Chiese in Provincia di Trento - città di Sarnonico: Chiesa di San Lorenzo

Chiesa di San Lorenzo
S. LORENZO martire S. Lorenzo

TRENTO / SARNONICO
via San Lorenzo - Sarnonico (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
La chiesa di San Lorenzo, situata appena fuori dal centro abitato di Sarnonico, è stata a lungo la chiesa di riferimento della pieve omonima, sebbene la maggior parte delle celebrazioni liturgiche avessero luogo nella chiesa della Beata Maria Vergine. L'edificio, probabilmente eretto nel corso del secolo XII, viene ricostruito nell'arco del XIV secolo, epoca a cui risale il riquadro affrescato presso il fianco destro, per poi venire parzialmente ricostruita, acquisendo le forme odierne, nella... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa di San Lorenzo, situata appena fuori dal centro abitato di Sarnonico, è stata a lungo la chiesa di riferimento della pieve omonima, sebbene la maggior parte delle celebrazioni liturgiche avessero luogo nella chiesa della Beata Maria Vergine. L'edificio, probabilmente eretto nel corso del secolo XII, viene ricostruito nell'arco del XIV secolo, epoca a cui risale il riquadro affrescato presso il fianco destro, per poi venire parzialmente ricostruita, acquisendo le forme odierne, nella seconda metà del XVIII secolo. La facciata, a ripidi spioventi, è rinserrata da pilastri murali in conci lapidei addossati al prospetto; al centro è situato il portale lapideo d'ingresso, caratterizzato da architrave a fregio liscio sostenuto da due modiglioni, sovrastato da un frontone spezzato al cui centro è posta una base con volute e un elemento lapideo a conchiglia. Al di sopra del portale è situato un oculo strombato, sovrastato da una bifora strombata a sesto acuto; sono presenti alcune chiavi metalliche di contenimento. Le fiancate sono percorse da uno zoccolo, e rivelano l'aggetto delle navate rispetto al corpo del presbiterio; a livello delle navate recano un ingresso dotato di portale lapideo architravato e due finestre a sesto acuto, inferriate, strombate e dotate di cornice lapidea. Entrambi i lati del presbiterio presentano un oculo e un corpo emergente a pianta quadrangolare, con funzione di sacrestia e locale di servizio; il corpo settentrionale è dotato di accesso indipendente. Il prospetto posteriore rivela il profilo poligonale dell'abside, illuminata da due finestre a sesto acuto, inferriate e dotate di cornice lapidea, situate presso i lati obliqui. Il campanile, discosto dalla chiesa e situato a nord est di questa, presenta un fusto quadrangolare partito da una cornice e aperto da feritoie, dotato di accesso presso il prospetto orientale. La cella campanaria è preceduta da una cornice sostenuta da un fregio a metope e triglifi, presenta una sezione quadrangolare ad angoli smussati, ed è aperta su ogni lato da una monofora a tutto sesto con ghiera aggettante e balaustra, rinserrata da lesene desinenti in volute. Una cornice conclude la cella e prelude ad un corpo aggiunto a pianta ottagonale irregolare, i cui lati minori presentano specchiature, mentre i maggiori ospitano un oculo su tutti i lati ad eccezione di quello orientale, dove è presente il quadrante dipinto dell'orologio. Su questo corpo si innesta la cuspide ottagonale a bulbo, rivestita in scandole lignee e coronata da sfera e croce apicale. L'interno presenta tre navate, scandite in quattro campate da coppie di pilastri liberi a sezione ottagonale con basamento e da pilastri a sezione mistilinea semi addossati alle pareti laterali, i quali sostengono le nervature lapidee della volta reticolare che copre l'ambiente. All'altezza della terza campata sono situati due ingressi laterali affrontati. Al termine della navata maggiore l'arco santo a sesto acuto, sostenuto da piedritti a sezione ottagonale semi addossati alle pareti, introduce all'ambiente del presbiterio, elevato da tre gradini, dotato di accessi ai locali di sacrestia e di servizio con portali lapidei architravati presso le pareti laterali e coperto da una volta a spicchi, le cui vele poggiano su peducci figurati. Presso il fianco destro, al di sopra del portale dell'ingresso laterale, è presente un riquadro ad affresco avente carattere figurativo.

Pianta

Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, suddivisa in tre navate; il presbiterio, a pianta rettangolare, è concluso dall'abside poligonale.

