Chiese in Provincia di Trento - città di : Chiesa di San Giacomo Maggiore

Chiesa di San Giacomo Maggiore
S. Giacomo Maggiore

TRENTO
Covelo, Terlago (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
La chiesa sorge alla sommità di un colle che domina l'intero abitato di Covelo, con orientamento a est. L'edificio nelle sue attuali forme risale al 1860. La facciata ad arco onorario è coronata da un frontone triangolare. Il campanile, certamente databile alla riedificazione cinque-seicentesca, si eleva sulla fiancata meridionale. L'interno a navata unica è concluso da un presbiterio rettangolare, sopraelevato su due gradini e chiuso da balaustre marmoree; abside semicircolare. Partiture... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa sorge alla sommità di un colle che domina l'intero abitato di Covelo, con orientamento a est. L'edificio nelle sue attuali forme risale al 1860. La facciata ad arco onorario è coronata da un frontone triangolare. Il campanile, certamente databile alla riedificazione cinque-seicentesca, si eleva sulla fiancata meridionale. L'interno a navata unica è concluso da un presbiterio rettangolare, sopraelevato su due gradini e chiuso da balaustre marmoree; abside semicircolare. Partiture dipinte a finto marmo scandiscono le pareti perimetrali.

Preesistenze

Campanile con doppio ordine di bifore.

Pianta

Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, terminante in un presbiterio rettangolare con abside semicircolare.

Facciata

Facciata ad arco onorario conclusa da un frontone triangolare, il cui timpano è centrato da un'apertura semicircolare; portale architravato sovrastato da una finestra circolare.

Prospetti

Fiancate segnate da una cornice marcapiano modanata, caratterizzate dall'aggetto dei volumi della sacrestia vecchia, di quella nuova e del campanile; al corpo della navata è unito quello del presbiterio, di altezza inferiore.

Campanile

Struttura in pietrame, su basamento quadrangolare. Fusto terminante in un doppio ordine di bifore; copertura piramidale in cemento.

Struttura

Strutture portanti verticali: muratura in pietrame, con intonaco tinteggiato all'esterno e all'interno; strutture di orizzontamento: volte a crociera nella navata, tra due volte a botte, e nel presbiterio; catino absidale.

Coperture

Tetto a doppia falda ricoperto da tegole in laterizio.

Interni

Navata unica a campata unica quadrangolare, preceduta e seguita da settori a pianta rettangolare; le pareti perimetrali sono scandite da paraste tuscaniche, decorate da pitture a finto marmo, al di sopra delle quali corre un cornicione. Arco santo a tutto sesto che precede il presbiterio sopraelevato su cinque gradini, chiuso da balaustre marmoree. Quattro finestre lunettate si aprono sulla navata e sul presbiterio; due finestre centinate sono collocate nell'abside.

Pavimenti e pavimentazioni

Pavimento a lastre di pietra calcarea nella navata; quadrotte bicolori a corsi diagonali nel presbiterio.

Elementi decorativi

Dipinti murali ornano le pareti della navata e del presbiterio, le lunette e le volte.

1421 - 1421 (menzione carattere generale)

La chiesa di Covelo è menzionata a partire dal 1421, come chiesa di San Floriano.

1497 - 1497 (riedificazione intero bene)

La chiesa più antica fu riedificata verso il 1497, anno della consacrazione.

1497/09/20 - 1497/09/20 (consacrazione carattere generale)

La nuova chiesa fu consacrata il 20 settembre 1497 e dedicata ai Santi Matteo e Floriano da Francesco Della Chiesa.

1580 - 1637 (riedificazione intero bene)

La chiesa fu riedificata tra il 1580 (anno dell'ultima visita pastorale nella quale era evidenziato il cattivo stato) ed il 1637 (anno nel quale si nomina la nuova chiesa di San Giacomo).

1860 - 1860 (riedificazione intero bene)

L'attuale chiesa fu nuovamente riedificata nel 1860.

1882/10/14 - 1882/10/14 (consacrazione carattere generale)

Il nuovo edificio fu consacrato il 14 ottobre 1882.

1913 - 1913 (sopraelevazione campanile)

Il campanile fu elevato di 4 metri nel 1913.

1915 - 1918 (abbandono intero bene)

La chiesa cadde in rovina durante la prima guerra mondiale.

1923 - 1924 (restauro intero bene)

L'edificio fu intermante restaurato tra il 1923 ed il 1924: fu rifatto il tetto, furono tinteggiate le pareti interne ed esterne; furono rinnovate le vetrate.

1924 - 1924 (decorazione intero bene)

Le pareti furono ornate da dipinti murali nel 1924 da Alfonso Facchini di Trento.

Mappa

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