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Chiese in Provincia di Trento - città di Imer: Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
Dettagli
La chiesa sorge nel punto più alto del paese di Imer, accanto al rivo San Pietro, con orientamento a est, sopraelevata sulla piazza sottostante da una bastionata che sostiene il sagrato. L'edificio nominato fin dal XIV secolo, fu riedificato tra il 1518 e il 1526 ed ampliato nelle forme attuali tra il 1721 e il 1729. La facciata a capanna è caratterizzata da finestre circolari sovrapposte e da un portale ed è parzialmente occupata dalla mole del campanile, concluso da una copertura a cipolla, realizzata in occasione della sopraelevazione della torre campanaria del 1821. L'interno si articola in tre navate, separate da colonne cilindriche, decorate da dipinti murali posti sulle volte. Il presbiterio rettangolare è concluso da un'abside semicircolare.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, con tre navate, terminante in un presbiterio rettangolare concluso da abside semicircolare.
Facciata
Facciata a capanna con zoccolo lapideo interrotto dal portale centinato, sovrastato da due aperture circolari sovrapposte; il lato sinistro è occupato dal fusto del campanile.
Prospetti
In corrispondenza del presbiterio le fiancate sono caratterizzate dall'emergere dei volumi della sacrestia e di un ambiente adibito a deposito.
Campanile
Struttura su basamento quadrangolare troncopiramidale, con fusto in pietrame intonacato (conci lapidei angolari a vista); alla sommità cella campanaria posta tra cornicioni aggettanti, aperta da arcate a tutto sesto; copertura a cipolla con rivestimento in lamiera metallica poggiante su tiburio ottagonale.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura di pietrame intonacata all'esterno e all'interno; strutture di orizzontamento: nelle navate laterali volte a crociera; nella navata centrale e nel presbiterio volte a botte unghiata; catino absidale a semiombrello con unghie.
Coperture
Tetto a doppia falda ricoperto da tegole in laterizio sulla navata e sul presbiterio (rientrante); tetto semiconico sull'abside.
Interni
Tre navate separate da colonne cilindriche reggenti arcate a tutto sesto, suddivise in campate da arcate trasversali, che nelle navate laterali poggiano sui semipilastri che scandiscono le pareti perimetrali, alternati a finestre lunettate. Arco santo a tutto sesto che precede il presbiterio a due campate sopraelevato su due gradini: un cornicione corre lungo il perimetro del presbiterio e lungo l'abside, aperta da due finestre centinate e due sovrastanti lunettate. Uno zoccolo lapideo riveste l'intero perimetro.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento a lastre lapidee a corsi ortogonali.
Elementi decorativi
Dipinti murali sulla volta della navata centrale e sulla volta del presbiterio.
1367 - 1367 (menzione carattere generale)
Un edificio di culto dedicato ai Santi Pietro e Paolo era certamente già esistente nel 1367, poiché indirettamente confermato da un documento contenente gli statuti del Primiero.
1518/05/28 - 1526 (ampliamento intero bene)
Il 28 maggio 1518, a nome dell'intera comunità, Giovanni Beltramo chiese al vescovo di Feltre la facoltà di ampliare la chiesa allora esistente, non più in grado di contenere la popolazione sempre più numerosa. Il lavoro fu compiuto entro il 1526.
1526/07/17 - 1526/07/17 (consacrazione carattere generale)
Il vescovo Michele Jorba consacrò la nuova chiesa il 17 luglio 1526.
1547 - 1547 (rifacimenti intero bene)
Nel 1547 sono segnalati nuovi lavori alla chiesa; forse in questa occasione vennero realizzati i dipinti del presbiterio di scuola veneta.
1651 - 1651 (rifacimenti tetto)
Nel 1651 sono documentate una serie di spese sostenute per il rifacimento del tetto.
1721 - 1729 (ampliamento intero bene)
Tra il 1721 ed il 1729 la chiesa fu ampliata nelle forme attuali e probabilmente ornata dei dipinti posti entro cornici in stucco sulle volte della navata centrale.
1763 - 1763 (completamento tetto)
La copertura dell'edificio ampliato fu portata a termine nel 1763.
1782/06/02 - 1782/06/02 (consacrazione carattere generale)
Il 2 giugno del 1782 la chiesa fu nuovamente consacrata dal vescovo Andrea Benedetto Ganassoni.
1798/10/10 - 1798/10/10 (erezione a curazia carattere generale)
La chiesa, in precedenza cappella, fu eretta curazia della pieve di Fiera il 10 ottobre 1798.
1821 - 1953 (rifacimenti campanile)
Nel 1821 il campanile fu elevato e dotato della copertura a cipolla, che nel 1953 venne coperta da lamiera zincata. Nel 1842 fu installato un orologio ed infine nel 1903 un parafulmine.
1876 - 1892 (rifacimenti intero bene)
Nel 1876 fu realizzata una nuova sacrestia sul lato meridionale del presbiterio: in quella occasione vennero murate le finestre che si trovavano in quella porzione di muro. Per recuperare luminosità all'interno della navata vennero realizzate nel 1892 due finestre in controfacciata.
1893 - 1893 (nuova copertura tetto)
Il tetto fu coperto con nuove tegole in laterizio nel 1893.
1901 - 1906 (restauro intero bene)
Il curato don Giacomo Depellegrin diede principio ad un radicale restauro della chiesa: venne rifatto il pavimento; fu realizzato un nuovo coperto; venne rinforzata la muraglia settentrionale; vennero messe in opera delle nuove finestre e realizzati dei dipinti murali ad opera di Virginio Fioretti da Udine e Ignazio Berloffa da Sardigna.
1909/01/20 - 1909/01/20 (erezione a parrocchia carattere generale)
La chiesa divenne parrocchiale il 20 gennaio 1909.
1946 - 1980 (restauri intero bene)
Tra il 1946 e il 1965 furono realizzati numerosi lavori di restauro: nel 1946 venne collocato il rivestimento in pietra sulle pareti interne (ditta Redi di Trento); nel 1952 le pareti furono nuovamente decorate dalla ditta Battisti e Cestari di Trento e venne realizzato un nuovo impianto elettrico; nel 1958 fu realizzato uno zoccolo lapideo anche all'esterno della chiesa e le pareti furono tinteggiate; nel 1960 la ditta Bini di Rovereto realizzò l'impianto di riscaldamento ad aria calda; nel 1961 fu rimesso a nuovo l'avvolto del presbiterio, furono imbiancate le pareti e venne nuovamente rifatto l'impianto elettrico; nel 1965 venne aperta una porta di collegamento diretto tra il sagrato e la sacrestia. Nel 1979 fu sistemato il tetto della sacrestia e nel 1980 venne realizzato un impianto antifurto e antintrusione.