Chiese in Provincia di Trento - città di Cis: Chiesa di San Giorgio

Chiesa di San Giorgio
S. GIORGIO martire S. Giorgio

TRENTO / CIS
via Plan - Cis (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
La prima attestazione dell'esistenza di una chiesa a Cis, eretta sul piano di un dosso all'estremità nord orientale dell'abitato e rivolta ad est risale al 1117; la chiesa di San Giorgio giunge però a noi nelle forme odierne grazie ad una serie di interventi architettonici volti a dare una forma gotico-rinascimentale all'edificio nel XV secolo, e ad un'opera di ampliamento subita nel XVI secolo. La facciata, a spioventi, è caratterizzata da un portale di accesso con stipiti ornati da... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La prima attestazione dell'esistenza di una chiesa a Cis, eretta sul piano di un dosso all'estremità nord orientale dell'abitato e rivolta ad est risale al 1117; la chiesa di San Giorgio giunge però a noi nelle forme odierne grazie ad una serie di interventi architettonici volti a dare una forma gotico-rinascimentale all'edificio nel XV secolo, e ad un'opera di ampliamento subita nel XVI secolo. La facciata, a spioventi, è caratterizzata da un portale di accesso con stipiti ornati da specchiature a diamante e rosette e architrave con clipeo centrale, delimitato da una cornice esterna a conci bugnati bianchi e grigi alternati, sovrastata da un frontone triangolare con cornice interrotta. Un alto zoccolo corre lungo la facciata; due finestre affiancano il portale. L'ingresso è sovrastato da una tettoia in legno, sopra la quale è collocato un oculo inferriato e strombato. La fiancata destra presenta, nella porzione corrispondente all'aula, un alto zoccolo interrotto da un ingresso laterale elevato da due gradini, dotato di portale lapideo architravato sovrastato da tettoia; ai fianchi dell'ingresso è presente una finestra archiacuta. Al limitare del corpo dell'aula, verso il presbiterio, è posto un contrafforte. La porzione del presbiterio è continua a quella dell'abside poligonale, dotato di contrafforti a marcare ogni stipite. I lati di raccordo tra parete del presbiterio e parete di fondo dell'abside sono aperti da finestre trilobate. La fiancata sinistra presenta uno svolgimento piano della porzione dell'aula, interrotto dalla scalinata di accesso alla torre campanaria sul prospetto occidentale, protetta da tettoia lignea. Oltre il volume del campanile, posto tra aula e presbiterio, si impone il corpo della sacrestia. Il campanile, a fusto quadrangolare, presenta uno zoccolo simile a quello che corre lungo le fiancate; una piccola finestra quadrata inferriata è aperta sul prospetto orientale appena al di sopra di questo. Una cornice marca la cella campanaria, aperta sui quattro lati da una monofora a tutto sesto, parzialmente schermata da uno scurone ed un parapetto ligneo. Dalla piattaforma sommitale si sviluppa un'elegante cuspide a bulbo ottagonale, il cui sommo è coronato da sfera, bandiera segnavento e croce apicale. L'interno presenta una navata unica scandita in tre campate da semi colonne addossate alle pareti laterali, le quali sostengono le vele nervate della volta reticolare che copre l'ambiente. In controfacciata si impone il volume della cantoria con parapetto ornato, sostenuta da due colonne lapidee, e dotata di una scalinata lapidea d'accesso a destra dell'ingresso. La prima campata presenta una nicchia centinata su entrambe le pareti laterali, di cui la destra ad accogliere il fonte battesimale storico. All'altezza della seconda campata, presso la parete laterale sinistra, è presente il pulpito ligneo, la cui scala di accesso è ricavata da una vano nella parete. L'arco santo archiacuto in conci lapidei a vista introduce all'ambiente, elevato da un gradino e delimitato verso l'aula da balaustre, del presbiterio. Questo presenta un accesso con portale lapideo architravato alla sacrestia sulla parete laterale sinistra; agli angoli tra le pareti dell'abside e del presbiterio sono posti dei peducci antropomorfi a sostenere le vele nervate della volta reticolare che copre l'ambiente. La parete rivolta all'aula sopra l'arco santo e le pareti dell'abside riportano un impianto decorativo ad affresco di carattere figurativo. V'è un impianto decorativo a trompe l'oeil presso le semi colonne dell'aula, dipinte ad imitazione di elementi lapidei.

