Chiese in Provincia di Trento - città di : Chiesa di San Martino

Chiesa di San Martino
S. Martino

TRENTO
via Scaletta, 5 - San Martino, Arco (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
La chiesa di San Martino, orientata ad est, sorge isolata, a fianco del suo cimitero, sul colle che sovrasta l'omonima frazione, detto "el dos de l'oselera", circondata dagli ulivi e serrata tra una fila di cipressi. Secondo la tradizione, una prima costruzione venne eretta da una comunità di monaci benedettini francesi, arrivati ad Arco nell'VIII-IX secolo, presso l'abitato di Preioi (o Priole), documentato dalle fonti, ma di cui oggi non resta traccia, sulla strada per Troiana. L'edificio... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa di San Martino, orientata ad est, sorge isolata, a fianco del suo cimitero, sul colle che sovrasta l'omonima frazione, detto "el dos de l'oselera", circondata dagli ulivi e serrata tra una fila di cipressi. Secondo la tradizione, una prima costruzione venne eretta da una comunità di monaci benedettini francesi, arrivati ad Arco nell'VIII-IX secolo, presso l'abitato di Preioi (o Priole), documentato dalle fonti, ma di cui oggi non resta traccia, sulla strada per Troiana. L'edificio attuale, che conserva pregevoli affreschi dell'ultimo quarto del Trecento sulla parete nord, venne ampliato a sud e ad est nella seconda metà del XVI secolo. Presenta una facciata a capanna ritmata da due cornici orizzontali, con portale a due spioventi e oculo, il campanile quadrangolare innestato sulla sinistra e un ingresso laterale sul lato destro. All'interno, la navata è divisa in due campate da un'arcata a pieno centro in pietra a vista, mentre una seconda arcata simile separa la navata dal presbiterio, elevato di un gradino. Questo è concluso da un'abside poligonale, comunicante sul fondo con un ambiente a pianta rettangolare, con funzione di coro, aperto negli anni Venti del Novecento alterando irreparabilmente la forma originaria della sttruttura.

Pianta

Navata a pianta rettangolare irregolare, con asse maggiore longitudinale; presbiterio a pianta rettangolare concluso da abside poligonale, comunicante sul lato est con un ambiente a pianta quadrangolare.

Facciata

Facciata a capanna intonacata e tinteggiata, ritmata da due cornici orizzontali in pietra. Portale a luce centinata con frontone a due spioventi, sormontato da oculo.

Prospetti

Fiancata sinistra cieca, caratterizzata dall'innesto del campanile e dai volumi emergenti della vecchia e nuova sacrestia e dell'ambiente per la "schola cantorum". Fiancata destra caratterizzata da quattro monofore centinate con cornice in pietra, leggermente strombate, due in navata, una nel presbiterio e una nell'ambiente per il coro. Finiture a intonaco tinteggiato e conci angolari in pietra a vista.

Campanile

Torre a pianta quadrangolare con finiture in pietra a vista. Cella campanaria delimitata in alto e in basso da cornici bombate, illuminata da una monofora a tutto sesto per ogni lato. Tetto a quattro falde.

Struttura

Strutture portanti verticali in muratura in pietrame. Strutture di orizzontamento: tetto a due spioventi con travature in legno e mattoni a vista nella navata, presbiterio e abside coperti da volta a crociera (tripartita nel secondo caso). L'ambiente che conclude la chiesa ad est è coperto da un soffitto piano.

Coperture

Manto di copertura in coppi sia per la chiesa che per il campanile.

Interni

Interno ad unica navata, divisa in due campate da un'arcata a pieno centro; un ingresso laterale si trova sulla fiancata destra. Una seconda arcata in pietra separa la navata dal presbiterio rettangolare, elevato di un gradino e illuminato da una monofora sul lato destro. Abside poligonale, in comunicazione con un ambiente di servizio a pianta quadrangolare, sul lsto est, mediante un cancello dal profilo centinato, in ferro battuto. Finiture a intonaco tinteggiato, ove non siano presenti affreschi.

Pavimenti e pavimentazioni

Pavimento della navata in mattonelle in pietra calcarea disposte in diagonale; pavimento del presbiterio a quadrotte di pietra calcarea bianche e rosse, disposte in corsi diagonali.

Elementi decorativi

La parete sinistra della navata è decorata da riquadri affrescati, disposti su due registri.

