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Chiese in Provincia di Trento - città di Cembra: Chiesa di Santa Maria Assunta
Chiesa di Santa Maria Assunta
ASSUNZIONE S. Maria Assunta
Dettagli
La monumentale chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta sorge al limitare occidentale del paese di Cembra, con orientamento a ovest. Il primitivo edificio romanico, documentato a partire dal 1212, fu interamente rifabbricato in forme gotiche nel corso della seconda metà del XV secolo e venne infine totalmente stravolto in seguito alla costruzione dell'attuale presbiterio (1833-1835), intervento che determinò la rotazione dell'asse di orientamento originale della struttura e la riduzione in atrio dell'antica abside tardogotica. La facciata a salienti è tripartita da pilastri in pietra a vista cimati da statue; il settore centrale, di dimensioni doppie rispetto ai laterali, è preceduto da un atrio a pianta poligonale, all'interno del quale è posto il portale maggiore. Tale struttura, aperta frontalmente da un'arcata a pieno centro, è rinsaldata pilastri angolari in pietra a vista ed è profilata in alto da una cornice sottogronda ad archetti pensili; due monofore archiacute si dispongono nei lati obliqui. I settori laterali, corrispondenti all’ampiezza delle navate esterne, ospitano ciascuno un portale a luce ogivale. Le fiancate, gradonate e simmetriche, sono scandite sui due livelli dalle aperture di monofore archiacute (tre nel settore inferiore e quattro minori in quello superiore). Il presbiterio è affiancato dai corpi minori della sacrestia e di un ambiente di servizio e si conclude in un'abside poligonale, recante due finestre archiacute nei lati obliqui. Due campanili gemelli cimati da celle a quattro monofore a profilo ogivale e cuspidi piramidali sono inseriti nella struttura dell'edificio, all'altezza dell'arco santo. L'interno si sviluppa su cinque navate di quattro campate, di cui le tre centrali sovrastate da volte reticolate costituiscono il nucleo tardogotico dell'edificio, mentre le due più esterne sono frutto di aggiunte successive (XVII secolo la navata nord, 1865-1866 la navata sud). La zona presbiteriale, rialzata su due gradini, reca una volta neogotica ad ombrello.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale a cinque navate, preceduta da un portico poligonale. Presbiterio rettangolare concluso da abside poligonale.
Facciata
Facciata a salienti, tripartita da pilastri in pietra a vista cimati da statue e profilata in alto da una cornice ad archetti pensili che segue l’andamento degli spioventi. Il settore centrale, di dimensioni doppie rispetto ai laterali, è preceduto da un atrio ottenuto dalla riqualificazione ottocentesca dell’antica abside poligonale tardogotica, all'interno del quale è posto il portale maggiore. Tale struttura, aperta frontalmente da un'arcata a pieno centro, è rinsaldata pilastri angolari in pietra a vista ed è profilata in alto da una cornice sottogronda ad archetti pensili; due monofore archiacute si dispongono nei lati obliqui. I settori laterali, corrispondenti all’ampiezza delle navate esterne, ospitano ciascuno un portale archiacuto.
Prospetti
Fiancate laterali lisce, gradonate, percorse in basso da una zoccolatura a intonaco rustico e scandite nel livello inferiore dalle aperture delle monofore archiacute disposte in corrispondenza delle campate interne (quattro, di cui una tamponata, lungo il lato sinistro e tre lungo il lato destro). Nel livello superiore trovano posto quattro monofore archiacute per lato, che danno luce al sottotetto. Il corpo del presbiterio, illuminato da una sola finestra aperta sul lato sud, è affiancato dai volumi ribassati e simmetrici della sacrestia e di un ambiente di servizio. L’abside poligonale reca nei lati obliqui due monofore a luce ogivale.
Campanile
Due campaniletti gemelli a pianta quadrangolare, con celle a quattro monofore a luce ogivale sormontate da cuspidi piramidali, si inseriscono nella struttura della chiesa, in corrispondenza dell’arco santo.