Pianta

L'edificio è a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; al fianco sinistro aderisce un ambiente a pianta quadrangolare; l'abside è a pianta poligonale.

Facciata

La facciata, a spioventi, è caratterizzata da un portale di accesso con stipiti ornati da specchiature a diamante e rosette e da un architrave decorato dalle medesime specchiature con clipeo ce

I (?) - VI (?) (preesistenze carattere generale)

La tradizione vuole che l'edificio sorga su un precedente edificio sacro pagano o su di un'area sacra. Scavi archeologici eseguiti nei pressi dell'edificio sacro hanno riportato alla luce reperti romani e dell'età del ferro.

1117 - 1117 (menzione carattere generale)

L'edificio sacro viene menzionato per la prima volta.

1266 - 1266 (menzione carattere generale)

Un'attestazione scritta riporta che all'epoca la chiesa fosse già dotata di un'area cimiteriale adiacente ad essa.

XV - XV (ampliamento intero bene)

Al XV secolo risalgono una serie di interventi volti a consolidare e a dare una forma gotico-rinascimentale all'edificio, stanti alcune notizie del cattivo stato in cui questo versava già nel 1384; alla stessa campagna di interventi vanno riferiti gli affreschi interni, e quelli posti nelle strombature delle finestre absidali.

1594 - 1598 (ampliamento intero bene)

I maestri muratori Taddeo fu Ruffino Patini da Magràs e Giannantonio Preti da Cagnò portano a compimento l'innalzamento della volta dell'aula e il rifacimento della facciata.

1617 - 1617 (scialbatura impianto decorativo)

Per volere del suffraganeo Pietro Belli, vengono coperti gli affreschi interni.

1627 - 1627 (costruzione Porta maggiore)

La porta maggiore, in stile rinascimentale, viene costruita a inizio XVII secolo.

1750 - 1750 (restauro intero bene)

In questo anno viene effettuato il primo di una serie di restauri atti a preservare l'edificio.

1844 - 1844 (costruzione balaustre)

Le balaustre del presbiterio vengono costruite in questo anno.

1850 - 1899 (restauro intero bene)

L'edificio, danneggiato da scariche atmosferiche ed eventi sismici, viene restaurato a più riprese nella seconda metà del XIX secolo.

1874 - 1874 (pavimentazione presbiterio)

L'artigiano Eugenio Placido Zadra da Tres rinnova la pavimentazione del presbiterio.

1880 - 1891 (costruzione cantoria)

La cantoria viene eretta in questo periodo. Nel 1891 ne viene elevata la pavimentazione.

1897 - 1897 (pavimentazione aula)

La pavimentazione della navata in pietra bianca e rossa di Sfruz viene approntata a fine secolo XIX.

1932 - 1932 (restauro intero bene)

Ad un'opera di restauro conservativo si affianca la stesura degli affreschi al di sopra dell'arco santo ad opera di Matteo Tevini.

1960 - 1966 (restauro intero bene)

L'edificio subisce un'opera di restauro in seguito a danneggiamenti dovuti a eventi naturali; nel corso della stessa campagna di interventi, la copertura viene rinnovata.

1978 - 1978 (restauro intero bene)

Parzialmente finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento, viene effettuato un restauro conservativo a cui si affianca un'opera di consolidamento del campanile, danneggiato in seguito ad un evento sismico.

2001 - 2002 (restauro intero bene)

La collaborazione tra Consorzio Ars e l'architetto Giovanni Cicolini porta al restauro degli arredi lignei, delle porte, degli elementi lapidei interni ed esterni, delle volte, delle pareti interne ed esterne. Alla stessa campagna risale la nuova pavimentazione.

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