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Chiese in Provincia di Trento - città di : Chiesa di San Mauro
Chiesa di San Mauro
S. MAURO abate S. Mauro Abate e ... S. Stefano santi Mauro e Stefano S. Mauro
Dettagli
La parrocchiale di San Mauro sorge al centro dell'abitato di Moscheri, lungo la strada che sale al santuario della Madonna de la Salette, con orientamento a est. Il primitivo edificio sacro documentato a partire dal 1468 fu ricostruito una prima volta tra il 1551 e il 1567 e poi nuovamente nel 1780, intervento al quale la fabbrica deve il suo attuale aspetto. La facciata è tripartita da quattro paraste ioniche insistenti su plinti squadrati e reggenti una trabeazione modanata, spezzata. Nel settore centrale, di dimensioni doppie rispetto ai laterali, si dispongono l'elegante portale maggiore architravato, preceduto da una gradinata a due rampe di sei gradini, e una finestra a luce sagomata ornata da una cornice in stucco. Oltre il cornicione si eleva un attico centrale, delimitato da lesene laterali e affiancato da salienti rettilinei, sul quale insiste un frontone triangolare modanato, rialzato rispetto al livello delle coperture. Le fiancate laterali sono scandite dalle aperture delle finestre rettangolari, disposte in corrispondenza delle campate interne. Sul lato destro, presso la facciata, emerge il corpo di fabbrica di un piccolo ambiente di servizio, mentre sul lato sinistro, in corrispondenza della seconda e terza campata, emerge il corpo ribassato della centrale termica. Il presbiterio, illuminato da due finestre rettangolari, è affiancato a destra dalla sacrestia. Ulteriori due aperture rettangolari, finestrate, si dispongono lateralmente all'abside. La torre campanaria originaria che si trovava a destra della facciata fu gravemente danneggiata durante il primo conflitto mondiale e venne quindi atterrata e sostituita con quella attuale, innalzata nel 1922 a sinistra del presbiterio. Il fusto intonacato è rifinito da cantonali lapidei in corsi alternati e presenta tre feritoie aperte sul lato nord. Il motivo dei cantonali in pietra a vista prosegue anche sulla cella campanaria, compresa tra cornici modanate, eminenti, e illuminata da quattro monofore centinate. Sul tutto insistono un tamburo ottagonale a quattro oculi circolari, a sua volta affiancato da quattro obelischi cimati da sfere, e la copertura a cipolla con sfera e croce apicali. L'interno si sviluppa a navata unica, preceduta da un atrio rettangolare affiancato da due ambienti di servizio. Coppie di lesene intonacate, decorate con motivi a candelabra, determinano una successione di tre campate, raccordate tra loro da due brevi settori minori. Ai lati della terza campata si affacciano due cappelle poco profonde, inquadrate da arcate a pieno centro. L'arco santo a sesto ribassato, insistente su coppie di paraste corinzie, introduce al presbiterio, rialzato su due gradini. Un'ulteriore arcata insistente su paraste corinzie raccorda lo spazio presbiteriale all'abside semicircolare, la cui parete di fondo è sfondata per accogliere l'ancona dell'altare maggiore. Un cornicione marcapiano modanato, eminente in corrispondenza delle lesene e delle paraste percorre le pareti della navata e il perimetro del presbiterio.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare; abside semicircolare.
Facciata
Facciata tripartita da quattro paraste ioniche insistenti su plinti squadrati, reggenti una trabeazione modanata, spezzata. Nel settore centrale, di dimensioni doppie rispetto ai laterali, si dispongono l'elegante portale maggiore architravato, preceduto da una gradinata a due rampe di sei gradini, e una finestra a luce sagomata ornata da una cornice in stucco. Oltre il cornicione si eleva un attico centrale, delimitato da lesene laterali e affiancato da salienti rettilinei, sul quale insiste un frontone triangolare modanato. Quest'ultimo si eleva oltre il livello delle coperture.
Prospetti
Fiancate laterali lisce, scandite dalle aperture delle finestre rettangolari, disposte in corrispondenza delle campate interne. Sul lato sinistro, in corrispondenza della seconda e terza campata, presso il campanile, emerge il corpo ri
1468 - 1468 (menzione carattere generale)
L'esistenza di un edificio sacro a Moscheri è documentata dal 1468.
