finestre a luce rettangolare.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare, addossata alla fiancata sinistra del presbiterio, in corrispondenza dell'innesto con la navata. Fusto insistente su basso zoccolo intonacato, interamente rivestito in pietra a vista e segnato da feritoie; cella campanaria a quattro monofore centinate, compresa tra cornici eminenti.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, intonacate e tinteggiate. Strutture di orizzontamento: navata coperta da volte a crociera; presbiterio sormontato da cupola ovale entro tiburio ottagonale; coro voltato a vela.
Coperture
Chiesa: tetto a doppia falda, con struttura in legno e manto di copertura in coppi. Campanile: tettuccio a quattro falde, rivestito in coppi.
Interni
Navata unica, ritmata da coppie di pilastri intonacati e coronati da capitelli ionici, che individuano tre campate; la parete destra della seconda e terza campata presenta una finitura a raso sasso. Presbiterio rialzato su due gradini, ripartito in due campate da coppie di pilastri ionici.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in mattonelle di cotto, comune alla navata e al presbiterio.
Elementi decorativi
Alcuni brani affrescati sono riemersi lungo il lato destro della seconda e terza campata. Finte finestre sono dipinte a tempera oltre il cornicione marcapiano della parete destra della navata.
XIV - XV (preesistenze intero bene)
Una prima cappella con abside semicircolare orientata ad est, il cui arco santo è murato lungo la fiancata sinistra dell'edificio, esisteva già prima del XV secolo (XIV secolo?).
1400 - 1445 (ampliamento intero bene)
In seguito ad un intervento di ampliamento costituito dalla costruzione di una nuova navata (prima metà XV secolo), l'orientamento della cappella fu ruotato da est a sud. L'epoca dell'ampliamento è circoscrivibile entro il 1445, quando è documentata una riconsacrazione del tempio.
1445/11/22 - 1445/11/22 (menzione carattere generale)
La prima menzione dell'edificio si ritrova nella pergamena di consacrazione della chiesa di San Floriano di Storo, datata 22 novembre 1445.
XVI - XVII (decorazione navata)
La chiesa fu affrescata da un anonimo maestro lombardo tra il XVI e il XVII secolo. Tracce di tale intervento decorativo sono recentemente riemerse lungo il lato destro della seconda e terza campata.
1537 - 1579 (sede di confraternita carattere generale)
Gil atti della visita pastorale clesiana del 1537 riferiscono che la cappella fungeva da sede per la confraternita dei disciplini. Tale utilizzo è documentato fino al 1579, quando il sodalizio si trasferì nella curaziale di San Floriano, erigendo un altare a San Rocco.
1603 - 1671 (ampliamento intero bene)
Gli atti visitali del 1603 documentano lo svolgimento di importanti lavori di ampliamento e sistemazione del sacello. Il cantiere si protrasse però per molti anni, come risulta da vari documenti; il libro dei conti conservato presso l'archivio comunale di Storo, riporta esborsi fatti per la fabbrica di Sant'Andrea nel 1614 (a favore dei muratori Battista, Giovanni e Deladio Parolaro) e nel 1625 (rifacimento del coperto). Gli atti visitali del 1633 lasciano intendere che a quella data la struttura era ancora priva di pavimentazione e di avvolto e che non erano stati messi i vetri alle finestre. Ancora nel 1671 i visitatori vescovili lamentavano l'indecente utilizzo del tetto come soffito, non essendo ancora state costruite le volte.
1662 - 1662 (concessione ai francescani carattere generale)
Nel 1662 la chiesa e una costruzione annessa furono concesse ai frati minori provenienti da Trento, insediatisi in paese in quell'anno.
1683 - 1743 (confraternita dei disciplini carattere generale)
La confraternita dei disciplini è nuovamente documentata in Sant'Andrea nel 1683. Una concessione ufficiale del tempio al sodalizio dei battuti seguì nel 1743.
1700 - 1745 (costruzione campanile)
Il campanile fu eretto nel corso della prima metà del XVIII secolo e completato entro il 1745, data che compare su una delle campane.
1774 - 1774 (menzione cimitero)
Un piccolo cimitero, forse iniziato dai padri francescani tra il 1664 e il 1665, è documentato presso la chiesa di Sant'Andrea a partire dal 1774.
1780 - 1781 (ampliamento intero bene)
Tra il 1780 e il 1781 la chiesa fu oggetto di un nuovo ampliamento verso sud, comprendente la costruzione dell'attuale presbiterio, del coro retrostante e della sacrestia.
1836 - 1842 (ampliamento cimitero)
A partire dal 1836, anno in cui la comunità fu decimata dal colera, fu deciso di seppellire tutti i morti nel camposanto di Sant'Andrea. L'ampliamento e la sistemazione definitiva di questo cimitero risale al 1842.
1859 - 1859 (variazione d'uso intero bene)
Nel 1859 la chiesa fu occupata dalle truppe trentine, impegnate in azioni militari nei pressi di Bagolino, e trasformata in caserma.
1860/04/11 - 1860/04/11 (restituzione al culto intero bene)
Il tempio fu riconciliato dal decano di Condino l'11 aprile 1860.
1866 - 1866 (variazione d'uso intero bene)
Nel corso della campagna garibaldina del 1866 furono rinchiusi in chiesa 160 militari austriaci fatti prigionieri in seguito alla presa del forte di Ampola.
1878 - 1878 (restauro intero bene)
Un restauro è documentato nel 1878.
1973 - 1973 (restauro intero bene)