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Chiese in Provincia di Trento - città di : Chiesa della Decollazione di San Giovanni Battista
Chiesa della Decollazione di San Giovanni Battista
Decollazione di S. Giovanni Battista
Dettagli
La chiesa sorge nell'abitato di Lona, con orientamento a est. L'attuale edificio fu eretto tra il 1902 ed il 1903 su progetto di Emilio Paor di Trento dalla ditta di Simone Battisti di Sover, nelle vicinanze del luogo in cui sorgeva il precedente edificio di culto dedicato a San Giovanni che aveva servito la popolazione a partire dal XVII secolo. La facciata a due spioventi di gusto neogotico è racchiusa tra due contrafforti laterali. L'interno si articola in una navata unica, suddivisa in quattro campate da arcate trasversali a tutto sesto, terminante in un presbiterio rettangolare concluso da un'abside poligonale. Le pareti interne sono abbellite dalla decorazione a tempera su muro realizzata da Vittorio Bertoldi nel 1953.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, terminante in un presbiterio rettangolare concluso da abside poligonale.
Facciata
Facciata a due spioventi, racchiusa tra contrafforti: zoccolo in pietra a vista interrotto dalla sagoma del portale architravato inserito entro una cornice architettonica lievemente emergente dotata di due spioventi sorretti da pilastri e da due semicolonne sulle quali poggia un'arcata a tutto sesto; grande finestra circolare centrale; profilo ad archetti pensili lungo la linea degli spioventi.
Prospetti
Fiancate scandite dal susseguirsi di contrafforti; sul lato settentrionale emergono i volumi della sacrestia e del campanile, in corrispondenza del presbiterio.
Campanile
Struttura su basamento quadrangolare con fusto in pietrame rivestito di intonaco; alla sommità cella campanaria posta tra cornicioni aggettanti, aperta da bifore; cuspide con timpani rivestita di metallo.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura di pietrame intonacata all'esterno e all'interno; strutture di orizzontamento: volte a crociera nella navata e nel presbiterio; catino absidale.
Coperture
Tetto a due falde sulla navata e sul presbiterio e a tre sull'abside, ricoperto da lastre di porfido.
Interni
Navata unica ripartita in quattro campate da arcate trasversali a tutto sesto poggianti su semipilastri, decorati da un finto rivestimento marmoreo; quattro finestre centinate si aprono in corrispondenza delle campate centrali (sul lato sinistro si trova anche l'ingresso laterale). L'arco santo a tutto sesto precede il presbiterio sopraelevato su tre gradini: sulle pareti laterali paraste sulle quali si imposta la copertura, raccordate da un cornicione, al di sopra del quale trovano posto due finestre lunettate. Abside poligonale dove prosegue il cornicione del presbiterio e dove si trovano altre due finestre centinate.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento a mattonelle di cemento bicolori quadrangolari poste a corsi obliqui nella navata, mentre mattonelle esagonali in cemento policrome rivestono il presbiterio.
Elementi decorativi
Dipinti murali sulle pareti, sulle volte, nel presbiterio e nel catino absidale.
1625 - 1625 (menzione carattere generale)
Nel 1625 una cappella a Lona è citata tra i dati dell'estimo del "Colmello di Tresilla".
1653/04/19 - 1654 (costruzione preesistenze)
Il 3 maggio 1653 fu concesso alla popolazione di Lona e Sottolona di erigere una cappella più grande dedicata a San Giovanni Battista (l'impegno fu sottoscritto alla presenza di un notaio il 19 aprile 1653); i lavori si conclusero entro il 1654.
1654/08/01 - 1654/08/01 (benedizione carattere generale)
La nuova cappella fu benedetta il primo agosto 1654 dall'arciprete di Cembra.
1655 - 1655 (costruzione sacrestia)
Nel 1655 fu realizzata la sacrestia.
1747/06/03 - 1747 (ampliamento preesistenze)
Il 3 giugno 1747 venne ordinato dalla curia vescovile di ampliare la cappella seicentesca, ritenuta troppo angusta, ma non è specificato quali parti fossero interessate; i lavori già in settembre dello stesso anno risulta fossero a buon punto.
1767/04/10 - 1767/04/10 (concessione del fonte battesimale carattere generale)
Il 10 aprile 1767 fu concesso il fonte battesimale.
1769/12/20 - 1769/12/20 (benedizione preesistenze)
La chiesa appena ampliata fu benedetta il 20 dicembre 1769.
1769/12/30 - 1769/12/30 (erezione a curazia carattere generale)
Il 30 dicembre 1769 la chiesa, precedentemente cappella, divenne curazia della pieve di San Mauro a Piné.
1857 - 1857 (rifacimento portale)
Nel 1857 venne realizzato un nuovo portale architravato in facciata, che prese il posto di quello ad arco a sesto acuto originario.
1888/09/16 - 1903 (costruzione intero bene)
Il 16 settembre 1888 la comunità si riunì per definire il progetto di erigere una chiesa più grande, nei pressi della precedente; seguì l'istituzione di tre comitati per la raccolta dei fondi. Dopo lunghe discussioni si procedette con l'accettazione del progetto dell'architetto Emilio Paor, presentato nel 1902. Il 16 agosto 1902 furono affidati i lavori di costruzione alla ditta di Simone Battisti di Sover. La prima pietra della nuova costruzione fu benedetta da don Giovanni Grassi decano di Civezzano il 25 settembre 1902. Nel marzo del 1903 fu richiesto e ottenuto il permesso di demolire la vecchia cappella, con il suo campanile, in modo da impiegare il pietrame nel completamento del nuovo edificio. Nel corso dei lavori si decise di rendere meno spioventi le falde del tetto, rispetto al progetto iniziale, per poter rimettere in opera la copertura in porfido proveniente dalla vecchia chiesa.
1903/11/24 - 1903/11/24 (benedizione carattere generale)
Il 24 novembre 1903 la nuova chiesa fu benedetta dal decano di Civezzano don Giovanni Grassi.
1904 - 1904 (completamento campanile)
Il nuovo campanile fu completato solo nel 1904; nello stesso anno fu realizzato un passaggio diretto tra la sacrestia il campanile.
1911/09/27 - 1911/09/27 (consacrazione carattere generale)
Il 27 settembre 1911 il nuovo edificio fu consacrato.
1920/02/10 - 1920/02/10 (erezione a parrocchia carattere generale)
La chiesa divenne parrocchiale il 10 febbraio 1920.
1949 - 1949 (decorazione abside)
Nel 1949 il pittore Cornelio Tomasi decorò il catino absidale.
1952 - 1953 (restauro campanile)
La guglia del campanile fu restaurata tra il 1952 e il 1953.
1953 - 1953 (restauri intero bene)
Nel corso del 1953 furono murate nell'aula due finestre circolari poste sopra gli altari laterali e due finestre ad arco acuto in fondo alla chiesa; venne nello stesso anno realizzata una complessa decorazione a tempera dal pittore Vittorio Bertoldi che interessò l'aula, il presbiterio ed il catino absidale (in questa occasione il precedente dipinto fu ritoccato).