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Chiese in Provincia di Trento - città di Cunevo: Chiesa di San Lorenzo
Chiesa di San Lorenzo
S. Lorenzo
Dettagli
Nella zona meridionale del paese, orientata regolarmente ad est e circondata dall’antico cimitero, oggi lasciato a prato e cinto da un muretto, sorge l’antica chiesa di Cunevo, dedicata a San Lorenzo, la cui esistenza è documentata dal 1327, ma che venne trasformata nel suo assetto tra il XIV e il XVI secolo. Valorizzata dal restauro del 1993-1994, presenta facciata a due spioventi asimmetrici, il destro interrotto dalla presenza del fusto del campanile con quattro monofore centinate nella cella e copertura piramidale a quattro falde svasate, completata da globo e croce apicale. Il fianco destro è caratterizzato dalla presenza di una monofora archiacuta in corrispondenza della prima campata e di una cappella emergente con finestra centinata in corrispondenza della seconda; altre due monofore si aprono sulle pareti oblique dell’abside poligonale, una soltanto lungo il fianco sinistro. All’interno la navata unica è coperta da volte acute costolonate sorrette da curiosi bassorilievi figurati in pietra e divisa in due campate da coppie di pilastri sostenenti un’arcata ogivale trasversale in pietra calcarea a vista; l’angolo sud-ovest, in controfacciata a sinistra, è tagliato dall’inserimento del corpo del campanile. Un’arcata a pieno centro introduce nella cappella destra, a pianta quadrangolare e anch’essa coperta da una crociera costolonata. L’arco santo ogivale introduce nel piccolo presbiterio, elevato di un gradino e coperto da una volta costolonata a ombrello condivisa con l’abside poligonale; il portale presente sul lato destro collegava la chiesa con la sacrestia, demolita nel 1923. Frammenti di affresco del secolo XIV e firmati da Giovanni Baschenis a fine XV secolo sono stati rinvenuti sulle pareti della navata.
Preesistenze
Il restauro del 1993-1994 ha rivelato la presenza di una struttura absidata precedente all’interno del perimetro della chiesa attuale, costituente il primitivo luogo di culto e databile forse al XIII secolo.
Pianta
Navata a pianta rettangolare irregolare con asse maggiore longitudinale, con una cappella a pianta quadrangolare emergente a destra; presbiterio a pianta rettangolare con asse maggiore trasversale, concluso dall’abside poligonale.
Facciata
Facciata a due spioventi asimmetrici, il destro interrotto dalla presenza del fusto del campanile; portale centrale architravato in pietra intagliata e contrafforte di sostegno a parallelepipedo a sinistra. Finiture a intonaco tinteggiato.
Prospetti
Fianco destro caratterizzato dalla presenza di una monofora archiacuta in corrispondenza della prima campata e di una cappella emergente con finestra centinata in corrispondenza della seconda campata; altre due monofore si aprono sulle pareti oblique dell’abside poligonale, una soltanto lungo il fianco sinistro. Finiture a intonaco tinteggiato.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare addossata e parzialmente integrata nella facciata, a destra, con fusto intonacato e tinteggiato, dotato di alcuni cantonali sfalsati in pietra lasciata a vista e marcato da feritoie sul lato sud; cella campanaria serrata tra cornici orizzontali bombate, finita a intonaco rustico, in cui si aprono quattro monofore centinate. Copertura piramidale a quattro falde svasate, completata da globo e croce apicale.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: volte a crociera acuta costolonata nella navata e nella cappella laterale, volta costolonata a ombrello sopra il presbiterio e l’abside.
Coperture
Tetto a due spioventi sopra la navata e il presbiterio, a tre spioventi sopra la cappella destra e l’abside; struttura portante in legno, manto di copertura in scandole di larice, anche sopra il campanile.
Interni
Navata unica divisa in due campate da coppie di pilastri in pietra calcarea sostenenti un’arcata ogivale trasversale in pietra a vista; l’angolo sud-ovest, in controfacciata a sinistra, è tagliato dall’inserimento del corpo del campanile.
