Chiese in Provincia di Trento - città di Condino: Chiesa di San Gregorio Taumaturgo

Chiesa di San Gregorio Taumaturgo
S. Gregorio taumaturgo

TRENTO / CONDINO
via Brione - Condino (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
Lungo l'antica strada che conduce da Condino a Brione, sopra un ampio terrazzamento panoramico con vista sul paese e sulla valle, sorge il convento dei padri cappuccini con la sua chiesa, dedicata a San Gregorio Taumaturgo e orientata in direzione nord-ovest. Se la presenza dei frati a Condino risale al 1742, quando iniziò la costruzione della loro casa, gli edifici attuali vennero riedificati nel secondo dopoguerra su progetto dell'architetto Efrem Ferrari, dopo che, il 6 febbraio 1945, un... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

Lungo l'antica strada che conduce da Condino a Brione, sopra un ampio terrazzamento panoramico con vista sul paese e sulla valle, sorge il convento dei padri cappuccini con la sua chiesa, dedicata a San Gregorio Taumaturgo e orientata in direzione nord-ovest. Se la presenza dei frati a Condino risale al 1742, quando iniziò la costruzione della loro casa, gli edifici attuali vennero riedificati nel secondo dopoguerra su progetto dell'architetto Efrem Ferrari, dopo che, il 6 febbraio 1945, un aereo bombardiere americano, colpito dalla contraerea tedesca, aveva distrutto ogni cosa, causando inoltre la morte di due frati. La facciata a due spioventi, rialzata rispetto al volume effettivo della navata, è elevata sopra una scalinata e preceduta da un portico in granito a vista a tre fornici ribassati, sostenuti da pilastri a parallelepipedo. L'oculo centrale strombato è sormontato da un dipinto murale, protetto da un tettuccio a doppia falda. Sul fianco destro emerge il volume della cappella laterale, dotata di un ingresso indipendente con portale architravato; sullo spiovente destro del tetto si trova il campaniletto a vela. L'interno è molto semplice, ad unica navata, coperta da volta a botte; lungo il fianco destro un'arcata a pieno centro introduce nella cappella della Madonna, elevata di due gradini e comunicante con il coretto a fianco del presbiterio, alla medesima quota pavimentale. L'arco santo a tutto sesto immette nel presbiterio rettangolare, elevato di tre gradini e chiuso dalla struttura lignea dell'altare maggiore, con accesso al coro retrostante, riservato alla preghiera dei frati, mediante due porte simmetriche. Sulla parete sinistra del presbiterio il coretto laterale è stato trasformato in una piccola cappella rettangolare. La facciata, il portico d'ingresso e l'interno sono ornati da dipinti murali di Carlo Bonacina; le vetrate sono state realizzate su disegno di Pino Casarini.

Preesistenze

Parte delle murature dovrebbero appartenere alla struttura settecentesca.

Pianta

Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale e corpo laterale emergente a pianta rettangolare sul lato destro; presbiterio a pianta rettangolare e coro monastico a pianta semicircolare.

Facciata

Facciata a due spioventi rialzata rispetto al volume effettivo della navata, elevata sopra una scalinata e preceduta da un portico in granito a vista a tre fornici ribassati, sostenuti da pilastri a parallelepipedo. Portale architravato in granito. Oculo centrale strombato sormontato da un dipinto murale, protetto da un tettuccio a doppia falda. Finiture a intonaco rustico; croce apicale al colmo degli spioventi.

Prospetti

Due monofore centinate si aprono sul fianco sinistro in corrispondenza della navata, una terza finestra più piccola in corrispondenza del presbiterio. Una sola monofora centinata si apre sul fianco destro, dove emerge il volume della cappella laterale, dotata di un ingresso indipendente con portale architravato elevato sopra una scalinata, sormontato da una monofora centinata. Finiture a intonaco rustico.

Campanile

Campaniletto a vela a servizio della chiesa e del convento sullo spiovente destro del tetto, con aperture centinate e tetto a due spioventi.

Struttura

Strutture portanti verticali: muratura in pietrame e cemento; strutture di orizzontamento: navata e presbiterio coperte da volta a botte, rinforzata da tiranti in ferro; la piccola cappella a sinistra del presbiterio è coperta da volta a botte ribassata; la cappella laterale a destra della navata è coperta da cupola su pennacchi.

Coperture

Tetto a due spioventi sopra navata e presbiterio, a più spioventi sopra la cappella laterale e a spiovente unico sopra il portico in facciata. Struttura portante in legno e manto di copertura in coppi.

