Chiese in Provincia di Trento - città di : Chiesa dei Santi Pietro e Paolo

Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
Ss. PIETRO e PAOLO apostoli

TRENTO
Raossi, Vallarsa (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
Orientata a sud e posta su di un terrapieno artificiale circa 10 metri più in basso rispetto alla strada che attraversa l’abitato di Raossi, sede comunale della Vallarsa, la chiesa dei Santi Pietro e Paolo fu realizzata in economia tra il 1923 e il 1925, con materiali di recupero e residuati bellici, essendo andato distrutto l’antico luogo di culto del paese, la settecentesca cappella di Santa Lucia. La semplice facciata a due spioventi, emergenti a proteggere l’ingresso, è serrata tra due... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

Orientata a sud e posta su di un terrapieno artificiale circa 10 metri più in basso rispetto alla strada che attraversa l’abitato di Raossi, sede comunale della Vallarsa, la chiesa dei Santi Pietro e Paolo fu realizzata in economia tra il 1923 e il 1925, con materiali di recupero e residuati bellici, essendo andato distrutto l’antico luogo di culto del paese, la settecentesca cappella di Santa Lucia. La semplice facciata a due spioventi, emergenti a proteggere l’ingresso, è serrata tra due lesene appena rilevate; il portale centinato e strombato è sormontato da un oculo. Le due fiancate simmetriche sono dotate ciascuna di tre monofore centinate, un ingresso secondario architravato in corrispondenza della terza campata e una cappella a pianta rettangolare; sul lato sinistro emerge il volume della sacrestia, mentre il campanile intonacato e tinteggiato in rosa, con monofore centinate nella cella e copertura a quattro falde, è addossato al fianco destro. L’abside poligonale è caratterizzata da due ampie monofore centinate sui lati obliqui e da un oculo su quello terminale. All’interno la navata unica è divisa in quattro campate da coppie di paraste specchiate, sorreggenti arcate trasversali a pieno centro, anch’esse dipinte a finto marmo; due arcate longitudinali minori conducono alle cappelle laterali in corrispondenza della quarta campata, di cui la sinistra funge da battistero. L’arco santo a pieno centro introduce al presbiterio, elevato di due gradini; altri tre gradini sagomati conducono al fondo dell’abside poligonale, dove è stata collocata la custodia eucaristica. Le uniche decorazioni sono la cartella con iscrizione dedicatoria al culmine dell’arco santo e l’occhio divino sulla vela centrale dell’abside, mentre sono state completamente scialbate le pitture realizzate nel 1936 da don Giuseppe Tarter.

Pianta

Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale, dotata di due corpi emergenti simmetrici a pianta rettangolare in corrispondenza della quarta campata; presbiterio a pianta rettangolare con asse maggiore trasversale, concluso da abside poligonale.

Facciata

Semplice facciata a due spioventi, emergenti a proteggere l’ingresso, serrata tra due lesene appena rilevate; portale centinato e strombato sormontato da un oculo. Finiture a intonaco tinteggiato.

Prospetti

Fiancate simmetriche dotate ciascuna di tre monofore centinate, un ingresso secondario architravato in corrispondenza della terza campata e una cappella emergente a pianta rettangolare, forata da monofore sui lati minori; sul lato sinistro emerge il volume della sacrestia, mentre il campanile è addossato al fianco destro. Abside poligonale; finiture a intonaco tinteggiato.

Campanile

Torre a pianta quadrangolare addossata al lato destro del presbiterio, con il settore centrale del fusto intonacato in rosa carico, profilato da fasce rosa pallido. Cella delimitata da cornici orizzontali modanate, forata da quattro monofore centinate serrate tra coppie di paraste; tetto a quattro spioventi sormontato dalla croce apicale raggiata.

Struttura

Strutture portanti verticali: muratura in pietrame; strutture di orizzontamento: navata coperta da volte a botte unghiata, cappelle laterali e presbiterio da volte a botte semplice, abside da tre vele.

Coperture

Tetto a due spioventi sopra la navata e il presbiterio, a più spioventi sopra l’abside e a spiovente unico sopra le cappelle laterali, con struttura portante in legno e manto di copertura in tegole. Campanile coperto da lamiera metallica.

