Chiese in Provincia di Trento - città di : Chiesa di San Pietro Apostolo

Chiesa di San Pietro Apostolo
S. Pietro ap.

TRENTO
Maiano, Cles (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
La chiesa di San Pietro Apostolo è situata in posizione panoramica presso la località di Maiano di Cles; la stesura degli affreschi interni, attribuita dalla critica ad artisti di ambito veronese operanti nella seconda metà del XIV secolo fornirebbe la prova più antica dell'esistenza della chiesa, la quale subì rimaneggiamenti importanti nel corso della seconda metà del XVII secolo. Al XX secolo risale la scoperta degli affreschi interni, scialbati nel corso del secolo precedente. La facciata... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa di San Pietro Apostolo è situata in posizione panoramica presso la località di Maiano di Cles; la stesura degli affreschi interni, attribuita dalla critica ad artisti di ambito veronese operanti nella seconda metà del XIV secolo fornirebbe la prova più antica dell'esistenza della chiesa, la quale subì rimaneggiamenti importanti nel corso della seconda metà del XVII secolo. Al XX secolo risale la scoperta degli affreschi interni, scialbati nel corso del secolo precedente. La facciata a spioventi reca, in posizione centrale, il portale d'ingresso lapideo e architravato, dotato di cornice modanata retta da mensole a volute; questo è affiancato da due finestre quadrangolari inferriate, dotate di cornice lapidea. Al di sotto dell'incontro delle falde di copertura l'alzato presenta un'apertura a croce greca. Il prospetto occidentale del campanile è allineato alla facciata e ne occupa parte dell'estremo sinistro. La fiancata destra presenta un'edicola emergente a livello della navata; il volume del presbiterio risulta arretrato, dotato di una finestra rettangolare ed è possibile apprezzare lo svolgimento poligonale dell'abside. La fiancata sinistra reca, tra navata e presbiterio, il corpo emergente della sacrestia a pianta quadrangolare; la porzione del presbiterio è illuminata da una finestra rettangolare strombata. Il prospetto absidale reca un oculo presso la parete di fondo. La torre campanaria presenta un fusto quadrangolare, attraversato oltre la metà da una cornice. La cella campanaria è aperta da quattro monofore a sesto ribassato; è presente una cornice modanata che raccorda l'alzato del fusto alla cuspide: questa presenta un andamento tronco piramidale nella prima porzione per poi assumere uno sviluppo piramidale, ed è coronata da sfera e croce apicale. L'interno presenta una navata unica, scandita in due campate dalle arcate a sesto acuto poste lungo le pareti laterali, sorrette da pilastri che ospitano i peducci a sostegno delle nervature della volta reticolare che copre l'ambiente. La parete laterale destra della navata, all'altezza della seconda campata, è aperta da un portale lapideo architravato di accesso alla sacrestia. L'arco santo a tutto sesto introduce all'ambiente, elevato da un gradino, del presbiterio, caratterizzato da un'abside poligonale e coperto da una volta reticolare le cui nervature poggiano su sei peducci lapidei. Le pareti interne, la volta del presbiterio e la facciata presentano ampie parti di un impianto decorativo ad affresco.

Pianta

La chiesa è pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; l'abside è a pianta poligonale. La sacrestia presenta una pianta quadrangolare.

Facciata

La facciata a spioventi reca, in posizione centrale, il portale d'ingresso lapideo e architravato, dotato di cornice modanata retta da mensole a volute; questo è affiancato da due finestre quadrangolari inferriate, dotate di cornice lapidea. Al di sotto dell'incontro delle falde di copertura l'alzato presenta un'apertura a croce greca. Il prospetto occidentale del campanile è allineato alla facciata e ne occupa parte dell'estremo sinistro. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.

Prospetti

La fiancata destra presenta un'edicola a pianta rettangolare ad asse maggiore trasversale, emergente, a livello della navata; il volume del presbiterio risulta arretrato, dotato di una finestra rettangolare strombata ed è possibile apprezzare lo svolgimento poligonale dell'abside. La fiancata sinistra reca, tra la navata ed il presbiterio, il corpo emergente della sacrestia a pianta quadrangolare, illuminata da due finestre quadrangolari inferriate con cornici lapidee sui lati occidentale ed orientale; la porzione del presbiterio è illuminata da una finestra rettangolare strombata. Il prospetto absidale reca un oculo presso la parete di fondo. Le finiture sono ad intonaco rustico tinteggiato e ad intonaco rustico raso sasso per la sacrestia.