III - IV (preesistenze intorno)

Secondo una leggenda, la prima chiesa di San Martino sarebbe sorta sui resti di un tempio pagano dedicato a Diana, dea della caccia, risalente al III-IV secolo d.C. Tale ipotesi troverebbe conferma nel toponimo "al pè del cervo", che identifica la zona a nord-ovest della chiesa. Ritrovamenti archeologici testimoniano la presenza di un sepolcreto romano nella zona.

VIII - XI (costruzione intero bene)

Una prima chiesa venne costruita da monaci benedettini francesi stabilitisi qui intorno all'VIII-IX secolo; sarebbe databile al 1000 una porzione di muro lungo la parete nord dell'edificio attuale, che fa corpo con la vecchia sacrestia.

XIV - XIV (decorazione interno)

Nell'ultimo quarto del Trecento l'interno della chiesa venne affrescato da pittori giotteschi di area veronese.

1575 - 1582 (ampliamento intero bene)

Tra il 1575 (data leggibile su di una pietra angolare esterna sul lato sud del presbiterio) e il 1582 (data tracciata su uno dei mattoni del soffitto), la chiesa venne ampliata a sud e ad est, mantenendo integra la parete nord. Vennero aperti due ingress sul fianco sud e venne chiuso quello a nord; la navata venne divisa in due campate da arcate a pieno centro in pietra. A quest'epoca risale anche il campanile.

1708 - 1708 (tinteggiatura interno)

La visita pastorale del 1708 ordinò di imbiancare la parete settentrionale, macchiata dall'umidità.

1791 - 1791 (ristrutturazione intero bene)

Una nuova tinteggiatura della chiesa venne eseguita nel 1791, insieme al rifacimento della vetrata dell'oculo in facciata e al ripasso delle croci di conscrazione.

1870 - 1870 (esterno ristrutturazione)

Su progetto del geometra Giuseppe Caproni di Massone, una volta trasferito il cimitero a nord della chiesa (nel 1861), venne chiuso uno dei due ingressi a sud e realizzato con le pietre di recupero un nuovo portale sulla facciata. Al posto dell'ingresso chiuso a sud, si aprì una finestra.

1895 - 1895 (restauro interno)

Verso il 1895 vennero casualmente scoperti gli affreschi trecenteschi della parete nord e si provvide alla loro messa in luce da parte di due fratelli tedeschi, dilettanti pittori, frequentatori della zona di Arco, dove avevano una villa.

1922 - 1925 (restauro interno)

Sollecitato il nuovo Soprintendente Giuseppe Gerola, gli affreschi vennero restaurati a partire dal 1922, inizialmente da Domenico Brizzi di Assisi e, dopo una pausa di alcuni anni per mancanza di fondi, dal nipote Tullio Brizzi, che concluse il lavoro nel 1925.

1922 - 1928 (ristrutturazione e ampliamento intero bene)

Per cura del nuovo Soprintendente Giuseppe Gerola, gli affreschi vennero restaurati a partire dal 1922, inizialmente da Domenico Brizzi di Assisi e, dopo una pausa di alcuni anni per mancanza di fondi, dal nipote Tullio Brizzi, che concluse il lavoro nel 1925. A partire dal mese di luglio del 1923 la ditta Federico Bontempi di Arco provvide ai lavori di ristrutturazione più generali, che coinvolsero le coperture e la struttura muraria, continuando poi con la tinteggiatura interna e il ripristino del colore naturale alla struttura del tetto, in precedenta imbiancata. Francesco Giustiniani di Roma decorò a tempera la volta del presbiterio e l'arco santo (le pitture vennero rimosse nel 1972). Nello stesso anno venne ristrutturato il campanile, dotato di nuove campane. Nel 1924 infine venne ampliata la chiesa dietro il presbiterio antico, ricavando un ambiente per il coro ad est e una sacrestia più grande a nord. Nel 1928 si concluse l'ampliamento, con l'aggiunta di un ulteriore vano sul l

1953 - 1953 (ristrutturazione coperture)

Nel 1953 vennero eseguiti urgenti lavori di riparazione al tetto della chiesa e di rifacimento del castello campanario.

1953/09/12 - 1953/09/12 (erezione a parrocchia carattere generale)

Sempre nel 1953, il 12 settembre, la curazia di San Martino venne elevata a parrocchia.

1954 - 1954 (rifacimento pavimentazione)

Nel 1

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