Chiese in Provincia di Trento - città di : Chiesa dell'Assunzione

Chiesa dell'Assunzione
Chiesa di Santa Maria Assunta vecchia

TRENTO
Baselga di Piné (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
La chiesa sorge nell'abitato antico di Baselga, con orientamento a est, preceduta dal sagrato lastricato di ciottoli. L'edificio di origini duecentesche fu riedificato nel corso del XV secolo ed ampliato intorno al 1535. La chiesa fu nuovamente ingrandita durante i secoli successivi, per riprendere la sua dimensione originaria tra il 1922 ed il 1925, in seguito alla costruzione della nuova parrocchiale. La facciata novecentesca presenta un profilo sommitale a spioventi spezzati ed è ornata da... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa sorge nell'abitato antico di Baselga, con orientamento a est, preceduta dal sagrato lastricato di ciottoli. L'edificio di origini duecentesche fu riedificato nel corso del XV secolo ed ampliato intorno al 1535. La chiesa fu nuovamente ingrandita durante i secoli successivi, per riprendere la sua dimensione originaria tra il 1922 ed il 1925, in seguito alla costruzione della nuova parrocchiale. La facciata novecentesca presenta un profilo sommitale a spioventi spezzati ed è ornata da graffiti di Giorgio Wenter Marini. L'interno si articola in una navata unica (suddivisa in due campate da un'arcata trasversale a tutto sesto) sulla quale si aprono due cappelle laterali, coperte da volte a crociera. La struttura è conclusa da un presbiterio rettangolare con abside poligonale: la volta costolonata è decorata da affreschi seicenteschi, mentre le pareti perimetrali e l'intradosso dell'arco santo conservano dipinti cinquecenteschi.

Preesistenze

Zona absidale, risalente al rifacimento quattrocentesco.

Pianta

Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, con due cappelle laterali rettangolari e speculari, terminante in un presbiterio rettangolare concluso da abside poligonale.

Facciata

Facciata con profilo sommitale a spioventi spezzati, più alta del retrostante tetto, coronata da tre elementi piramidali: sul lato sinistro cantonale a conci lapidei a vista a corsi alternati, su quello destro contrafforte; lo zoccolo è interrotto dal portale sormontato da un frontone triangolare, affiancato da due finestre quadrangolari chiuse da grate; al centro una finestra circolare è sovrastata da un motivo decorativo figurato graffito.

Prospetti

Fiancata meridionale dotata di zoccolo e ornata da graffiti, scandita dall'emergere del volume compatto della cappella laterale (sulla quale si apre un portale architravato coperto da una tettoia) unita alla sacrestia vecchia, ora ospitante la caldaia; sulla fiancata opposta emergono i corpi aggettanti della cappella laterale e del campanile. Il volume del presbiterio-abside è ritmato da conci angolari a vista.

Campanile

Struttura su basamento quadrangolare con fusto in pietrame rivestito di intonaco; cornici aggettanti inquadrano il settore destinato ai quadranti di orologio e quello della cella campanaria, aperta da quattro bifore; la copertura a cuspide ottagonale poggia su un tamburo le cui facce accolgono monofore; rivestimento in rame.

Struttura

Strutture portanti verticali: muratura di pietrame intonacata all'esterno e all'interno; strutture di orizzontamento: volta reticolata sulla navata e sul presbiterio-abside; volta a crociera nelle due cappelle laterali.

Coperture

Tetto a due falde sulla navata e sul presbiterio e a tre sull'abside, ricoperto da lastre di porfido.

Interni

Navata unica ripartita in due campate da un'arcata trasversale a sesto ribassato poggiante su mensole: in corrispondenza della prima campata si apre sul lato meridionale una finestra archiacuta; nella seconda campata due arcate in pietra a vista, a sesto ribassato, introducono nelle due cappelle laterali a pianta rettangolare. Un arco santo archiacuto precede il presbiterio, sopraelevato su un gradino, sul quale si aprono il portale architravato che portava in sacrestia, ora murato (lato nord) ed un portale e una bifora (lato sud); l'abside è illuminata da due bifore.

Pavimenti e pavimentazioni

Pavimento a mattonelle di pietra poste a corsi obliqui nella navata e nelle cappelle; a quadrotte bicolori ortogonali nel presbiterio.

Elementi decorativi

Dipinti murali ad affresco sull'arco santo, nel presbiterio e nell'abside. Graffiti sulla facciata e sulla fiancata meridionale.

