Chiese in Provincia di Trento - città di : Chiesa dell'Addolorata

Chiesa dell'Addolorata

TRENTO
Stava, Tesero (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
La chiesa dell'Addolorata sorge lungo la strada che congiunge il paese di Tesero alla frazione di Stava, tristemente nota per la tragedia che la investì il 19 luglio 1985 e che costò la vita a 268 persone. L'edificio, orientato a nord, è il risultato di una serie di ampliamenti venuti a modificare sia l'aspetto sia l'orientamento di una prima chiesetta costruita nel 1819 con abside a est, alla quale furono annessi inizialmente il presbiterio poligonale (1842) e poi le strutture della... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa dell'Addolorata sorge lungo la strada che congiunge il paese di Tesero alla frazione di Stava, tristemente nota per la tragedia che la investì il 19 luglio 1985 e che costò la vita a 268 persone. L'edificio, orientato a nord, è il risultato di una serie di ampliamenti venuti a modificare sia l'aspetto sia l'orientamento di una prima chiesetta costruita nel 1819 con abside a est, alla quale furono annessi inizialmente il presbiterio poligonale (1842) e poi le strutture della sacrestia e del campanile (1872). L'intervento più significativo fu senz'altro quello effettuato nel 1934-1936, quando su progetto di Giovanni Tiella, modificato da Alessio Delmarco, il tempio fu ulteriormente ingrandito con la costruzione verso sud dell'attuale navata e la riconversione della precedente struttura nel corpo del presbiterio con cappella laterale. La facciata a due spioventi è caratterizzata dall'apertura del portale centinato coperto da una tettoia lignea, oltre la quale si dispone una trifora con luce centrale sfalsata rispetto alle laterali. Le fiancate sono percorse da una zoccolatura eminente, profilata in pietra e presentano ciascuna due bifore. Il lato sinistro del presbiterio, costituente la facciata della chiesa ottocentesca, ha una fronte monocuspidale delimitata da lesene intonacate e centrata da un portale centinato sormontato da un oculo. A destra del presbiterio emerge il corpo poligonale della cappella laterale, corrispondente all'antico presbiterio, alla quale è annessa a nord la sacrestia. Su questa si erge il campanile con fusto intonacato e cella illuminata da monofore e bifore sovrapposte. L'interno si sviluppa a navata unica sormontata da un soffitto a carena di nave. Una cappella laterale chiusa da una cancellata in ferro battuto si affaccia sul lato destro del presbiterio, rialzato su due gradini.

Preesistenze

Il presbiterio, la cappella laterale, la sacrestia e il campanile costituivano la struttura della chiesa ricostruita nel corso del XIX secolo.

Pianta

Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare affiancato a destra da una cappella poligonale.

Facciata

Facciata con attacco al cielo a due ripidi spioventi in aggetto, sorretti da puntoni lignei poggianti su mensole in pietra. Lo zoccolo eminente profilato in pietra, interrotto al centro dal portale centinato coperto da una tettoia in legno a sua volta insistente su mensole lapidee, oltre la quale si apre una trifora con luce centrale sfalsata rispetto alle laterali, profilata in pietra.

Prospetti

Fiancate laterali simmetriche, percorse da una zoccolatura profilata in pietra, ciascuna recante due bifore centinate con cornici lapidee. A destra del presbiterio emerge il corpo poligonale della cappella laterale, alla quale è annessa, a nord, la sacrestia. Il lato sinistro del presbiterio presenta una fronte monocuspidale delimitata da lesene intonacate e caratterizzata dalla presenza di un portale centinato murato, sormontato da un oculo circolare.

Campanile

Torre a pianta quadrangolare inserita tra il presbiterio e la sacrestia. Fusto intonacato, definito in angolo da cantonali dipinti. Cella campanaria organizzata su due livelli, illuminata da quattro monofore sormontate da bifore centinate. Copertura a piramide.

Struttura

Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: navata coperta da un soffitto ligneo a due spioventi con settore centrale piano; presbiterio voltato a crociera e cappella laterale sormontata da una volta a botte e da un catino a spicchi.

Coperture

Chiesa: tetto a doppia falda sulla navata e sul presbiterio, a più falde sulla cappella laterale, con struttura in legno e manto di copertura in scandole. Campanile: cuspide piramidale rivestita in scandole.

Interni

Navata unica illuminata su ambo i lati da due bifore inquadrate da arcate centinate. Lungo le pareti si dispongono tre mensole di sostegno del

1728/04/11 - 1728 (costruzione preesistenze)

L'11 aprile 1728 la regola di Tesero deliberò la costruzione di un'edicola dedicata alla Beata Vergine dei Sette dolori nel luogo detto alla Palanca, che fu realizzata entro l'anno.

1819 - 1819 (ricostruzione intero bene)

L'edicola settecentesca fu demolita nel 1819 e al suo posto venne edificata una piccola chiesa a pianta rettangolare con orientamento ad est. Il santuario era tenuto in gran conto dai lavoratori stagionali che si portavano all'alpe di Pampeago o a Cornon per la fienagione.

1842 - 1842 (ampliamento intero bene)

Nel 1842 l'edificio fu ampliato con la costruzione del presbiterio poligonale, corrispondente all'odierna cappella laterale.

1859 - 1859 (rifacimento coperture)

Nel 1859 il Comune di Tesero finanziò il rifacimento delle coperture.

1860 - 1860/08/16 (restauro intero bene)

Nel 1860 furono condotti lavori di restauro della navata, ricordati dalla data incisa in chiave di volta del portale murato presente sul lato sinistro dell'attuale presbiterio, allora avente funzione di portale maggiore. In seguito a tale intervento la chiesetta fu benedetta il 16 agosto dello stesso anno.

1874 - 1874 (costruzione campanile)

Nel 1874 accanto al presbiterio furono costruiti il campanile e la sacrestia; i lavori furono materialmente condotti dal muratore Valentino Canal.

1934 - 1935 (ampliamento intero bene)

Su iniziativa del parroco Giovanni Battista Dellantonio la chiesa fu ulteriormente ampliata tra il 1934 e il 1935. L'iniziale progetto dell'architetto roveretano Giovanni Tiella fu modificato da Alessio Delmarco per renderlo maggiormente attinente alle aspettative del parroco committente. I lavori furono materialmente eseguiti da Pietro Paluselli. Reimpiegata la struttura ottocentesca come presbiterio ad essa fu annesso sul lato sud il corpo dell'attuale navata. Contestualmente a tali lavori si procedette alla sopraelevazione del campanile con l'aggiunta di una seconda cella campanaria.

1935/09/15 - 1935/09/15 (benedizione carattere generale)

In seguito all'ampliamento la chiesa fu benedetta da don Giovanni Battista Dellantonio il 15 settembre 1935.

1971 - 1971 (danneggiamento sacrestia)

Un incendio doloso appiccato nel luglio del 1971 distrusse la sola sacrestia.

1971/08/01 - 1971/08/01 (benedizione intero bene)

In seguito all'incendio sacrilego la chiesa fu nuovamente benedetta il primo agosto 1971.

1985/07/19 - 1985/07/19 (tragedia della val di Stava carattere generale)

Il 19 luglio 1985 cedettero gli argini dei bacini di decantazione della miniera di Prestavel sovrastanti l'abitato di Stava e un'immensa colata di fango e detriti seppellì la piccola frazione del comune di Tesero. La terribile slavina che investì la piana provocando la morte di 268 persone si fermò poco prima della chiesa dell'Addolorata.

Mappa

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