Struttura
Strutture portanti verticali in pietra (pilastri di sostegno delle volte delle navate) e in pietrame finito a intonaco tinteggiato (murat
1212/12/06 - 1224/12/19 (menzione carattere generale)
Si ignora l'epoca della fondazione della pieve di Santa Maria Assunta di Cembra, che la critica ipotizza essere esistita fin dal XII secolo. Una prima menzione indiretta della chiesa matrice di Cembra si riscontra, tuttavia, in un atto del 6 dicembre 1212, nel quale è citato il nome di "ODOLRICUS Plebanus de Zimbria". Successivamente la pieve di "sanctae Mariae" viene citata nel testamento di Agnese fu Ropreto da Salorno, rogato il 19 dicembre 1224 alla presenza dello stesso Odolrico, del quale si conserva una copia presso l'archivio di stato di Innsbruck.
XV - 1492 (ricostruzione intero bene)
L'edificio sacro fu interamente ricostruito in forme gotiche nel corso della seconda metà del XV secolo (a partire dal 1460, secondo Sette, 1953). La pieve assunse così l'impianto a tre navate con volte reticolate costolonate tutt'ora apprezzabile nonostate i pesanti rimaneggiamenti ottocenteschi. A questa fase costruttiva va probabilmente riferita la perduta iscrizione "DCCCCXLII / CHO M / GRIGO L'/A FAT QUESTA / OPERA", trascritta da Ambrogio Rosmini (Collectiuncula Inscriptionum) e pubblicata da Tovazzi (1970), che si sarebbe anticamente trovata sul muro esterno dell'abside di Santa Maria. Già invocata per retrodatare al X secolo l'epoca della fondazione della pieve (Sette, 1953), è più probabile che, come suggerito da Chini (Storia di Cembra, 1994, p. 305) e Curzel (1999), essa fosse incompleta e che la data andasse letta come forma acefala del millesimo 1492. L'iscrizione commemorava, probabilmente, il compimento dei lavori di ricostruzione del tempio.
1462 - 1462 (decorazione arco santo)
Nel 1462 un anonimo frescante d'ambito tedesco dipinse il Battesimo di Gesù Cristo a sinistra dell'arco santo. L'affresco, scialbato in epoca imprecisata, riemerse nel corso dei restauri del 1990.
1470 - 1480 (decorazione abside)
Il ciclo di affreschi presente all'interno dell'antica abside gotica fu realizzata da due artisti d'ambito tirolese che lavorarono separatamente, benché seguendo lo stesso programma iconografico. Ad un primo intervento, collocabile tra il 1460 e il 1470, risale la decorazione della volta, mentre la decorazione delle pareti venne realizzata nel decennio successivo.
1516/05/16 - 1516/05/16 (consacrazione carattere generale)
Il tempio rifabbricato fu consacrato il 16 maggio 1516.
1540 - 1560 (decorazione navata sinistra)
La volta della navata sinistra fu decorata con motivi floreali da un anonimo maestro d'ambito friulano attorno alla metà del XVI secolo.
XVII - XVII (costruzione navata settentrionale)
Nel corso del XVII secolo l'edificio fu ampliato con la costruzione di una quarta navata lungo il lato settentrionale.
1700 - 1710 (decorazione navata centrale)
Le volte della prima e seconda campata della navata centrale recano una decorazione a fresco riferibile a un anonimo maestro fiemmese dell'inizio del XVIII secolo.
1833/05/31 - 1835 (costruzione nuovo presbiterio)
Al principio del XIX secolo la chiesa si trovava in cattivo stato, come si evince dagli atti visitali del 1833 che la descrivono come "affatto miserabile, perché estremamente logoro il pavimento e indecenti le pareti". Su interessamento del decano Giovanni Fronchetti fu allora avviata una monumentale opera di ristrutturazione e ampliamento, che determinò la rotazione dell'orientamento dell'edificio. Il progetto, avversato da un piccolo ma agguerrito partito del paese, prevedeva la realizzazione di un nuovo e più ampio presbiterio sul lato ovest, la cui costruzione fu avviata con la posa della prima pietra il 31 maggio 1833, e la trasformazione dell’abside poligonale tardogotica in un portico, con l'apertura di tre ingressi. I lavori di edificazione si protrassero per circa due anni.
1835 - 1835/11/29 (completamento intero bene)
Nel 1835 furono eseguiti alcuni lavori di completamento del nuovo presbiterio (demolizione dell’antica facciata tardogotica c