1160/05/20 - 1220/09/10 (menzione carattere generale)

In una pergamena datata 20 maggio 1160 sono citati i canonici della pieve di Piné, ma non è certo se il riferimento sia a Santa Maria Assunta o alla chiesa di San Mauro. La sicura prima citazione di Santa Maria si trova in un documento risalente al 10 settembre 1220 nel quale si nomina senza possibilità di equivoco la chiesa: "in Pinedo in Baselga in cimitero eclesie Sancte Marie".

XV - XV (costruzione intero bene)

La prima chiesa romanica fu probabilmente demolita per fare posto a quella in stile gotico, nel corso del XV secolo.

XVI - XVI (decorazione interno)

Le pareti interne, in particolare l'arco santo ed il presbiterio, furono affrescate all'inizio del XVI secolo.

1535 - 1535 (ampliamento intero bene)

Nel 1535 la chiesa fu ampliata per opera del maestro muratore Michele da Gardena: non è possibile stabilire con certezza la natura dell'intervento ma appare evidente almeno la realizzazione della cappella laterale destra, che un tempo recava incisa nella chiave di volta la data 1535. Inoltre è possibile che sia stata realizzata anche la volta costolonata, poiché del tutto simile a quella della chiesa vecchia di San Biagio ad Albiano, opera documentata del medesimo maestro muratore.

1536 - 1536 (sagrato intorno)

Nel 1536 il piazzale antistante la chiesa fu pavimentato con cittolame.

1546/08/15 - 1546/08/15 (consacrazione carattere generale)

Risale al 15 agosto 1546 la consacrazione della chiesa ormai ampliata, per opera di un vescovo tedesco.

1652 - XVII (rifacimenti intero bene)

Dopo la visita pastorale del 1652 furono probabilmente imbiancate le pitture dell'abside, ormai fortemente compromesse dalle infiltrazioni d'acqua e fu ampliata la navata con la costruzione della seconda cappella laterale a ovest. Furono inoltre realizzati affreschi sulla volta del presbiterio e sulla parete destra.

1673 - 1673 (intitolazione carattere generale)

L'intitolazione fu espressamente dedicata a Maria Assunta solo nel 1673, mentre in precedenza il riferimento era genericamente a Santa Maria.

1680/01/14 - 1688 (rifacimenti campanile)

Il 14 gennaio 1680 fu firmato un contratto tra il sindaco e i fratelli Girolamo e Giuseppe Prada per la realizzazione di un orologio sulla torre campanaria della chiesa, che pochi anni dopo, nel 1688, fu sopraelevata o almeno sistemata, come attesta la data incisa alla sommità.

1700 - 1704 (tetto presbiterio)

Tra il 1700 e il 1704 fu ristrutturato il tetto del coro.

1729 - 1743 (rifacimenti intero bene)

Nel 1729 le mura perimetrali furono consolidate, fu riparato il portale e messo in ordine il selciato antistante la chiesa; nel 1743 fu posato un nuovo pavimento con l'inserimento di due tombe. Probabilmente ancora in questi anni, ma non vi sono testimonianze documentarie certe, la chiesa fu nuovamente ampliata: la navata allungata di una campata; aperte due cappelle (a nord e a sud) in comunicazione con quelle già esistenti; posto un nuovo contrafforte all'angolo sud-ovest; realizzata una nuova facciata più slanciata ornata da tre nicchie; sul fianco meridionale furono aperte una finestra a sesto acuto e due lunettate; furono infine sopraelevati i muri perimetrali.

1771 - 1771 (realizzazione balaustre)

Nel 1771 furono realizzate le balaustre marmoree del presbiterio, non più presenti.

1840 - 1840 (cimitero intorno)

Nell'ottobre del 1840 fu abbandonato il cimitero posto intorno alla chiesa parrocchiale e trasferito in altra zona.

1866 - 1866 (profanazione carattere generale)

Nel 1866 la chiesa fu profanata dall'occupazione della sua struttura da parte delle truppe contrastanti il generale Medici.

1922 - 1925 (rifacimenti intero bene)

Dopo la costruzione della nuova chiesa parrocchiale, quella antica fu per lungo tempo dimenticata; fu solo tra il 1922 e il 1925 che vennero eseguiti una serie di interventi per mettere fine al deterioramento della struttura: vennero demolite l

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