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Chiese in Provincia di Trento - città di : Chiesa della Madonna della Mercede
Chiesa della Madonna della Mercede
Dettagli
La chiesa parrocchiale di Agnedo, dedicata alla Madonna della Mercede, sorge al centro del paese con orientamento a ovest. L'attuale edificio fu eretto tra il 1847 e il 1850 e completato del campanile tra il 1881 e il 1895. La semplice facciata è coronata da un frontone triangolare, mentre sul prospetto opposto si innalza il campanile in mattoni di granito. L'interno si articola in una navata unica suddivisa in tre campate, conclusa da un presbiterio rettangolare con abside semicircolare. L'architettura è vivacizzata dai dipinti murali realizzati nel 1927 da Pino Casarini.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare con abside semicircolare.
Facciata
Facciata profilata da cornici lievemente rilevate bianche; il portale architravato è sovrastato da una cartella rettagolare recante iscrizione. Alla sommità frontone triangolare con timpano al cui centro si apre un oculo.
Prospetti
Fiancate lisce sulla quali emergono a sinistra il volume della sacrestia e a destra quello del campanile.
Campanile
Torre in mattoni di granito a vista con scarpa dalla quale si innalza il fusto aperto da feritoie; un cornicione dentellato separa il fusto da un settore ove sono collati quattro quadranti di orologio; al di sopra di un ulteriore cornicione si trova la cella campanaria aperta da monofore centinate; copertura con quattro frontoni triangolari sopra i quali si sviluppa un tamburo ottagonale con cupolino, rivestito di lamiera metallica.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura di pietrame intonacata all'esterno e all'interno; strutture di orizzontamento: volta a botte nella navata e nel presbiterio; catino absidale unghiato.
Coperture
Tetto rivestito di lastre di porfido, a due falde sulla navata centrale e sulla cappella, semiconico sull'abside.
Interni
Navata unica suddivisa in tre campate da arcate trasversali a tutto sesto, illuminata da due finestre lunettate poste in corrispondenza della seconda campata (dove si apre anche il portale laterale, a sinistra). L'arco santo a tutto sesto precede il presbiterio rialzato di due gradini sul quale si aprono due portali architravati speculari. L'abside ospita due finestre centinate. Un cornicione modanato corre lungo l'intero perimetro interrompendosi nell'abside.
Pavimenti e pavimentazioni
Seminato alla veneziana.
Elementi decorativi
Dipinti a tempera sulle pareti della navata e nell'abside.
1526 - 1526 (costruzione preesistenze)
Tradizionalmente si ritiene che la chiesa di Agnedo sia stata fondata nel 1526.
1726 - 1726 (menzione carattere generale)
La chiesa fu nominata per la prima volta nella visita pastorale del 1726.
1786 - 1786 (cambio giurisdizione carattere generale)
La chiesa nel 1786 passò dalla diocesi di Feltre a quella di Trento.
1847 - 1850 (costruzione intero bene)
Una chiesa più ampia della precedente fu eretta dalle fondamenta tra il 1847 e 1850.
1881 - 1895 (costruzione campanile)
Il campanile fu eretto, successivamente alla chiesa, tra il 1881 e il 1895, su disegno di Eugenio Prati.
1906/05/25 - 1906/05/25 (erezione a curazia carattere generale)
La chiesa divenne curazia della parrocchia di Strigno, separata da Villa Agnedo, il 25 maggio 1906.
1910 - 1910 (costruzione abside)
Nel 1910 all'edificio fu aggiunto il coro.
1915 - 1918 (danneggiamenti intero bene)
Durante la prima guerra mondiale la chiesa fu danneggiata.
1927 - 1927 (decorazione intero bene)
Nel 1927 l'edificio fu decorato da dipinti murali realizzati da Pino Casarini.
1959/12/21 - 1959/12/21 (erezione a parrocchia carattere generale)
La curazia divenne parrocchia il 21 dicembre 1959.
1968 - 1968 (adeguamento liturgico presbiterio)
In occasione dei lavori di adeguamento liturgico del presbiterio fu cancellata parte della decorazione pittorica realizzata da Pino Casarini.
2003 - 2004 (restauro intero bene)
Tra il 2003 e il 2004 è stato portato a compimento il consolidamento statico dell'edificio. In questa occasione sono stati messi a norma gli impianti ormai obsoleti.