Interni

Navata unica divisa in quattro campate da coppie di paraste specchiate, sorreggenti arcate trasversali a pieno centro, anch’esse dipinte a finto marmo; due arcate longitudinali minori conducono ad altrettante cappelle laterali in corrispondenza della quarta campata, di cui la sinistra funge da battistero. L’arco santo a pieno centro introduce al presbiterio, elevato di due gradini; sulle pareti laterali si aprono simmetricament

XVIII - 1719 (preesistenze intorno)

Già nel 1719 esisteva a Raossi una cappella dedicata a Santa Lucia, con un solo altare, fatta erigere da Bartolomeo Raos, che lasciò un beneficio.

1915 - 1918 (distruzione intero bene)

Il primo edificio sacro venne presumibilmente semidistrutto durante la prima guerra mondiale e al suo posto sorse la casa canonica.

1923 - 1925 (costruzione intero bene)

Utilizzando gli indennizzi dei danni di guerra subiti dalla cappella e con l’aiuto di offerte, questue e lotterie, tra la primavera del 1923 (con la benedizione della prima pietra il 24 giugno) e l’estate del 1925 venne costruita la chiesa dedicata ai Santi Pietro e Paolo, con un altare dedicato a Santa Lucia in ricordo del primo luogo di culto. La struttura venne realizzata in economia, con materiali di recupero e residuati bellici, utilizzando il pietrame delle pareti delle vicine case bombardate.

1925/08/15 - 1925/08/15 (benedizione carattere generale)

Al termine dei lavori l’edificio venne solennemente benedetto il 15 agosto 1925.

1925/11/06 - 1925/11/06 (erezione a espositura carattere generale)

Il 6 novembre 1925 la chiesa fu eretta a espositura nella parrocchia di Vallarsa.

1936 - 1936 (decorazione interno)

L’interno fu dipinto da don Giuseppe Tarter nel 1936 (le pitture venero poi scialbate presumibilmente in occasione dei lavori di ristrutturazione e adeguamento liturgico).

1941/08/15 - 1941/08/15 (erezione a curazia carattere generale)

L’erezione a curazia risale al 15 agosto 1941.

1958/03/07 - 1958/03/07 (erezione a parrocchia carattere generale)

La chiesa di Raossi divenne parrocchiale il 7 marzo 1958.

1961 - 1961 (realizzazione vetrate)

Le vetrate dell’abside furono realizzate nel 1961 dalla vetreria Giuseppe Parisi di Trento, su disegno del pittore Gian Rigo di Venezia.

1966/12/15 - 1967 (ristrutturazione intero bene)

Su progetto dell’ingegner Oreste Susat del 15 dicembre 1966 la chiesa fu risanata, ristrutturata e adeguata alle norme liturgiche del Vaticano II: l’altare maggiore venne smontato, il terreno della zona absidale, che aveva ceduto, venne consolidato con una platea armata e si realizzò l’adeguamento liturgico strutturale; l’intera chiesa fu ripavimentata modificando le quote tra navata, presbiterio e abside; i solai della sacrestia, in precarie condizioni di stabilità, vennero sostituiti in cotto; si costruirono impalcature stabili in legno e scale a pioli in ferro per accedere in sicurezza al campanile e al solaio della chiesa; furono sostituite le tegole rotte del tetto; vennero risanati dall’umidità i muri perimetrali e si scavò un canale per la raccolta delle acque; venne ultimato l’impianto di illuminazione, realizzato quello idrico in sacrestia e sostituito quello di riscaldamento esistente, a gas, con uno ad aria alimentato a nafta (preventivo delle officine Beltrami di Trento).

2008/05/05 - 2010/05/18 (pavimentazione sagrato)

In data 5 maggio 2008 l’Ufficio Arte Sacra dell’Arcidiocesi di Trento ha espresso parere favorevole al progetto di sistemazione del sagrato redatto nel luglio dell’anno precedente dall’architetto Roberto Paoli: la precedente pavimentazione in asfalto è stata sostituita da una nuova pavimentazione in cubetti di porfido e ciottoli di fiume, che si è raccordata al marciapiede esistente in lastre di porfido. E’ stata inoltre rifatta la rete di smaltimento delle acque meteoriche. I lavori sono stati eseguiti prima del maggio 2010, data delle fotografie allegate.

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