Chiese in Provincia di Trento - città di : Chiesa di San Valentino

Chiesa di San Valentino
S. Valentino

TRENTO
Carpeneda, Folgaria (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
In prossimità della cengia che sporge sull’alta valle del Rio Cavallo, sotto la frazione di Carpeneda, sorge, orientata a sud-est, la chiesa di San Valentino, eretta, secondo la tradizione, sul luogo di una precedente edicola votiva in onore del santo, costruita da un contadino come ex voto per la protezione concessa ai suoi due buoi dalla caduta nel vicino precipizio. La prima notizia documentaria che la riguarda risale al 1490, ma l’aspetto attuale della chiesa è frutto di un primo... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

In prossimità della cengia che sporge sull’alta valle del Rio Cavallo, sotto la frazione di Carpeneda, sorge, orientata a sud-est, la chiesa di San Valentino, eretta, secondo la tradizione, sul luogo di una precedente edicola votiva in onore del santo, costruita da un contadino come ex voto per la protezione concessa ai suoi due buoi dalla caduta nel vicino precipizio. La prima notizia documentaria che la riguarda risale al 1490, ma l’aspetto attuale della chiesa è frutto di un primo intervento del 1568 e di un secondo del 1733. La semplice facciata a due spioventi è preceduta da un portico a pianta rettangolare, sostenuto da una coppia di pilastri in pietra e coperto da un tetto a tre spioventi; sul lato sinistro si eleva il campanile con fusto intonacato a raso sasso, quattro monofore sommitali e tetto a quattro falde svasato. A destra emerge il corpo della sacrestia; l’abside poligonale è forata da un oculo al colmo della parete di fondo. All’interno la navata unica, coperta da volte a botte unghiata, è divisa in due campate da coppie di pilastri in pietra; l’arco santo a tutto sesto introduce nel presbiterio, elevato di un gradino e concluso dall’abside poligonale. Entrambi sono coperti da una volta a ombrello e ornati da affreschi datati 1568 e 1637.

Pianta

Navata a pianta rettangolare con l’asse maggiore longitudinale, preceduta da un portico a pianta rettangolare con l’asse maggiore trasversale. Presbiterio a pianta rettangolare concluso da abside poligonale.

Facciata

Semplice facciata a due spioventi forata da un oculo e preceduta da un portico sostenuto da una coppia di pilastri quadrangolari in pietra su alti plinti. Portale architravato tra due finestre rettangolari sdraiate con profilature in pietra; finiture a intonaco rustico.

Prospetti

Fianco sinistro cieco; fianco destro ritmato dalla presenza di due finestre a lunetta nella navata e da una finestra rettangolare irregolare nel presbiterio. Sempre sul lato destro emerge il volume della sacrestia. Abside poligonale dotata di un oculo al sommo della parete di fondo e di cantonali in pietra a vista. Finiture a intonaco rustico.

Campanile

Torre a pianta quadrangolare posta a sinistra del presbiterio, intonacata raso sasso e dotata di quattro monofore centinate nella cella campanaria, corpo unico con il fusto. Tetto piramidale a quattro falde, svasato; globo, croce e bandierina segnavento alla sommità.

Struttura

Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: volte a botte unghiata nella navata, volta a ombrello con spicchi disuguali nel presbiterio e nell’abside.

Coperture

Tetto a due spioventi sulla navata e sul presbiterio, a tre spioventi sull’abside e sopra il portico in facciata; struttura portante in legno, manto di copertura in scandole di larice, anche per il campanile.

Interni

Navata unica divisa in due campate da coppie di semipilastri addossati in pietra; presbiterio elevato di un gradino e introdotto dall’arco santo a pieno centro, con un accesso al campanile sul lato sinistro. Abside poligonale.

Pavimenti e pavimentazioni

Pavimento in lastre di pietra calcarea.

Elementi decorativi

Affreschi datati 1568 e 1637 ricoprono la metà superiore delle pareti e le volte del presbiterio e dell’abside. Un frammento di affresco è presente lungo la parete destra della prima campata.

1490 - 1490 (menzione carattere generale)

La prima notizia documentaria riguardante un’edicola o una cappella dedicata a San Valentino, lungo il sentiero di collegamento dell’altipiano di Folgaria con i masi dell’alta valle del Rio Cavallo, risale al 1490.

1568 - 1568 (ampliamento e decorazione intero bene)

L’edificio fu ampliato e ornato nel presbiterio da un ciclo di affreschi nel 1568.

1637 - 1637 (decorazione presbiterio)

Le lunette del lato sinistro del presbiterio sono state affrescate nel 1637.

1733 - 1733 (ampliamento intero bene)

Un nuovo ampliamento nel 1733 diede alla chiesa le dimensioni attuali. In quell’occasione furono realizzate volte in muratura per la navata e le pareti vennero rinforzate.

1734/02/03 - 1734/02/03 (benedizione carattere generale)

Terminati i lavori la chiesa, dotata di un nuovo altare, venne benedetta dal parroco don Francesco Ciurletti il 3 febbraio 1734.

1752 - 1752 (installazione campana)

Nel 1752 fu posta sul campanile una campana.

1935 - 1935 (installazione campana)

Nel 1935 grazie ad un donatore una seconda campana venne installata sul campanile.

1968 - 1968 (adeguamento liturgico presbiterio)

Risale al 1968 l’adeguamento liturgico del presbiterio; forse nello stesso periodo, su commissione del decano Simone Lauton (a Folgaria dal 1947 al 1971), le campane vennero elettrificate.

1970 - 1979 (sostituzione parziale coperture)

Nel corso degli anni Settanta del Novecento, dopo un periodo di abbandono della chiesa che causò infiltrazioni d’acqua e il conseguente danneggiamento di parte degli affreschi, le coperture dell’abside e della sacrestia vennero sostituite con lamiere di zinco. Dopo il 1970 furono sostituite le vetrate.

1985 - 1985 (ristrutturazione intero bene)

Le coperture vennero interamente rifatte in scandole di larice, come in origine, nel 1985, su progetto del geometra Sighele. Furono inoltre rifatti i solai in legno e la scala del campanile. Pochi mesi dopo si dovette ricostruire un’ala della copertura, danneggiata dalla caduta di un fulmine sul campanile, che con l’occasione fu provvisto del parafulmine.

2000 - 2000 (restauro intero bene)

L’edificio sacro è stato sottoposto nel 2000 ad un intervento di risanamento dalle infiltrazioni di umidità e di restauro degli affreschi e degli altari.

2003 - 2012 (lavori interno)

Nel 2003 è stato autorizzato dall’Ufficio Arte Sacra dell’Arcidiocesi di Trento il progetto di tinteggiatura interna e di sostituzione dell’impianto elettrico (progetto dell’impianto del perito Renato Fasolato); l’intervento deve essere stato realizzato negli anni successivi.

Mappa

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