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Chiese in Provincia di Trento - città di Grauno: Chiesa di San Martino
Chiesa di San Martino
S. MARTINO vescovo S. Martino
Dettagli
La parrocchiale di San Martino sorge su una balconata al centro del paese di Grauno, con orientamento a nord-est. Il tempio, eretto nel 1863-1865 in sostituzione dell'antica chiesa del paese, presenta una facciata definita da pilastri angolari e ripartita orizzontalmente da una cornice modanata eminente, interrotta all'altezza di un'arcata sfondata centrale, che inquadra le aperture del portale architravato e di una finestra lunettata. Sul tutto insiste un frontone triangolare modanato, eminente. Le fiancate, simmetriche, sono caratterizzate dall'emergere dei corpi delle cappelle laterali; finestre lunettate sono aperte su ambo i lati in corrispondenza delle campate della navata e nelle pareti del presbiterio. Quest'ultimo è compreso tra i volumi ribassati della sacrestia (a destra) e di un ambiente di servizio (a sinistra). Il campanile è addossato alla fiancata destra, in corrispondenza della terza campata. Il fusto intonacato è cimato da una cella campanaria a quattro monofore centinate, rifinita da lesene angolari e sormontata da un tamburo ottagonale, a sua volta illuminato da quattro monofore aperte nei lati principali; sul tutto si erge una cuspide ottagonale svasata con obelisco e croce apicali. L'interno si sviluppa a navata unica, ritmata da coppie di lesene intonacate, che determinano una spartizione interna in tre campate; ai lati della campata centrale si sviluppano due cappelle rettangolari gemelle, inquadrate da arcate a pieno centro. L'arco santo a pieno centro introduce al presbiterio, rialzato su tre gradini e concluso da un'abside semicircolare.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; ai lati della campata centrale emergono due cappelle rettangolari speculari. Presbiterio rettangolare e abside semicircolare.
Facciata
Facciata definita da pilastri laterali, segnata a media altezza da un cornicione modanato interrotto all'altezza di un'arcata sfondata centrale, che inquadra le aperture del portale architravato e di una finestra lunettata. Tra le due aperture è posta una targa rettangolare commemorativa della consacrazione del tempio. Il disegno è completato in alto da un frontone triangolare modanato, eminente.
Prospetti
Fiancate laterali percorse a media altezza da una cornice intonacata eminente e caratterizzate dall'emergere dei corpi delle cappelle laterali. Finestre lunettate sono aperte su ambo i lati in corrispondenza delle campate interne e del presbiterio. Quest'ultimo è compreso tra i corpi ribassati della sacrestia (a destra) e della centrale termica (a sinistra).
Campanile
Torre a pianta quadrangolare, addossata alla fiancata destra, in corrispondenza della terza campata. Fusto intonacato, recante tre mostre di orologio alla sommità dei lati rivolti a valle. Cella campanaria a quattro monofore centinate compresa tra cornici modanate eminenti e rifinita da lesene angolari. Tamburo ottagonale illuminato da monofore centinate ricavate nei lati principali. Cuspide ottagonale svasata con obelisco e croce sommitali.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: campate prima e terza voltate a botte unghiata; campata seconda e presbiterio sormontati da volte a vela; arcate centinate sulle cappelle laterali; catino absidale.
Coperture
Chiesa: tetto a doppia falda con struttura in legno e manto di copertura in lastre di porfido. Campanile: cuspide ottagonale svasata, rivestita in lamiera metallica.
Interni
Navata unica ritmata da coppie di lesene intonacate, che determinano una successione di tre campate; ai lati della campata centrale si sviluppano due cappelle laterali simmetriche, inquadrate da arcate a pieno centro. A destra della campata terza si trova l'accesso al campanile. L'arco santo a pieno centro introduce al presbiterio, rialzato su tre gradini, e separato dall'abside semicircolare da un'arcata centinata insistente su lesene intonacate analoghe a quelle della
1398 - 1398 (menzione carattere generale)
Bazzanella (2008) ipotizza l'esistenza di un'edicola sacra a Grauno fin dall'XI secolo (incerta). La prima menzione di una cappella del paese dedicata a San Cristoforo si riscontra in un testamento del 1398.
