Chiese in Provincia di Trento - città di : Cappella della Madonna del Rosario

La cappella dedicata alla Madonna del Rosario sorge nei pressi del ponte sul Meledrio. La sua edificazione risale al 1909. La facciata a due spioventi è preceduta da una struttura lignea poggiante su arcate sostenute da pilastrini; l'interno ad aula rettangolare è illuminato da due finestre lunettate speculari.

Pianta

Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale con absidiola semicircolare.

Facciata

Facciata a due spioventi aperta da un fornice ad arco a tutto sesto, preceduta da una tettoia poggiante su arcate (molto ampia quella frontale) sostenute da due pilastrini.

Prospetti

Fiancate lisce con finiture ad intonaco grezzo.

Struttura

Strutture portanti verticali: muratura di pietrame intonacata all'esterno e all'interno; strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata.

Coperture

Tetto a due falde ricoperto da tegole in legno.

Interni

Aula illuminata da due finestre lunettate speculari; la parete di fondo accoglie la piccola abside.

Pavimenti e pavimentazioni

Pavimento in mattonelle ceramiche bicolori, descriventi al centro motivi floreali stilizzati

Elementi decorativi

All'interno dipinti murali che fingono partiture architettoniche.

1909 - 1909 (costruzione intero bene)

La cappella, appartenente alla parrocchia di San Lorenzo, fu eretta nei pressi del ponte sul Meledrio nel 1909, in funzione probabilmente protettiva rispetto alla minaccia rappresentata dalle piene del torrente.

1910 - XX (costruzione tettoia)

La tettoia lignea, antistante l'ingresso, fu aggiunta successivamente alla costruzione della cappella, in epoca non precisabile.

2001 - 2001 (decorazione interno)

Le pareti interne sono state decorate nel 2001 con pitture murali, riproducenti finti elementi architettonici, da Loris Angeli e Vincenzo Sachel.

2009 - 2010 (restauro intero bene)

La cappella è stata sottoposta ad un restauro conservativo sia interno che esterno tra il 2009 e il 2010, sulla base degli elaborati redatti dall'architetto Michele Anderle.