Interni

Interno molto semplice ad unica navata; lungo il fianco destro un'arcata a pieno centro introduce nella cappella della Madonna, elevata di due gradini e comunicante con il c

1744 - 1744 (preesistenze intero bene)

Forse a seguito dell'apprezzata predicazione quaresimale di alcuni cappuccini a Condino, il 26 aprile 1737 il Comune decise di erigere loro una casa. Vi si opposero l'arciprete Zanoni e i cappuccini di Vestone (BS), ma su pressione dei conti Lodron la regola generale del paese si pronunciò a favore della presenza francescana nel 1742, confermando tale decisione davanti ai rappresentanti vescovili. Scelto il sito sopra Pagne, in posizione centrale e di facile accesso da tutte le contrade, iniziò la costruzione del convento. L'arciprete tentò ancora di opporsi, ottenendo un decreto vescovile che ordinava la sospensione dei lavori e l'ordine ai frati di abbandonare il paese, presto revocato su pressione popolare. L'avvento del nuovo arciprete, don Angelo Antonio Pellizzari, favorì migliori relazioni con i cappuccini e il cantiere riprese nella primavera del 1744. Nel mese di settembre don Pellizzari benedisse la posa della prima pietra della chiesa.

1744/12/30 - 1744/12/30 (benedizione carattere generale)

La chiesa venne benedetta dall'arciprete Pellizzari il 30 dicembre 1744.

1749 - 1749 (decorazione controfacciata)

Nel 1749 fu realizzato un affresco raffigurante un miracolo di San Gregorio sopra la porta d'ingresso della chiesa.

1757 - 1757 (completamento intero bene)

La costruzione dell'edificio sacro terminò solamente nel 1757.

1768/07/19 - 1768/07/19 (consacrazione carattere generale)

Il 19 luglio 1768 il principe vescovo Cristoforo Sizzo consacrò la chiesa, dedicandola a San Gregorio Taumaturgo.

1810 - 1815 (chiusura al culto carattere generale)

Nel 1810 l'ordine dei cappuccini venne soppresso; la chiesa e il convento furono abbandonati e i beni furono messi all'asta dal demanio. I frati poterono rientrare nel 1815.

1820 - 1820 (rinnovo campana campanile)

Nel 1820 il fonditore Moneghini di Storo approntò una campanella.

1866 - 1866 (variazione d'uso del convento carattere generale)

Nel 1866, durante la campagna garibaldina, il convento venne occupato dalla milizia.

1867 - 1867 (ampliamento coro)

Il coro fu ampliato nel 1867.

1885 - 1885 (costruzione cappella laterale)

Nel 1885 fu realizzata la cappella della Madonna.

1907 - 1907 (rinnovo campana campanile)

Nel 1907 la campanella ottocentesca si ruppe e venne rifusa dalla ditta Chiappani di Trento.

1915 - 1918 (danneggiamento intero bene)

Chiesa e convento furono danneggiati dai militari durante la prima guerra mondiale.

1919 - 1919 (ristrutturazione intero bene)

I danni bellici vennero sanati dai padri cappuccini.

1928 - 1928 (decorazione esterno)

Una meridiana venne dipinta sulla parete sud della chiesa nel 1928.

1945/02/06 - 1945/02/06 (distruzione parziale intero bene)

Il 6 febbraio 1945 un aereo bombardiere americano, colpito dalla contraerea tedesca, colpì il convento distruggendo ogni cosa e causando la morte di due frati. Della chiesa rimase in piedi solo la facciata con la porzione sud-orientale delle murature, mentre andò perduta la zona del coro, con l'altare maggiore. Nei mesi successivi l'arciprete di Condino, don Luigi Pisoni, concesse ai cappuccini l'uso della chiesa di San Rocco.

1946/02/06 - 1948/11/07 (ricostruzione convento)

Grazie al sostegno economico della popolazione civile, delle Parrocchie e dei Comuni vicini, di alcune organizzazioni laicali e dei giudicariesi emigrati in America, esattamente un anno dopo la tragedia si compì la cerimonia della posa della prima pietra del nuovo convento, progettato dall'architetto Efrem Ferrari. La calce venne fornita a prezzo di favore dalla ditta Costante Radoani e Massimo Poletti; l'appalto fu ottenuto il 27 marzo da Riccardo Rosa di Condino, che aveva formato una cooperativa con altri muratori locali. L'impresa fornì solo la manodopera, mentre spettava ai frati, aiutati da numerosi volontari, reperire i materiali. Per le arcate del chiostro furono utilizzate pietre di granito proven

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