1580 - 1605 (dedicazione carattere generale)
La dedicazione originale della cappella mutò successivamente al concilio di Trento, in seguito al quale culto di San Cristoforo venne messo in dubbio. Fu probabilmente per iniziativa di Hieronimo Veltroni, frate agostiniano e zelante esecutore dei dettami conciliari, che al leggendario Cristoforo fu associato San Martino di Tours. La doppia dedicazione si riscontra nei documenti del 1580-1590, mentre a partire dal 1605 la cappella è indicata con la sola intitolazione a San Martino.
1584 - 1584 (erezione a curazia carattere generale)
Nel 1584 venne istituita la curazia di Grauno e Grumes, dipendente dalla pieve di Cembra. Il primo curato fu il toscano Hieronimo Veltroni, frate agostiniano originario di Monte San Savino in Val di Chiaiana.
1605 - 1605 (ampliamento intero bene)
Nel 1605 fra Hieronimo Veltroni, curato di Grauno, intraprese l'ampliamento della cappella medievale.
1628 - 1628 (indipendenza della curazia carattere generale)
Nel 1628 la curazia di Grauno fu resa indipendente da quella di Grumes.
1649 - 1649 (ampliamento intero bene)
Un nuovo intervento di ampliamento venne condotto nel 1649.
1664 - 1664 (costruzione campanile)
Nel 1664 la chiesa fu dotata di un vero e proprio campanile, che andò a sostituire il precedente campaniletto a vela del tempio.
1669 - 1669 (costruzione sacrestia)
Nel 1669 venne edificata una nuova sacrestia.
1676 - 1677 (rifacimento coperture)
Tra il 1676 e il 1677 vennero rinnovate le coperture in scandole della chiesa e della sacrestia.
1714 - 1714 (intonacatura campanile)
Nel 1714 fu fatto intonacare il campanile.
1762 - 1762 (ampliamento intero bene)
Un nuovo e imprecisato ampliamento venne condotto nel 1762.
1863 - 1863 (demolizione intero bene)
L'antico edificio sacro fu completamente demolito nel 1863 per consentire la costruzione della chiesa attuale.
1863 - 1865 (ricostruzione intero bene)
Il tempio fu ricostruito nelle forme attuali tra il 1863 e il 1865 a spese della comunità locale.
1878/08/17 - 1878/08/17 (consacrazione carattere generale)
Il nuovo edificio sacro fu solennemente consacrato il 17 agosto 1878 da parte di Giovanni Evangelista Haller, coadiutore del vescovo di Trento Benedetto Riccabona.
1939 - 1939 (decorazione interno)
La chiesa fu decorata dal pittore Adolfo Mattielli, in collaborazione con Eligio Trentini, nel 1939.
1943/03/25 - 1943/03/25 (erezione a parrocchia carattere generale)
La parrocchia di San Martino di Grauno fu istituita il 25 marzo 1943.
2001 - 2001 (restauro intero bene)
L'edificio è stato restaurato nel 2001, su progetto dell'architetto Michela Favro. L'intervento principale ha riguardato la realizzazione di un sistema di captazione e allontanamento delle acque provenienti dal versante a monte della chiesa, consistente nella realizzazione di una barriera impermeabile nella roccia e nella raccolta e convogliamento delle acque di risalita. Gli interventi sono stati estesi alla pavimentazione interna (reintegro di parti mancanti), al restauro e pulitura delle decorazioni pittoriche. Contestualmente la griglia di diffusione dell'impianto di riscaldamento è stata modificata con l'applicazione di un pannello dotato di filtri e di elementi direzionali, in modo tale da proteggere l'altare ligneo seicenteco e da convogliare meglio l'aria calda nella navata. Si è provveduto inoltre alla messa a norma dell'impianto elettrico e al rinnovo di quello di illuminazione.