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Chiese in Provincia di Trento - città di : Chiesa di San Rocco
Chiesa di San Rocco
S. Rocco
Dettagli
La chiesa di San Rocco a Saltaria, situata al centro dell'abitato con orientamento a est, è la più antica delle chiese facenti capo alla parrocchia di San Martino a Noriglio. L'edificio, costruito attorno al 1500 e consacrato nel 1558, fu radicalmente riedificato e ampliato nel 1650-1652, in ottemperanza a un voto espresso dalla popolazione locale per la liberazione dalla peste del 1631. Il tempio venne così ad assumere il suo attuale aspetto, con facciata a due spioventi occupata al centro dal portale maggiore, al quale si affiancano due finestre quadrangolari e oltre il quale si collocano una nicchia affrescata e un oculo circolare. La fiancata destra presenta due finestre lunettate, mentre quella sinistra è cieca. Il campanile, innalzato contestualmente alla riedificazione della chiesa, è addossato al lato destro del presbiterio e presenta una cella campanaria a quattro monofore. L'interno si sviluppa a navata unica, voltata a botte unghiata; il presbiterio, rialzato su due gradini, è introdotto dall'arco santo a pieno centro e si conclude in un'abside semicircolare.
Preesistenze
Della chiesa cinquecentesca sopravvivono solo le murature laterali del presbiterio.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare e abside semicircolare.
Facciata
Facciata a due spioventi, occupata dal portale centrale, affiancato da due finestre quadrangolari e sormontato da una nicchia centinata affrescata e da un oculo circolare.
Prospetti
Fiancate laterali lisce, di cui quella sinistra cieca e quella destra caratterizzata dalla presenza di due finestre lunettate aperte in corrispondenza delle campate interne. Un'ulteriore finestra lunettata è ricavata al centro dell'abside.
Campanile
Tozza torre di modesta altezza, addossata alla fiancata destra del presbiterio. Cella campanaria compresa tra cornici lapidee eminenti (di cui quella superiore dentellata), illuminata da quattro monofore centinate. Copertura a quattro falde.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: navata e presbiterio sono coperti da volte a botte unghiate.
Coperture
Chiesa: tetto a doppia falda con struttura lignea e manto di copertura in coppi. Campanile: tetto a quattro falde rivestito in coppi.
Interni
Navata unica raccordata al presbiterio, rialzato su due gradini, dall'arco santo a pieno centro. Un cornicione marcapiano modanato e dentellato, assente solo sulla parete dell'arco santo, percorre l'intero perimetro.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in mattonelle di cotto, disposte in corsi diagonali, comune alla navata e al presbiterio.
Elementi decorativi
Frammenti di affresco adornano la facciata e le pareti laterali del presbiterio. Decorazioni in stucco modellato dipinto si riscontrano in facciata (cornice di nicchia), sull'arco santo (cartella rocaille) e nel presbiterio (cherubini).
1500 - 1500 (fondazione intero bene)
Si ignora l'epoca della fondazione della chiesa di San Rocco a Saltaria. Il sacello non è menzionato nel resoconto della visita effettuata nel 1470 dall'arciprete di Lizzana, Leonardo Contarini, alle chiese dipendenti dalla sua pieve. Costa (1986) ne colloca la costruzione al 1500 circa. Il tempio primitivo, del quale sono state rinvenute le fondamenta, si sviluppava a pianta rettangolare, con navata unica della stessa ampiezza del presbiterio; quest'ultimo, posto su una quota pavimentale leggermente rialzata, era concluso da una parete rettilinea ad angoli smussati.
1558 - 1558 (consacrazione carattere generale)
Dagli atti visitali del 1708 si evince che la chiesa di San Rocco a Saltaria fu consacrata nel 1558.
1650 - 1652 (ampliamento intero bene)
In occasione della peste del 1631 gli abitanti di Saltaria fecero voto di ampliare la loro cappella. I lavori, affidati a maestranze locali, furono effettivamente condotti solo tra il 1650 e il 1652 e comportarono una radicale trasformazione della struttura, che venne così ad assumere il suo attuale aspetto. La navata fu interamente demolita e ricostruita più lunga e più ampia; lo stesso presbiterio, del quale furono mantenute le murature laterali, fu prolungato verso est di quattro metri. A lavori ultimati la nuova chiesa si presentava non solo più ampia, ma anche più alta e luminosa grazie alla realizzazione di ampie finestre lunettate nelle nuove murature perimetrali della navata. La costruzione del campanile fu contestuale a questi lavori.
1687 - 1687 (decorazione facciata)
Nel 1687 la nicchia presente in facciata fu abbellita da una cornice a stucco.
1690 - 1690 (decorazione facciata)
La nicchia sovrastante il portale maggiore fu affrescata da un anonimo maestro locale nel 1690 in esecuzione delle disposizioni testamentarie lasciate da Giovanni Battista Prosser.
1690 - 1710 (decorazione presbiterio)
La decorazione stucchiva dell'arco santo (cartella rocaille) e del presbiterio (cherubini), opera di un'anonima bottega locale, è databile a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo.
1865 - 1865 (sistemazione sagrato)
Nel 1865 nell'area antistante la chiesa fu realizzato un minuscolo sagrato; contestualmente furono aggiunti gli scalini che precedono il portale maggiore.
1956 - 1956 (restauro intero bene)
Nel 1956 la chiesa fu restaurata da muratori locali; l'intervento fu finanziato dalla popolazione locale e dal Comune di Rovereto.
1957 - 1957 (scavo archeologico intero bene)
La sostituzione della pavimentazione nel 1957 offrì l'occasione per l'esecuzione di uno scavo archeologico, in seguito al quale riemersero le fondamenta della vecchia navata cinquecentesca.
2000 - 2001 (restauro intero bene)
L'edificio è stato sottoposto a restauro tra il 2000 e il 2001. I lavori hanno permesso il recupero di parte della decorazione pittorica cinquecentesca del presbiterio, della pavimentazione seicentesca a quadrelli.