1551 - 1567 (ricostruzione intero bene)
La chiesa di San Mauro a Moscheri (Trambileno) venne ricostruita tra il 1551 e il 1567 circa.
1552 - 1552 (erezione a curazia carattere generale)
Nel 1552 la chiesa di San Mauro, già cappella dipendente dalla pieve di Lizzana, fu eretta a curazia.
1574/02/25 - 1574/02/25 (consacrazione carattere generale)
Dopo la ricostruzione il tempio fu consacrato il 25 febbraio 1574.
1582 - 1582 (cambio giurisdizione ecclesiastica carattere generale)
A partire dal 1582 la curazia di San Mauro fu accorpata alla pieve di Rovereto.
1594/04/13 - 1594/04/13 (concessione del fonte battesimale carattere generale)
La curazia di San Mauro ottenne la concessione del fonte battesimale il 13 aprile 1594.
1780 - 1780 (ricostruzione intero bene)
La chiesa antica venne rifabbricata nel 1780, mantenendo e innalzando di un terzo le murature della navata preesistente (corrispondenti alle prime due campate) e demolendo l'antico presbiterio per fare spazio alla costruzione della terza campata con le cappelle e del nuovo presbiterio. I lavori eseguiti sono illustrati in un documento del 1780 raffigurante la pianta del nuovo edificio, conservato presso l'Archivio Diocesano Tridentino (Libro B (7) n. 270).
1780 - 1780 (benedizione carattere generale)
La chiesa venne benedetta nel 1780.
1780 - 1780 (decorazione presbiterio)
L'apparato decorativo a stucco e affresco della volta del presbiterio venne realizzato verosimilmente attorno al 1780, anno della riedificazione e benedizione dell'edificio. Gli affreschi, realizzati da un anonimo maestro d'ambito trentino, si accompagnano a una decorazione plastica assegnata alla bottega di Giuseppe Canonica.
1907 - 1907 (decorazione presbiterio)
La vela della volta del presbiterio fu affrescata da Umberto Moggioli nel 1907.
1913/12/08 - 1913/12/08 (erezione a parrocchia carattere generale)
La parrocchia di San Mauro a Trambileno fu eretta l'8 dicembre 1913.
1915 - 1918 (danneggiamento intero bene)
Durante il primo conflitto mondiale l'edificio sacro, e il campanile in particolare, furono danneggiati dai bombardamenti. Le bombe causarono inoltre la distruzione dell'altare della Madonna del Rosario.
1918 - 1925 (restauro intero bene)
I danni provocati dalla guerra furono restaurati negli anni successivi alla chiusura del conflitto (1918-1925?).
1920 - 1920 (decorazione intero bene)
Nel 1920 circa il pittore Vittorio Casetti decorò le lesene e il cornicione marcapiano della navata con motivi a candelabra e con un fregio a girali d'acanto. Contestualmente l'artista decorò anche il medaglione della cimasa del portale maggiore con l'immagine del santo titolare del tempio.
1922 - 1922 (ricostruzione campanile)
L'antico campanile situato tra la canonica e la chiesa era stato gravemente danneggiato dai bombardamenti e fu per questo appianato e sostituito con la torre campanaria attuale, realizzata a sinistra del presbiterio nel 1922.
1936 - 1936 (decorazione abside)
Nel 1936 il pittore Vittorio Casetti fu nuovamente interpellato per eseguire l'Annunciazione presente nel catino absidale.
1937 - 1937 (restauro della decorazione presbiterio)
La decorazione a fresco dei pennacchi della volta del presbiterio venne ripassata da Giuseppe Tarter nel 1937.
1937 - 1937 (riconsacrazione carattere generale)
Successivamente al restauro post-bellico la chiesa fu riconsacrata nel 1937.
1968 - 1969 (manutenzione straordinaria intero bene)
Contestualmente ai lavori di attuazione dell'adeguamento liturgico del 1968-1969 la chiesa fu sottoposta a opere di manutenzione straordinaria. Gli interventi compresero la tinteggiatura interna ed esterna dell'intero edificio, l'installazione dell'impianto di riscaldamento, il rinnovo dell'impianto d'illuminazione e la messa in opera della bussola all'ingres