Chiese in Provincia di Trento - città di : Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo

Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo
Ss. Filippo e Giacomo

TRENTO
via alla Cesa Vecia - Sardagna, Trento (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
La chiesetta cimiteriale dei Santi Filippo e Giacomo, orientata a est, si erge al margine della rupe che sovrasta la città di Trento. Documentata nel XI secolo, fu ampliata alla fine del XV secolo ad opera di Baldessare Cometti. La semplice facciata a capanna presenta un portale lunettato, sovrastato da un oculo e affiancato da una finestrella rettangolare. Il campanile romanico, visibile da Trento accanto alla cascata del Rio Sardagna, è caratterizzato da una doppia cella campanaria e da una... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesetta cimiteriale dei Santi Filippo e Giacomo, orientata a est, si erge al margine della rupe che sovrasta la città di Trento. Documentata nel XI secolo, fu ampliata alla fine del XV secolo ad opera di Baldessare Cometti. La semplice facciata a capanna presenta un portale lunettato, sovrastato da un oculo e affiancato da una finestrella rettangolare. Il campanile romanico, visibile da Trento accanto alla cascata del Rio Sardagna, è caratterizzato da una doppia cella campanaria e da una copertura piramidale. Internamente, la navata, suddivisa in due campate, e il presbiterio, rialzato su un gradino, sono coperti da volte a crociera. Gli affreschi, realizzati verso il 1533, sono attribuiti a Marcello Fogolino e alla sua bottega.

Preesistenze

Presbiterio e fusto del campanile originali, appartenenti al primitivo edificio.

Pianta

Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare.

Facciata

Facciata a capanna aperta da un portale architravato con lunetta, sovrastato da un oculo e affiancato a destra da una finestrella rettangolare chiusa da grata. Cantonali in pietra a vista e finiture ad intonaco.

Prospetti

Fiancate lisce intonacate. Fiancata sud aperta da un ingresso laterale e caratterizzata dal corpo sporgente della sacrestia.

Campanile

Struttura a pianta quadrata, posta a nord del presbiterio; fusto in muratura di pietrame a vista; doppia cella campanaria, la prima aperta da bifore e la seconda da monofore; copertura piramidale.

Struttura

Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata. Strutture di orizzontamento: volte a crociera gotica su peducci costolonate sopra la navata e sopra il presbiterio. Presenza di tiranti in ferro nella navata.

Interni

Navata unica, raggiungibile tramite gradini discendenti, suddivisa in due campate da pilastri reggenti arcata ogivale. Parete destra aperta dal portale laterale e da due finestre (centinata nella prima campata e lunettata nella seconda). Presbiterio preceduto da arco santo ogivale, rialzato su un gradino e caratterizzato da due portali laterali e, sulla parete destra, da una finestra lunettata. Finiture ad intonaco.

Pavimenti e pavimentazioni

Pavimento a mattonelle in cotto disposte a spina di pesce.

Elementi decorativi

Affreschi sulle volte della navata, sull'arco santo e sulle pareti e le volte del presbiterio.

XI - XI (fondazione intero bene)

La fondazione del primitivo edificio, sorto nei pressi di un tempietto romano legato al culto mitriaco, risale all'XI secolo.

1496 - 1499 (ampliamento intero bene)

L'edificio fu ampliato ad opera di Baldassare Cometti tra il 1496 e il 1499 con l'aggiunta della navata.

1500 - 1500 (decorazione navata)

Le volte della navata, l'arco santo e la parete destra della seconda campata vennero decorati nel 1500.

1533 - 1533 (decorazione presbiterio)

Nel 1533 Marcello Fogolino realizzò la pala d'altare su commissione della nobildonna Benedetta Cipolla Belenzani. Verso quella data completò, insieme alla sua bottega, la decorazione della chiesa con gli affreschi del presbiterio.

1679/11/10 - 1679/11/10 (erezione a curazia carattere generale)

La chiesa fu eretta a curazia, dipendente dalla pieve di Santa Maria Maggiore di Trento, il 10 novembre 1679.

1895 - 1895 (restauro intero bene)

L'edificio, caduto in stato di abbandono a seguito della costruzione della nuova chiesa, fu restaurato nel 1895.

1910 - 1913 (restauro intero bene)

La chiesa fu restaurata nel 1910, sotto don Giuseppe Amech (rifacimento tetto, consolidamento struttura, restauro affreschi); nel 1911 fu dipinta da Camillo Bernardi la lunetta del portale; nel 1913 l'edificio fu tinteggiato.

1983 - 1984 (restauro intero bene)

Gli affreschi furono nuovamente restaurati nel 1983-1984.

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