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Chiese in Provincia di Trento - città di : Cappella della Nativita di Maria
Cappella della Nativita di Maria
Madonna dei Boscaioli Chiesa della Nativita di Maria
Dettagli
Eretta in località Piazzol, all'imbocco della Val Cadino, in una radura ai margini del bosco, la picola chiesa è intitolata alla Natività di Maria, ma è nota anche come santuario della Madonna dei boscaioli, che la vollero a protezione del loro lavoro e a ricordo dei compagni defunti. Orientata regolarmente ad est, risale al 1927 e fu disegnata dal pittore accademico Enrico Clauser di Cavalese (1883-1928). La facciata è a due spioventi, marcati da una profilatura ad archetti pensili in porfido a vista e interrotti alla sommità dall'innestarsi del campaniletto a vela; il portale d'ingresso architravato è protetto da una tettoia antistante sorretta da due pilastri in legno e coperta da tettuccio a tre falde. Il porfido a vista incornicia l'oculo in facciata e le quattro finestre archiacute delle fiancate, anch'esse profilate dal motivo degli archetti pensili. L'interno, molto semplice, è ornato sulle pareti e sulle volte da dipinti murali di Giovanni Battista Daprà (Tisti) di Molina. Al centro della piccola abside poligonale è posto un altare artigianale in legno. La chiesa è aperta nella stagione estiva e officiata annualmente; è affiancata dalla grotta di Lourdes, del 1911.
1927 (costruzione intero bene) Tra il 1911 e il 1913, a seguito di un incidente mortale occorso ad uno dei boscaioli di Castello, venne costruita all'imbocco della Val Cadino, in località Piazzol, una grotta votiva dedicata alla Madonna di Lourdes, affinché proteggesse tutti i boscaioli fiemmesi. Nel 1921, in occasione della benedizione della grotta e delle statue, si decise di costruirle accanto una chiesetta, per potervi celebrare una messa ogni 8 settembre. Questa fu costruita in stile neogotico nell'estate del 1927, su disegno del pittore accademico Enrico Clauser di Cavalese (1883-1928), incaricato dalla Magnifica Comunità di Fiemme. Il suo progetto venne infatti inviato alla curia arcivescovile di Trento il 2 giugno, fu approvato, con la richiesta di alcune modifiche, il 24 giugno e il 31 agosto don Antonio Tasin, curato di Molina, chiese al vescovo il permesso di benedire la costruzione, già terminata, l'8 settembre successivo.