Chiese in Provincia di Trento - città di Condino: Chiesa di San Lorenzo

Chiesa di San Lorenzo
S. Lorenzo

TRENTO / CONDINO
Condino (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
Sulla costa della Rocca Pagana, a 638 m s.l.m., si affaccia verso la piana di Condino la chiesetta di San Lorenzo, con regolare orientamento ad est; la costruzione attuale risale al biennio 1517-1519, opera di Giovanni Antonio Comani tagliapietra e Antonio Pristiner muratore, attivi anche a Brione, ma la presenza di un edificio sacro dedicato a San Lorenzo è documentata fin dal 1296. La facciata a due spioventi dal profilo irregolare ingloba il campaniletto a vela ed è preceduta da un... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

Sulla costa della Rocca Pagana, a 638 m s.l.m., si affaccia verso la piana di Condino la chiesetta di San Lorenzo, con regolare orientamento ad est; la costruzione attuale risale al biennio 1517-1519, opera di Giovanni Antonio Comani tagliapietra e Antonio Pristiner muratore, attivi anche a Brione, ma la presenza di un edificio sacro dedicato a San Lorenzo è documentata fin dal 1296. La facciata a due spioventi dal profilo irregolare ingloba il campaniletto a vela ed è preceduta da un avancorpo a capanna, coperto da volta a botte unghiata e aperto su tre lati da ampie arcate a sesto ribassato, poggianti su pilastri quadrangolari in granito. L'ampio portale architravato è serrato tra due finestre rettangolari sdraiate, protette da grate in ferro; labili tracce di dipinti murali sono visibili sul lato frontale dell'avancorpo. La fiancata sinistra e l'abside poligonale sono cieche, mentre la fiancata destra è illuminata da una prima monofora centinata in corrispondenza della seconda campata e di una seconda finestra lungo la parete del presbiterio. All'interno la navata unica è divisa in due campate voltate a crociera, sorrette da coppie di mensole e peducci e decorate da cornici dipinte lungo i profili delle vele. L'arco santo a pieno centro introduce al breve presbiterio, posto alla stessa quota pavimentale della navata. Insieme all'abside poligonale è riccamente ornato sulle pareti e sulla volta a semiombrello da affreschi figurati realizzati da Cristoforo Baschenis nel 1519 e conclusi dal figlio Simone nel 1522.

Pianta

Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale, preceduta da avancorpo a pianta rettangolare con asse maggiore trasversale. Breve presbiterio a pianta rettangolare concluso da abside poligonale.

Facciata

Facciata a due spioventi dal profilo irregolare preceduta da un avancorpo a capanna, aperto su tre lati da ampie arcate a sesto ribassato poggianti su pilastri quadrangolari in granito. Ampio portale architravato serrato tra due finestre rettangolari sdraiate, protette da grate in ferro. Finiture a intonaco tinteggiato con labili tracce di dipinti murali sul lato frontale dell'avancorpo.

Prospetti

Fiancata sinistra cieca; fiancata destra illuminata da una prima monofora centinata in corrispondenza della seconda campata e di una seconda finestra lungo la parete del presbiterio. Abside poligonale cieca; finiture a intonaco tinteggiato.

Campanile

Campaniletto a vela inglobato nella muratura della facciata, sulla sinistra, attraversato da una coppia di aperture centinate allungate, protette da due spioventi in legno. Tettuccio sommitale a due spioventi.

Struttura

Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata sull'avancorpo, volte a crociera costolonate sopra la navata, volte costolonate a semiombrello sopra il presbiterio e l'abside.

Coperture

Tetto a due spioventi sopra l'avancorpo porticato e la navata, a più spioventi sopra l'abside poligonale. Struttura portante in legno e manto di copertura in coppi.

Interni

Navata unica divisa in due campate; coppie di mensole e peducci sostengono le arcate d'imposta delle vele. Arco santo a pieno centro che introduce al breve presbiterio, posto alla stessa quota pavimentale della navata. Abside poligonale. Finiture a intonaco tinteggiato ove non siano presenti affreschi.

Pavimenti e pavimentazioni

Pavimento in lastre di pietra; pavimentazione dell'avancorpo in ciottoli.

Elementi decorativi

Affreschi di Cristoforo e Simone Baschenis ornano pareti e volte del presbiterio e dell'abside; cornici decorative profilano le volte della navata.

XIII - XIII (preesistenze intero bene)

La prima testimonianza documentaria della presenza di una chiesetta di San Lorenzo a Condino risale al 1296.

1489 - 1489 (rifacimento coperture)

Nel 1489 furono sostituite le coperture della chiesa e del campanile e Bartolomeo dal Polè si impegnò alla manutenzione delle scandole ogni due anni.

1517 - 1519 (ricostruzione intero bene)

Tra il 1517 e il 1519 la chiesa venne ricostruita ad opera di Giovanni Antonio Comani tagliapietra e Antonio Pristiner muratore, attivi anche a Brione.

1519 - 1526 (completamento interno)

Nel 1519 Cristoforo di Simone Baschenis affrescò la volta e le lunette del presbiterio; nel 1522 il figlio Simone concluse la decorazione. Nel 1526 maestro Giovanni Antonio ricevette il saldo del pagamento per la pavimentazione della chiesa.

1619 - 1619 (ristrutturazione intero bene)

L'edificio fu soggetto ad una ristrutturazione nel 1619.

1866 - 1866 (danneggiamento e variazione d'uso intero bene)

Nel 1866, durante la campagna garibaldina, l'edificio sacro fu bombardato e poi adibito a caserma.

1915 - 1918 (danneggiamento e variazione d'uso intero bene)

Durante la grande guerra i militari occuparono la chiesa e causarono danni per 13000 lire.

1926 - 1928 (ristrutturazione intero bene)

Terminato il conflitto, tra il 1926 e il 1928 la Sovrintendenza ai monumenti e gallerie di Trento e Bolzano, il Comune di Condino e la fabbriceria si adoperarono per sanare i danni. Gli affreschi vennero restaurati e integrati da Francesco Valentini di Javrè.

1975 - 1975 (restauro intero bene)

Nel 1975 circa l'edificio sacro venne restaurato per interessamento della Parrocchia.

1980 - 1980 (ristrutturazione esterno)

Un contributo provinciale di 30 milioni di lire permise di eseguire lavori di straordinaria manutenzione al tetto e agli intonaci esterni nel corso del 1980, su progetto dell'architetto Roberto Codroico, coadiuvato dal geometra Mutinelli.

2013 - 2013 (progetto di restauro intero bene)

La chiesetta necessita di un restauro interno e del tetto; la richiesta di contributi inoltrata alla Provincia Autonoma di Trento è stata inserita nella graduatoria delle priorità.

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