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Chiese in Provincia di Trento - città di : Chiesa di Sant'Antonio
Chiesa di Sant'Antonio
S. ANTONIO abate Chiesa di Sant'Antonio Abate S. Antonio
Dettagli
La prima menzione della chiesa di Sant'Antonio a Rallo ci giunge dagli atti visitali dell'anno 1537; dell'antica chiesa, però, nulla rimane se non il campanile, completato a fine XVIII secolo, per via di un incendio che insieme alla chiesa danneggiò gran parte dell'abitato nella seconda metà del XIX secolo, periodo in cui un nuovo edificio sacro, su disegno dell'ingegnere Lugi Liberi, venne edificato. Le forme odierne vengono acquisite nel corso dell'ultima campagna di ampliamento della chiesa, conclusa verso il 1962, su disegno di Efrem Ferrari. La facciata timpanata è tripartita da specchiature rettangolari ed è percorsa da uno zoccolo, interrotto, al centro, dal portale lapideo d'ingresso, su cui insiste una lunetta, il cui sommo presenta una cornice aggettante e una cimasa a profilo mistilineo coronata da croce. Il margine inferiore del frontone è ritmato da una serie di archetti ciechi con specchiature a losanga. Le fiancate sono percorse dallo zoccolo visibile in facciata, rivelano l'aggetto del corpo della navata rispetto a quello del presbiterio e presentano il medesimo svolgimento. A livello della navata sono presenti due arcate a tutto sesto, ospitanti due finestre a tutto sesto e un ingresso laterale dotato di accesso lapideo e architravato elevato da due gradini. All'altezza della terza campata emerge il volume della cappella laterale interna, a cui è connesso un corpo più basso a livello del presbiterio, illuminato da due finestre a tutto sesto inferriate. Il presbiterio è aperto da due oculi; a seguire, il corpo della sacrestia a profilo semi circolare, aderente al volume dell'abside, illuminato da tre finestre a tutto sesto inferriate e dotato di due ingressi. Il campanile, situato a pochi metri a sud est della chiesa, presenta un fusto quadrangolare ritmato da due cornici, recante aperture a feritoia e chiavi di contenimento metalliche e dotato di un corpo leggermente aggettante sul prospetto meridionale, delimitato da contrafforti a sezione quadrangolare e recante un ingresso. La cella campanaria è aperta da una monofora a tutto sesto con cornice lapidea sui quattro lati, sovrastante un quadrante sui prospetti meridionale e settentrionale. La cuspide è a piramide quadrata a blanda pendenza, coperta da coppi e coronata sfera e bandiera segnavento. L'interno presenta una navata unica, scandita in tre campate da pilastri murali sdoppiati, dotati di cornice d'imposta modanata, a sostegno delle volte a vela che coprono l'ambiente. In controfacciata si impone il volume della cantoria; due ingressi contrapposti si aprono presso le pareti laterali della seconda campata. Un architrave modanato corre a livello dell'imposta delle volte lungo le pareti laterali della terza campata, aperte su cappelle laterali a pianta rettangolare comunicanti con un ulteriore ambiente a pianta quadrangolare ai lati del presbiterio. L'arco santo a tutto sesto, sostenuto da pilastri murali, introduce all'ambiente elevato da due gradini del presbiterio, coperto da una volta a vela sostenuta da ulteriori pilastri semi addossati alle pareti laterali che delimitano l'abside a profilo semi circolare; dietro la pala dell'altare maggiore storico è situato l'accesso ai locali di sacrestia. Le vele delle volte della navata, del presbiterio e dell'abside recano elementi decorativi aventi carattere figurativo.