XIII - XIII (preesistenze intorno)
Nel corso del restauro del 1993-1994 emersero all’interno del perimetro della chiesa attuale le tracce di un edificio sacro precedente, con presbiterio e relativa absidina, risalente forse al XIII secolo (incerta).
1327/07/11 - 1327/07/11 (menzione carattere generale)
La prima menzione documentaria della chiesa di San Lorenzo risale all’11 luglio 1327, all’interno di una documento steso a Flavon (pergamena conservata presso l’Archivio provinciale di Bolzano, archivio Welsperg, fondo Spaur).
1390 - 1399 (decorazione interno)
E’ stato datato alla fine del XIV secolo il frammento di affresco con il martirio di San Lorenzo presente lungo la parete destra della navata.
1490 - 1499 (decorazione interno)
La parete sinistra della navata venne ornata da un affresco con l’Ultima cena firmato da Giovanni Baschenis e datato 1490; una seconda iscrizione affrescata nella zona absidale reca la data del 1499, presumibilmente il termine della campagna decorativa.
1559 - 1559 (ristrutturazione intero bene)
La data del 1559, incisa sul portale maggiore, testimonia presumibilmente il compimento di lavori di ristrutturazione e modifica della chiesa, con l’aggiunta delle volte costolonate che tagliano gli affreschi della navata.
1616 - 1649 (costruzione sacrestia vecchia)
Nel corso della visita pastorale del 1616 si ordinò di rimuovere il secondo altare presente in chiesa e di costruire quanto prima una nuova sacrestia; dato che la seconda disposizione non venne ripetuta nella successiva visita del 1649, si può dedurre che la sacrestia sia stata realizzata entro quella data, mentre l’altare rimosso venne sostituito con uno nuovo, collocato in altra posizione e consacrato in quell’occasione.
1695 - 1695 (manutenzione intero bene)
Nel 1695 i visitatori ordinarono di spianare l’ingresso (il soglio) del tempio, restaurare il tetto e sgombrare e ripulire il cimitero dal lato settentrionale.
1740 - 1760 (costruzione campanile)
Secondo la tradizione il campanile attuale sarebbe stato costruito intorno alla metà del Settecento dai maestri muratori Dellantonio della Val di Fiemme.
1744 - 1744 (fusione campana)
Nel 1744 Pietro Soletti di Brescia fuse l’unica campana sopravvissuta alla requisizione austriaca della prima guerra mondiale.
1766 - 1766 (ristrutturazione tetto)
La Visita pastorale del luglio 1766 rilevò che il tetto della chiesa era da sistemare.
1807/07/01 - 1807/07/01 (erezione a primissaria curata carattere generale)
Il 1° luglio 1807 il governo bavarese elevò la chiesa a primissaria curata della pieve di Flavon.
1818 - 1818 (costruzione sacrestia nuova)
Su insistenza dell’Ordinariato, una nuova sacrestia fu eretta sul fianco destro della chiesa intorno al 1818.
1824 - 1824 (ampliamento cimitero)
Dato che lo spazio de camposanto era insufficiente per l’accresciuto bisogno della popolazione, nel 1824 il Comune di Cunevo deliberò di acquistare dal nobile Bartolomeo Job un appezzamento di terreno confinante a est con la chiesa, per ampliarlo.
1834 - 1834 (manutenzione campanile)
Nel 1834, dopo un sopralluogo al campanile, il geometra Stefano Altadonna di Cles stabilì la necessità di lavori di manutenzione e riparazione, soprattutto da falegname; in precedenza erano già state rilevate la pericolosità dell’armatura delle campane e la consunzione delle corde delle stesse.
1842/07/16 - 1842/07/16 (concessione del fonte battesimale carattere generale)
Risale al 16 luglio 1842 la concessione alla chiesa del fonte battesimale.
1845/08/10 - 1845/08/10 (concessione della custodia eucaristica carattere generale)
Con decreto del principe vescovo Giovanni Nepomuceno de Tschiderer del 10 agosto 1845 la chiesa di Cunevo ottenne anche la concessione della custodia eucaristica.
1859 - XIX (demolizione totale sacrestia vecchia)
Dopo il 1859, con la avvenuta costruzione della nuova curaziale del Santissimo Redentore, la prima sacrest