Chiese in Provincia di Trento - città di : Chiesa di San Floriano

Chiesa di San Floriano
S. Floriano

TRENTO
Arsio, Brez (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
La chiesa di San Floriano, antica pieve di Arsio presso Brez, è ricordata da documenti a partire dal 1241; acquista le forme odierne dopo una serie di interventi architettonici di maestranze lombarde nel primo quarto del XVI secolo. La facciata, a ripidi spioventi, reca, in posizione centrale, un portale lapideo a sesto acuto coperto da una tettoia lignea; è parzialmente occultata dal volume del campanile, a cui aderisce nella porzione destra. La fiancata destra presenta in successione il... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa di San Floriano, antica pieve di Arsio presso Brez, è ricordata da documenti a partire dal 1241; acquista le forme odierne dopo una serie di interventi architettonici di maestranze lombarde nel primo quarto del XVI secolo. La facciata, a ripidi spioventi, reca, in posizione centrale, un portale lapideo a sesto acuto coperto da una tettoia lignea; è parzialmente occultata dal volume del campanile, a cui aderisce nella porzione destra. La fiancata destra presenta in successione il prospetto sud occidentale del campanile, seguito dal corpo della navata, ritmato da quattro contrafforti a sezione quadrangolare e aperto da due finestre a doppio profilo trilobato; sotto la prima è presente un ingresso laterale dotato di portale lapideo architravato. Il volume del presbiterio, leggermente arretrato rispetto alla navata, reca un contrafforte a sezione triangolare ed una terza finestra a doppio profilo trilobato. L'abside presenta un contrafforte a sezione triangolare presso ogni stipite, un oculo quadrilobato sulla parete di fondo ed una finestra a profilo ogivale. La fiancata sinistra presenta lo stesso svolgimento di quella destra, ma è presente solo una finestra in corrispondenza della terza campata interna. Oltre il corpo della navata si impone il volume della sacrestia, con accesso dall’esterno sul prospetto nord orientale. Uno zoccolo corre lungo le fiancate e l'abside. Il campanile presenta un fusto quadrangolare con basamento a due gradini in pietra, zoccolo ed accesso sul lato sud orientale. La cella campanaria, attraversata da due cornici marcapiano, presenta una grande monofora a tutto sesto sui prospetti sud orientale e sud occidentale, sovrastate da quadranti; gli altri due prospetti sono aperti da due ordini di più piccole monofore a tutto sesto con cornici lapidee. La cuspide, possiede un andamento tronco conico nella prima porzione per poi assumere un ripido svolgimento piramidale, ed è coronata da sfera e croce apicale. L’interno presenta una navata unica, scandita in tre campate dalle semi colonne addossate alle pareti laterali a sostegno dei costoloni lapidei della volta reticolare che copre l’ambiente. In controfacciata si impone il profilo mistilineo della cantoria, sorretta da due colonne lisce e da due mensole. Presso la parete sinistra all’altezza dell’ingresso è posta una nicchia a ospitare il fonte battesimale. La navata è percorsa da barre metalliche di sostegno. L’arco santo a sesto acuto introduce all’ambiente, elevato da un gradino, del presbiterio, delimitato verso la navata dalle balaustre, dotato di accesso ai locali di sacrestia sulla parete laterale sinistra e coperto da una volta reticolare con costoloni poggianti su semi colonne addossate alle pareti. Sono presenti lacerti di un impianto decorativo ad affresco andato perduto presso la controfacciata e la parete sinistra del presbiterio. La nicchia centinata che ospita il fonte battesimale presenta una decorazione ad affresco. Le chiavi della volta reticolare della navata raffigurano alcune armi gentilizie.

Pianta

L'edificio è a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; il presbiterio presenta una pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, con abside a pianta poligonale. La sacrestia è a pianta rettangolare.

Facciata

La facciata, a ripidi spioventi, reca, in posizione centrale, un portale lapideo a sesto acuto coperto da una tettoia lignea; è parzialmente occultata dal volume del campanile, a cui aderisce nella porzione destra. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista.

Prospetti

La fiancata destra presenta in successione il prospetto sud occidentale del campanile, seguito dal corpo della navata, ritmato da quattro contrafforti a sezione quadrangolare e aperto da due finestre a doppio profilo trilobato; sotto la prima è presente un ingresso laterale dotato di portale lapideo architravato. Il volume del presbiterio, leggermente arretrato rispetto alla navata, reca un contraffort

1241 - 1241 (menzione carattere generale)

La pieve di Arsio viene citata per la prima volta nel 1241; all'epoca era retta da "Henricus, plebanus de Arso"; la chiesa pievana sorgeva nel luogo ove venne in seguito edificata quella ancora esistente. La pieve in questione si distingueva per essere particolarmente sprovvista di rendite economiche e per la peculiarità di essere sotto il patronato laicale dei conti D'Arsio: sulla base di queste notizie Curzel (1999) ipotizza che la chiesa pievana sarebbe sorta non in quanto chiesa battesimale di diritto vescovile ma a titolo di chiesa privata.

1512 - 1517 (ricostruzione intero bene)

La chiesa pievana viene completamente ricostruita ad opera del maestro comacino Pietro Carlon di San Fedele della Val d'Intelvi, il cui nome è riportato presso il coro a destra dell'altare. Il portale reca il millesimo "1512"; allo stesso anno risale la costruzione del campanile.

1634 - 1634 (dotazione orologio campanile)

Il campanile viene dotato di orologio, grazie al parroco don Pompeo Martinelli.

1857 - 1857 (restauro interno)

In questo anno la pavimentazione interna viene sostituita con una in lastre lapidee; nello stesso anno lo scalpellino Francesco Pendel di Merano procede all'erezione delle balaustre marmoree.

1877 - 1877 (sostituzione campane)

Nell'anno 1876 le campane vengono rifuse dalla ditta chiappani di Trento.

1888 - 1908 (restauro intero bene)

Sotto l'operato di don Silvio Lorenzoni viene effettuata un'ampia opera di restauro: viene sostituito l'orologio ad opera di Nicolò e Simone Battocletti di Cavareno, viene ricostruita la copertura in scandole di larice, vengono aperti due accessi laterali, si procede alla rimozione del terrapieno esterno alla chiesa, che rendeva le quota di calpestio interna ed esterna fortemente disomogenee.

1995 - 1997 (restauro intero bene)

Su progetto dell'architetto Chiara Zanolini, viene effettuato un importante restauro conservativo, parzialmente finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento, affidato alla ditta Finadri di Mezzolombardo. Si procede alla sostituzione delle scandole della copertura della chiesa, del campanile e della sacrestia, viene effettuata un'operazione di pulizia degli elementi lapidei interni ed esterni accompagnata da un rinnovo delle tinteggiature, e vengono sostituiti gli impianti.

Mappa

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