Campanile

La torre campanaria, allineata alla facciata

1250 - 1350 (costruzione (incerta) intero bene)

Alcuni studiosi collocano tra la seconda metà del XIII e la prima metà del XIV secolo l'erezione del nucleo originario della chiesa.

1351 - 1399 (impianto decorativo interno)

La bibliografia colloca nella seconda metà del XIV secolo la stesura degli affreschi lungo le pareti interne della navata e dell'abside, fornendo in questo modo un estremo cronologico ante quem circa l'erezione dell'edificio; Weber (1937) cita un documento che attesterebbe la presenza della chiesa già dal 1348, ma è l'unico autore a sostenere tale tesi.

XV - XV (impianto decorativo esterno)

La bibliografia riporta che la stesura degli affreschi esterni, rinvenuti tra 2001 e 2004, sarebbe da riferire al XV secolo.

1467 - 1467 (menzione carattere generale)

Una delle prime menzioni della chiesa di San Pietro a Maiano risale ad un documento di investitura stilato a nome del vescovo di Trento Johannes Hinderbach, registrato nel Codice clesiano.

1649 - 1665 (ricostruzione intero bene)

Gli atti visitali del 1649 riportano la sollecitazione, da parte del vescovo Carlo Emanuele Madruzzo, di un'opera di ricostruzione dell'edificio sacro, che prende piede poco dopo, portando la chiesa alle forme attuali tramite l'elevazione della quota della copertura, della volta e dell'arco santo, la costruzione del campanile e la ridefinizione poligonale dell'abside. La data di fine dei lavori è desunta da un'iscrizione recante il millesimo "1665" sul sommo dell'arco santo.

XVIII - XVIII (costruzione sacrestia)

In questo secolo viene eretta la sacrestia.

1849 - 1849 (restauro intero bene)

In questo anno Weber (1937) riferisce di un restauro conservativo, durante il quale probabilmente gli affreschi interni subiscono un'opera di scialbatura.

1850 - 1859 (restauro intorno)

In questi anni la zona attorno all'edificio sacro, comprensiva del cimitero, del cancello e della scala d'accesso, subisce un'opera di ripristino.

1890 - 1890 (costruzione edicola esterna)

L'edicola votiva privata esterna viene edificata per volere della famiglia Fedrizzi di Maiano.

1930 - 1939 (restauro intero bene)

In questi anni vengono effettuati interventi di carattere conservativo; si procede alla sostituzione del manto di copertura e alla sistemazione dei muri del terrapieno.

1977 - 1979 (restauro intero bene)

In questi due anni vengono eseguiti alcuni interventi in diretta amministrazione dell'Assesorato provinciale; la copertura in scandole viene sostituita, le murature vengono consolidate, viene realizzato un drenaggio perimetrale e si procede a scoprire parte degli affreschi interni.

2001 - 2004 (restauro intero bene)

La relazione del progetto di restauro conservativo elaborato dall'architetto Ruggero Mucchi e ingegnere Antonio Wegher descrive una serie di interventi eseguiti nell'arco di questi anni. Si procede al restauro degli intonaci e degli elementi lapidei interni ed esterni, previa un'opera di rinforzo delle murature e delle volte della navata, del presbiterio e dell'arco santo tramite l'applicazione di fibre in carbonio. I canali di gronda ed i pluviali vengono rinnovati, così come i canali di drenaggio, si procede all'installazione di un impianto di illuminazione esterna, alla posa della pavimentazione esterna in acciottolato, alla riedificazione delle recinzioni perimetrali dotate di parapetti; il tettuccio in facciata viene rimosso. Gli affreschi interni, già noti dal 1979, vengono restaurati in questa occasione. Vengono infine condotti dei saggi archeologici che portano al rinvenimenti di alcuni reperti legati a sepolture.

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