Facciata

La facciata, a ripidi spioventi, è rinserrata da pilastri in conci lapidei addossati al prospetto; al centro è situato il portale lapideo d'ingresso, caratterizzato da architrave a fregio liscio sostenuto da due modiglioni, sovrastato da un frontone spezzato al cui centro è posta una base con volute e un elemento lapideo a conchiglia. Al di sopra del portale è situato un oculo

1000 - 1184 (costruzione intero bene)

In base ai dati storici desunti dalla bibliografia, si ipotizza che il primo nucleo dell'edificio sia sorto tra il secolo XI e quello successivo, in data anteriore al 1184.

1184/09/21 - 1184/09/21 (menzione carattere generale)

La prima menzione che attesta l'esistenza della pieve di San Lorenzo di Sarnonico è da riferire ad un atto, proclamato in questa data da papa Lucio III a conferma della decisione del vescovo di Trento Albertino da Campo, nel quale il monastero e ospedale di Santa Maria di Senale veniva svincolato dalla giurisdizione della pieve di Sarnonico.

1228 - 1228 (menzione carattere generale)

Una delle prime menzioni che attesta la pieve di Sarnonico, e quindi indirettamente anche la chiesa a cui questa faceva riferimento, risale ad un documento testamentario stilato da Pietro da Malosco, il quale cita il "plebatu Sancti Laurentii et Fundi", indicando in tale modo anche la subalternità del territorio di Fondo alla pieve di Sarnonico.

XIV - XIV (ricostruzione intero bene)

L'edificio acquista nuove forme grazie ad un'opera di ricostruzione. Alla seconda metà del secolo risale l'affresco, attribuito a Giovanni da Costa Volpino, presso il prospetto meridionale esterno.

1467/04/01 - 1475 (restauro intero bene)

Al tempo della reggenza della pieve di Sarnonico da parte di Lodovico Lusoni di Udine, grazie ad un'opera di sollecitazione da parte del pievano friulano viene emesso dalle autorità vaticane un documento che caldeggia la partecipazione della popolazione locale alle opere di restauro necessarie presso entrambe le chiese di Sarnonico. Alle persone coinvolte nei lavori, secondo il documento, sarebbe stata corrisposta un'indulgenza di cento giorni, lucrabile nelle festività di San Lorenzo, del Corpus Domini, dell'Annunciazione e dell'Assunzione della Vergine. I restauri necessari furono probabilmente svolti entro pochi anni.

1579 - 1579 (menzione interno)

Gli atti della visita pastorale effettuata in questo anno riportano che la chiesa, governata dal pievano Valerio Busetti da Rallo, versava in condizioni indecorose e che il culto divino era trascurato.

1590 - 1597 (lavori intero bene)

Sono documentati in questi anni alcuni inteventi edilizi, testimoniati da una lapide iscritta, murata presso il prospetto settentrionale esterno.

1677 - 1677 (apertura porta prospetto laterale)

In questo anno viene aperto un ingresso laterale, dotato di portale con iscrizione recante il millesimo "1667".

1760 - 1760 (nuovo portale facciata)

L'attuale portale lapideo di ingresso viene realizzato in questo anno.

1783 - 1783 (ampliamento intero bene)

In questo anno la chiesa subisce un'opera di ampliamento, acquisendo le forme odierne.

1800/09/10 - 1800/09/10 (crollo campanile)

In questa data la vetusta torre campanaria subisce un cedimento strutturale.

1808 - 1808 (ricostruzione campanile)

Il nuovo campanile, a seguito del crollo di quello antico nel 1800, viene eretto in questo anno.

1864 - 1865 (restauro intero bene)

In questo periodo viene effettuato un restauro della struttura; il dato è riportato da Weber (1937).

1878 - 1889 (restauro intero bene)

Un secondo restauro afferente al XIX secolo viene eseguito in questo periodo; anche in questo caso, è Weber (1937) a riportare il dato, confermato da Leonardi (1998), il quale specifica che detti interventi riguardarono in particolar modo le strutture dell'abside.

1906 - 1906 (erezione ad arcipretura carattere generale)

La chiesa, in questo anno, viene elevata al titolo di arcipretale.

1930 - 1939 (sostituzione vetrate)

In questo anno le vetrate vengono sostituite ad opera della ditta Parisi di Trento.

1945 - 1945 (restauro intero bene)

Il restauro avvenuto in questo anno è testimoniato da una lapide murata presso uno dei prospetti.

1958 - 1958 (restauro intero bene)

La chiesa subisce un'opera di restauro conservativo; il dato è riportato da Gorfer

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