Chiese in Provincia di Trento - città di : Chiesa della Madonna del Carmine

Chiesa della Madonna del Carmine

TRENTO
via 4 Novembre - Revò (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
La chiesa della Madonna del Carmine di Revò, situata nei pressi della chiesa parrocchiale e antica pieve di Santo Stefano, viene menzionata per la prima volta nel XIV secolo; acquista le forme odierne dopo alcuni interventi architettonici nella prima metà del XVII secolo; tracce del precedente edificio in stile romanico sono state rinvenute nel corso di alcuni restauri tra 1978 e 1981. La facciata, a capanna, presenta al centro un portale d'ingresso lapideo architravato; a destra è presente... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa della Madonna del Carmine di Revò, situata nei pressi della chiesa parrocchiale e antica pieve di Santo Stefano, viene menzionata per la prima volta nel XIV secolo; acquista le forme odierne dopo alcuni interventi architettonici nella prima metà del XVII secolo; tracce del precedente edificio in stile romanico sono state rinvenute nel corso di alcuni restauri tra 1978 e 1981. La facciata, a capanna, presenta al centro un portale d'ingresso lapideo architravato; a destra è presente la cornice lapidea di una finestra quadrangolare tamponata. Al di sopra del portale la facciata è aperta da un oculo strombato. Tra l'oculo ed il portale sono presenti due nicchie centinate, presumibilmente risultanti dal tamponamento di due finestre. La fiancata sinistra è aperta, presso la navata, da due finestre a profilo ogivale dotate di cornice lapidea; al di sotto della finestra più prossima al campanile, è collocato il portale lapideo dell'accesso laterale alla chiesa; oltre il volume del campanile, il presbiterio reca una terza finestra simile a quelle della navata. La fiancata destra presenta il medesimo sviluppo di quella sinistra; tra le due finestre in navata sono presenti due nicchie centinate, risultate dal tamponamento, presumibilmente, di precedenti finestre, ed un saggio che espone la muratura in pietrame. Il prospetto absidale permette di apprezzare il volume aperto da un portale lapideo, della sacrestia, aderente alla parete di fondo dell'abside; questa è aperta da un oculo. Il campanile, posto presso la fiancata sinistra tra navata e presbiterio, presenta un fusto quadrangolare; una cornice marca l'estremo inferiore della cella campanaria, aperta sui quattro lati da monofore a sesto acuto dotate di parapetto e tettoie. La piattaforma sommitale, marcata da una seconda cornice, è caratterizzata dalla presenza, presso gli angoli, di quattro elementi a parallelepipedo e dalla ripida cuspide a piramide ottagonale intonacata, coronata da sfera, croce ed elemento metallico rappresentante un sole. L'interno presenta una navata unica, scandita in due campate da pilastri semi addossati alle pareti laterali a sostegno dei costoloni lapidei della volta reticolare che copre l'ambiente; nella seconda campata, al di sotto delle finestre, a sinistra si apre un ingresso laterale, a destra una nicchia. L'arco santo, sostenuto da pilastri dotati di cornice d'imposta modanata introduce all'ambiente, elevato da due gradini e delimitato verso la navata da balaustre, del presbiterio, illuminato da due finestre aperte sulle pareti laterali e coperto da una volta reticolare; sono presenti nicchie risultanti presumibilmente dal tamponamento di precedenti finestre. Le chiavi di volta della navata presentano ornamenti pittorici; la parete laterale destra ospita lacerti di un impianto decorativo ad affresco presso entrambe le campate.

Pianta

La navata è a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; il presbiterio presenta una pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale con terminazione poligonale.

Facciata

La facciata, a capanna, presenta al centro un portale d'ingresso lapideo, ornato a specchiature circolari ed elementi a punta di diamante, dotato di architrave; a destra è presente la cornice lapidea di una finestra quadrangolare tamponata. Al di sopra del portale la facciata è aperta da un oculo strombato dotato di cornice. Tra l'oculo ed il portale sono presenti due nicchie centinate disassate, presumibilmente risultanti dal tamponamento di due finestre. Una cornice raccorda il sommo dell'alzato con la copertura. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.

Prospetti

La fiancata sinistra è aperta, presso la navata, da due finestre a profilo ogivale dotate di cornice lapidea; al di sotto della finestra più prossima al campanile, è collocato il portale lapideo dell'accesso laterale alla chiesa; oltre il volume del campanile, il presbiterio reca una terza finestra simile a quelle della navata. La fiancata destra prese

1309 - 1309 (menzione carattere generale)

La bibliografia attribuisce la prima menzione dell'edificio sacro ad un documento non meglio specificato risalente al 1309.

1309 - 1399 (impianto decorativo interno)

L'impianto decorativo ad affresco delle pareti interne, di cui rimangono alcuni lacerti sulla parete laterale destra, viene fatto risalire al XIV secolo.

1600 - 1649/08/08 (ricostruzione intero bene)

La chiesa viene riedificata nel corso della prima metà del XVII secolo. Il portale architravato reca il millesimo "1629". A lavori ultimati, la chiesa viene consacrata e dedicata alla Madonna del Carmine dal vescovo suffraganeo di Bressanone Jesse Perchoffer.

1695 - 1695 (menzione campanile)

Gli atti visitali di questo anno documentano che l'erezione del campanile non era ancora stata ultimata.

1809 - 1815 (restauro intero bene)

A causa di un inverno particolarmente nevoso, si rende necessario effettuare alcune riparazioni strutturali dell'edificio.

1889 - 1889 (restauro intero bene)

A seguito di un incendio, l'edificio viene restaurato.

1978 - 1981 (restauro intero bene)

Una serie di interventi di carattere conservativo portano al rinvenimento di tracce di due monofore e di un rosone in facciata, a conferma dell'ipotesi della presenza, in loco, di una primitiva struttura romanica. Gli interventi di restauro portano al rifacimento della copertura e al rinnovo di intonaci e tinte interne ed esterne.

2003 - 2006 (restauro intero bene)

Nell'arco di questi anni viene portato a termine un importante restauro conservativo, su progetto dell'architetto Chiara Zanolini. Gli interventi vanno ad interessare gli intonaci e gli elementi lapidei interni ed esterni; il manto di copertura viene sostituito e vengono eseguiti lavori di lattoneria. La ditta Arte Poli appronta e fa installare le nuove vetrate policrome, mentre gli impianti vengono rinnovati. Altre operazioni interessano la pavimentazione della sacrestia e le volte della navata e dell'abside. Durante i lavori emerge un lacerto di affresco risalente al XIV secolo presso la parete di fondo interna dell'abside, che porta al rinvenimento di una porzione affrescata di dimensioni maggiori, di conseguenza fatta oggetto di restauro.

Mappa

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