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Chiese in Provincia di Trento - città di : Chiesa di San Lazzaro
Chiesa di San Lazzaro
S. LAZZARO risuscitato S. Lazzaro
Dettagli
Costruita su di un terrazzamento da cui si domina la Vallagarina, la chiesa di San Lazzaro sorge a valle dell'abitato di Pedersano con orientamento a sud. Il tempio, documentato a partire dal 1537, aveva forse origini romaniche e fu totalmente stravolta nel suo assetto tra il 1678 e il 1679 quando venne attuato un intervento di ampliamento, che determinò la rotazione dell'orientamento della struttura da est a sud. Un secondo ampliamento condotto nel 1760, per il quale si avanza in questa sede l'ipotesi di un coinvolgimento di Giovanni Antonio Sartori, conferì all'edificio il suo attuale aspetto. La facciata, tripartita da coppie di paraste composite appaiate, presenta un corpo centrale eminente in cui si aprono un portale architravato e una monofora sagomata. Oltre la trabeazione modanata e spezzata si erge un fastigio cuspidato stretto da due coppie di lesene e affiancato da ali laterali ribassate ad andamento curvilineo, ospitante una nicchia con l'immagine del santo titolare. A sinistra della struttura si eleva la torre campanaria con cella a quattro bifore, sovrastata da un cornicione fortemente eminente retto da mensole, sul quale insistono il tamburo ottagonale e la copertura a cipolla. L'interno si sviluppa a navata unica, ritmata da coppie di pilastri intonacati e voltata a botte unghiata; le quattro campate sono illuminate da tre coppie di finestre lunettate. Il presbiterio, rialzato su un gradino e voltato a vela, è privo di abside.
Preesistenze
Le murature dell'antica chiesa di Pedersano, precedente alla rotazione dell'orientamento dell'edificio verso sud (1668-1669), si riscontrano a destra della quarta campata, dove sono emersi alcuni brani di affreschi databili al XV-XVI secolo.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale. Presbiterio rettangolare privo di abside.
Facciata
Facciata tripartita da coppie di paraste composite appaiate, poggianti su plinti squadrati e sostenenti una trabeazione modanata, spezzata. Il settore centrale, eminente, presenta un'ampiezza maggiore e ospita il portale architravato e la sovrastante monofora sagomata. I settori laterali, ciechi, hanno andamento curvilineo convesso. Sul tutto insiste un fastigio cuspidato, stretto da due coppie di lesene e affiancato da ali laterali ribassate ad andamento curvilineo, ospitante una nicchia con altorilievo del santo titolare. Il disegno è completato in alto da tre obelischi acroteriali cimati da sfere.
Prospetti
Fiancate laterali lisce, segnate dalle aperture delle finestre lunettate e degli accessi laterali, questi ultimi posti in corrispondenza della seconda campata. Ulteriori due finestre si aprono ai lati del presbiterio, a sinistra del quale emerge il corpo della sacrestia.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare, addossato al lato est dell'edificio. Sul fusto liscio insiste la cella campanaria a quattro bifore centinate separate da pilastrini lapidei. Oltre il cornicione modanato retto da mensoloni si erge un tamburo ottagonale aperto su lati alterni da monofore centinate, affiancato da obelischi acroteriali angolari. Copertura a cipolla ottagonale, cimata da croce.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: navata sormontata da volta a botte unghiata, ritmata da arcate trasversali poggianti sui pilastri laterali della navata; presbiterio voltato a vela.
Coperture
Chiesa: tetto a doppia falda con struttura in legno e manto di copertura in coppi. Campanile: cipolla in muratura intonacata.
Interni
Navata unica ritmata da coppie di pilastri intonacati che individuano quattro campate. L'arco santo a pieno centro introduce al presbiterio, rialzato su un gradino, nei cui angoli si dispongono lesene intonacate.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in quadrotte di pietra calcarea bianche e rosse disposte a scacchiera, comune alla navata e al presbiterio.
Elementi decorativi
Dipinti a tempera adornan
XI - XI (preesistenze intero bene)
Una prima chiesa dedicata a San Lazzaro fu costruita attorno all'XI secolo, periodo in cui si diffuse il culto del santo (incerta). Tale edificio aveva impianto romanico con piccola abside semicircolare rivolta a est.
