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Chiese in Provincia di Trento - città di : Chiesa della Madonna Pellegrina
Chiesa della Madonna Pellegrina
Dettagli
Orientata regolarmente ad est, la piccola chiesa assunse le dimensioni attuali nel 1959-1960, a seguito dei lavori di ampliamento della primitiva cappella, eretta già nel 1899 per volontà dei frazionisti di Bertoldi. L’intitolazione alla Madonna Pellegrina risale al 1950, dopo la visita della “Peregrinatio Mariae” che aveva portato la statua della Vergine in visita a tutte le parrocchie della diocesi. La semplice facciata a due spioventi è serrata tra due paraste angolari, raccordate da un cornicione modanato emergente; il portale in pietra dal profilo sagomato è chiuso da un cancello in ferro battuto e incorniciato da un’arcata a pieno centro. Le fiancate simmetriche sono forate ciascuna da una finestra a lunetta; sul lato destro il volume della sacrestia si raccorda al presbiterio per tramite del fusto del campanile, caratterizzato da quattro monofore centinate nella parte alta e tetto piramidale a quattro falde. All’interno la navata unica, perlinata fino ad un’altezza di circa 90 cm da terra, è separata dal breve presbiterio, elevato di un gradino, mediante un’arcata a pieno centro; una nicchia centinata ricavata nella parete di fondo ospita la predella dell’altare e la statua della Madonna Pellegrina.
Preesistenze
Stando alla data tracciata alla sommità del portale, la parte più antica della struttura dovrebbe corrispondere all’attuale navata della chiesetta.
Pianta
Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale; breve presbiterio a pianta rettangolare.
Facciata
Semplice facciata a due spioventi serrata tra due paraste angolari, raccordate da un cornicione modanato emergente; portale in pietra dal profilo sagomato incorniciato da un’arcata a pieno centro. Tetto a due spioventi avanzati a protezione dell’ingresso; finiture a intonaco tinteggiato.
Prospetti
Fiancate simmetriche forate ciascuna da una finestra a lunetta; sul lato destro il volume della sacrestia, con una finestra rettangolare al centro del fronte principale a due spioventi, si raccorda al presbiterio per tramite del fusto del campanile. Parete di fondo cieca; finiture a intonaco tinteggiato e zoccolo in parte intonacato e in parte lasciato in pietra a vista.
Campanile
Fusto a parallelepipedo intonacato e tinteggiato posto sul lato destro, con cella campanaria senza soluzione di continuità dotata di quattro monofore centinate schermate da cancellate in ferro; tetto piramidale a quattro falde con globo e croce apicale.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: navata e presbiterio coperti da soffitto piano.
Coperture
Tetto a due spioventi sia sulla chiesa che sulla sacrestia; struttura portante in legno, manto di copertura in tegole di laterizio. Campanile coperto da lamiera zincata.
Interni
Navata unica separata dal breve presbiterio, elevato di un gradino, da un’arcata a pieno centro; una nicchia centinata ricavata nella parete di fondo ospita la predella dell’altare e la statua della Madonna Pellegrina. Lungo la parete destra del presbiterio si trova l’accesso al campanile e alla sacrestia. Finiture a intonaco tinteggiato; perlinatura delle pareti dall’ingresso all’arco santo per un’altezza di circa 90 centimetri.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in mattonelle quadrate di graniglia sale e pepe; gradino di accesso al presbiterio rivestito in legno.
1899 - 1899 (costruzione intero bene)
Un piccolo edificio di culto dedicato alla Vergine fu eretto nella frazione Slaghenaufi nel 1899 per volere di un gruppo di fedeli del posto.
1950 - 1950 (benedizione carattere generale)
A seguito del passaggio della Madonna Pellegrina sull’altopiano, nel 1949, i frazionisti decisero di commissionare una nuova statua per la cappella, uguale a quella che avevano venerato in quell’occasione. Nel mese di maggio del 1950 il simulacro appena consegnato e l’intero edificio furono benedetti dall’arciprete don Andrea Sartori, dal cappellano don Paolino Desilvestro e da un padre cappuccino. La cappella venne così dedicata alla Madonna Pellegrina.
1959 - 1960 (ampliamento intero bene)
Pochi anni dopo, tra il mese di novembre del 1959 e la primavera del 1960, l’edificio esistente venne ampliato a spese e con il contributo dei frazionisti: la cappella divenne una piccola chiesa, completa di sacrestia e campanile, fornito di una campana.
2010 - 2013 (tinteggiatura esterno)
L'edificio sacro è stato ritinteggiato tra il 2010 e il 2013.