Preesistenze
A testimonianza dell'antica chiesa è ancora presente il campanile, situato a pochi metri a sud est della chiesa; presenta un fusto quadrangolare ritmato da due cornici, recante aperture a feritoia e chiavi di contenimento metalliche e dotato di un corpo leggermente aggettante sul prospetto meridionale, delimitato da contrafforti a sezione quadrangolare e recante un ingresso dotato di portale lapideo architravato. La cella campanaria è aperta da una monofora a tutto sesto con cornice lapidea sui quattro lati, sovrastante un quadrante sui prospetti meridionale e settentrionale. La cuspide è a piramide quadrata a blanda pendenza,
1537 - 1537 (menzione carattere generale)
Weber (1937) riporta che la prima menzione della chiesa di Sant'Antonio a Rallo, allora retta da un cappellano di nome Giovanni, risale ad un documento del 1537; non si hanno notizie certe sulla data di erezione dell'edificio sacro.
1573 - 1573 (costruzione campanile)
La bibliografia riporta l'erezione del campanile in questo anno.
1616 - 1616 (scialbatura impianto decorativo)
Gli atti visitali di questo anno riportano che i visitatori vescovili ordinarono di tinteggiare gli ambienti interni, coprendo in questo modo alcuni affreschi di cui non ci è rimasta traccia.
1756 - 1756 (ampliamento campanile)
In questo anno la torre campanaria viene elevata di un livello.
1866/06/06 - 1877/10/28 (ricostruzione intero bene)
La chiesa, danneggiata (in misura non concorde secondo gli studiosi) da un incendio il 6 giugno 1866 insieme a gran parte dell'abitato, viene ricostruita in nuove forme nell'arco di questi anni. Il 9 gennaio 1868 si assiste alla benedizione delle nuove tre campane, mentre il 5 maggio 1872, sotto la reggenza di don Matteo Widmann, viene benedetta la prima pietra della nuova fabbrica; il progetto del nuovo edificio è curato dall'ingegnere Luigi Liberi. Grazie al contributo economico della comunità, ai finanziamenti imperiali, all'opera di beneficenza di Annibale Lorenzoni e don Michele Corradini e alla manodopera del capomastro Federico Chierzi da Tuenno, la chiesa viene finalmente ultimata, e benedetta da don Matteo Widmann il 28 ottobre 1877.
1890 - 1890 (installazione vetrate)
Le vetrate policrome della chiesa vengono installate in quest'anno, dono di Annibale Lorenzoni.
1943/06/22 - 1943/06/22 (erezione a parrocchia carattere generale)
La chiesa viene elevata a parrocchia in questa data.
1961 - 1962 (ampliamento intero bene)
Sotto l'operato di don Aldo Dalponte, si procede ad un'opera di ampliamento dell'edifico sacro su progetto dell'architetto Efrem Ferrari; i lavori vengono svolti dall'impresa Francesco Valentini di Rallo. Viene posta una nuova pavimentazione in granito rosa di Baveno presso il presbiterio, ed in sferogranito presso l'aula. Il pittore Luigi Delaidotti di Dorsino decora volte e pareti interne.
1963/08/25 - 1963/08/25 (consacrazione carattere generale)
Ultimati da poco i lavori di ampliamento, la chiesa viene benedetta dal vescovo Alessandro Maria Gottardi.
1990 - 1999 (restauro intorno)
In questi anni vengono condotti alcuni lavori di sistemazione dell'area circostante l'edificio sacro.
2002 - 2003 (restauro intero bene)
Su progetto dell'ingegnere Antonio Pilati viene realizzata una serie di interventi di restauro; si procede al rinnovamento di parte degli intonaci interni ed esterni, viene sostituita la pavimentazione, rinnovata la copertura e vengono installati nuovi impianti di riscaldamento ed elettrico. Ai lavori si accompagnano alcuni interventi presso il presbiterio, al fine di adeguarlo alle disposizioni del Concilio Vaticano II.
2006 - 2006 (restauro intorno)
In questo anno vengono condotti alcuni lavori di riqualificazione del sagrato della chiesa, secondo gli elaborati stilati dagli architetti Stefano Endrizzi e Luigi Zanoni.