XV - XVI (decorazione intero bene)
L'edificio fu interessato da una campagna decorativa a fresco a cavallo tra il XV e il XVI secolo, della quale sono riemersi alcuni brani pittorici nel corso dei restauri del 1991.
1537 - 1537 (menzione carattere generale)
La prima menzione della chiesa di San Lazzaro a Pedersano si riscontra negli atti visitali clesiani del 1537. L'edificio custodiva tre altari dedicati a San Lazzaro, a Santa Maria Maddalena e a San Lorenzo.
1581/06/08 - XVI (costruzione campanile)
Negli atti visitali dell'8 giugno 1581 si fa riferimento ai lavori di costruzione del campanile e della sacrestia allora in corso.
1651 - XVII (scialbo decorazione)
La decorazione a fresco dell'antico edificio fu scialbata nella seconda metà del XVII secolo in ottemperanza alle disposizioni ricevute durante la visita pastorale del 1651.
1667 - 1669 (riedificazione intero bene)
Tra il 1668 e il 1669 il tempio fu interamente riedificato ed ampliato. La particolare morfologia del colle su cui sorge la chiesa non consentì però di mantenere l'orientamento a est dell'abside, che fu ruotato verso sud.
1709/08/17 - 1709/08/17 (erezione a curazia carattere generale)
La chiesa di San Lazzaro, già cappella della pieve di Villa Lagarina, fu eretta a curazia il 17 agosto 1709 dal principe vescovo di Trento Giovanni Michele Spaur.
1709 - 1709 (ampliamento intero bene)
Nel 1709 è documentato un non meglio precisato intervento di ampliamento.
1729 - 1729 (consacrazione carattere generale)
L'edificio fu consacrato nel 1729.
1760 - 1760 (ampliamento intero bene)
La chiesa fu ulteriormente ampliata nel 1760 su probabile progetto di Giovanni Antonio Sartorie, venendo così ad assumere l'aspetto attuale. I lavori furono appaltati a Bortolo e Giovanni Riolfatti.
1839 - 1839 (ampliamento sacrestia)
Nel 1839 fu ingrandita la sacrestia e fu aperta la porta d'accesso sul presbiterio.
1843 - 1843 (concessione del fonte battesimale carattere generale)
La chiesa ottenne la concessione del fonte battesimale nel 1843.
1881 - 1881 (restauro intero bene)
Nel 1881 venne condotto un non meglio precisato intervento di restauro, sostenuto anche da un contributo concesso dall'imperatore d'Austria Francesco Giuseppe I. In tale occasione fu approntata anche l'attuale cantoria e venne installato un pulpito presso l'altare del Crocifisso; anche la volta della navata fu dipinta con immagini di Gesù Cristo, Marta e Santa Maria Maddalena
1881 - 1881 (decorazione navata)
In occasione del restauro del 1881 la volta della navata fu dipinta con immagini di Gesù Cristo, Marta e Santa Maria Maddalena. A quest'intervento si associa la decorazione con cartelle neo-rocaille disposte nelle unghie della volta a botte.
1913 - 1913 (decorazione facciata)
Nel 1913 il pittore Guido Farinati di Bologna dipinse l'immagine del santo titolare nella nicchia al centro del fastigio della facciata. L'opera, documentata da una fotografia d'epoca risalente alla seconda metà del XX secolo pubblicata da Giordani (2011), fu scialbata in epoca imprecisata e sostituita con l'attuale altorilievo.
1919/05/10 - 1919/05/10 (erezione a parrocchia carattere generale)
La parrocchia di San Lazzaro a Pedersano fu ufficialmente eretta il 10 maggio 1919.
1940 - 1960 (decorazione presbiterio)
L'Agnus Dei dipinto sulla volta del presbiterio risale alla metà del XX secolo.
1945 - 1945 (decorazione navata)
Nel 1945 il pittore Emanuele Baroni eseguì la Pietà e gli angioletti presenti sulla parete destra della seconda campata.
1951 - 1951 (restauro intero bene)
L'edificio fu restaurato nel 1951 come ricordato dall'iscrizione incisa sul cuscino dell'architrave del p