Chiese in Provincia di Trento - città di : Chiesa di San Valentino

Chiesa di San Valentino
S. VALENTINO sacerdote e martire S. Valentino

TRENTO
Matassone, Vallarsa (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
Orientata a nord-ovest e posta all’ingresso del paese di Matassone verso sud, la parrocchiale di San Valentino sorse nel suo primo nucleo nel 1631-1636; un ampliamento della metà del XVIII secolo determinò l’aspetto della facciata, serrata tra paraste angolari ribattute. La porzione inferiore è caratterizzata dal portale architravato con frontone curvilineo spezzato e da due finestre simmetriche quadrangolari dalle cornici plurimodanate; la metà superiore ospita una finestra centrale dal... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

Orientata a nord-ovest e posta all’ingresso del paese di Matassone verso sud, la parrocchiale di San Valentino sorse nel suo primo nucleo nel 1631-1636; un ampliamento della metà del XVIII secolo determinò l’aspetto della facciata, serrata tra paraste angolari ribattute. La porzione inferiore è caratterizzata dal portale architravato con frontone curvilineo spezzato e da due finestre simmetriche quadrangolari dalle cornici plurimodanate; la metà superiore ospita una finestra centrale dal profilo mistilineo con ricca cornice lapidea e due nicchie centinate con statue di angeli. Il frontone curvilineo è sopraelevato rispetto all’altezza dell’edificio e coronato da globi su acroteri piramidali e dalla croce apicale. Le fiancate sono forate da coppie di luci a lunetta e marcate dall’emergere di due piccole cappelle cieche; sul lato destro si sviluppano la sacrestia con i locali superiori di servizio e il campanile, con accesso indipendente e mostra di orologio sul lato nord-ovest, quattro ampie monofore centinate nella cella, altri quattro oculi sulle pareti principali del tiburio ottagonale e copertura a cipolla. La parete di fondo del presbiterio è liscia e cieca. All’interno la navata unica è coperta da due volte a botte unghiata; lungo le pareti laterali si aprono due nicchie asimmetriche in corrispondenza della prima campata, ospitanti il fonte battesimale (a sinistra) e il confessionale (a destra), mentre due arcate simmetriche a pieno centro conducono, nella seconda campata, alla coppia di piccole cappelle a pianta rettangolare, al cui interno sono posti gli altari minori. L’arco santo ribassato conduce al profondo presbiterio, elevato di due gradini, coperto da tre volte, la prima a botte semplice, le altre due con lunette. Dipinti murali figurati sono stati realizzati sulle volte di navata e presbiterio dopo il restauro postbellico dell’edificio.

Preesistenze

La zona presbiteriale costituisce presumibilmente la parte più antica della struttura.

Pianta

Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale, con due corpi emergenti simmetrici a pianta rettangolare in corrispondenza della seconda campata; presbiterio a pianta rettangolare, sempre con asse maggiore longitudinale.

Facciata

Facciata serrata tra due paraste angolari ribattute. La porzione inferiore è caratterizzata dal portale architravato elevato su due gradini con frontone curvilineo spezzato e da due finestre simmetriche quadrangolari dalle cornici plurimodanate; la metà superiore ospita una finestra centrale dal profilo mistilineo con ricca cornice lapidea e due nicchie centinate con statue di angeli. Frontone curvilineo sopraelevato rispetto all’altezza dell’edificio, coronato da globi su acroteri piramidali e dalla croce apicale gigliata; finiture a intonaco tinteggiato.

Prospetti

Fiancata sinistra forata da due coppie di luci a lunetta, una nella navata e una nel presbiterio e marcata dall’emergere del volume di una piccola cappella cieca; fiancata destra ad essa simile, ma cieca nella porzione muraria del presbiterio e caratterizzata dal prepotente emergere della sacrestia con i locali superiori di servizio. Parete di fondo liscia e cieca; finiture a intonaco tinteggiato.

Campanile

Torre a pianta quadrangolare intonacata e tinteggiata, addossata al lato destro del presbiterio, con accesso indipendente e mostra di orologio sul lato nord-ovest; fusto forato da feritoie rettangolari. Quattro ampie monofore centinate serrate tra coppie di paraste si aprono nella cella, delimitata da cornici orizzontali modanate; altri quattro oculi si trovano sulle pareti principali del tiburio ottagonale. Copertura a cipolla sormontata da globo allungato, bandierina segnavento e croce apicale.

Struttura

Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: navata coperta da volte a botte unghiata, cappelle laterali da volta a botte semplice, presbiterio caratterizzato da entrambe le soluzioni.

Coperture

1631 - 1636 (costruzione intero bene)

Il nucleo primitivo della chiesa di San Valentino, dipendente dalla pieve di Lizzana, fu eretto tra il 1631 e il 1636 dai capifamiglia di Matassone, che avevano ottenuto la licenza vescovile per costruire un luogo di culto.

1750 - 1753 (ampliamento intero bene)

L’edificio venne ampliato tra il 1750 e il 1753, raggiungendo le attuali dimensioni.

1789 - 1790/02/01 (erezione a curazia esposta carattere generale)

Nel 1788 fu inoltrata la domanda di elevazione della cappella a curazia esposta e a partire dal 1789 l’edificio sacro ottenne la facoltà di conservare il Santissimo Sacramento, l’acqua battesimale e l’olio santo; i fedeli furono inoltre dispensati dal recarsi a Sant’Anna per la celebrazione festiva. Secondo Costa (1986) la cappella fu elevata ufficialmente a espositura il 1° febbraio 1790.

1806/10/30 - 1806/10/30 (erezione a cappellania esposta carattere generale)

Il primo curato, don Domenico Noriller, elevò la chiesa a cappellania esposta con atto del 30 ottobre 1806, lasciando il capitale necessario al mantenimento di un sacerdote stabile.

1868/07/27 - 1868/07/27 (conscrazione carattere generale)

La consacrazione dell'edificio risale al 27 luglio 1868, probabilmente a seguito di significativi interventi di ristrutturazione o modifica dell’interno (apertura delle cappelle laterali?).

1915 - 1918 (danneggiamento intero bene)

Il tempio subì distruzioni e gravi danni durante la grande guerra.

1919 - 1923/11/08 (ristrutturazione intero bene)

Alla fine del conflitto la chiesa venne risanata, riarredata e decorata sulle volte; i lavori si conclusero presumibilmente entro l’8 novembre 1923, data della consacrazione dell’altare maggiore.

1962/03/08 - 1962/03/08 (erezione a parrocchia carattere generale)

L'erezione a parrocchia risale all’8 marzo 1962.

1968/05/02 - 1969 (ristrutturazione interno)

Tra il 1968 e il 1969 circa venne attuato l’adeguamento liturgico del presbiterio smembrando l’altare maggiore storico e riutilizzando separatamente la mensa e il tabernacolo. Con l’occasione venne rimossa la cantoria dalla controfacciata, completando il cornicione perimetrale marcapiano, e fu probabilmente sostituito il pavimento. I lavori seguirono almeno in parte il progetto redatto dal geometra Giuliano Matassoni, approvato dalla curia il 2 maggio 1968.

1986 - 1986 (restauro intero bene)

Nel febbraio del 1986 l’architetto Maria Tamburini presentò il progetto di risanamento conservativo dell’edificio, realizzato presumibilmente poco dopo.

Mappa

Cimiteri a TRENTO

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