Chiese in Provincia di Trento - città di : Chiesa di San Vendemiano

Chiesa di San Vendemiano
Vindimiano S. Vendemiano

TRENTO
Fracena, Ivano-Fracena (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
L'antica chiesa dedicata a San Vendemiano sorge su una balza del monte Lefre, in posizione dominante e con orientamento a est. Di origini probabilmente trecentesche, fu menzionata la prima volta nel 1531. Importanti lavori di ampliamento si collocano tra il 1620 e il 1622 per volere dei signori del castello di Ivano Fracena. Fu per secoli, fino alla costruzione della nuova chiesa, l'unico edificio a servizio delle comunità di Ivano e di Fracena. La facciata a due spioventi presenta un curioso... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

L'antica chiesa dedicata a San Vendemiano sorge su una balza del monte Lefre, in posizione dominante e con orientamento a est. Di origini probabilmente trecentesche, fu menzionata la prima volta nel 1531. Importanti lavori di ampliamento si collocano tra il 1620 e il 1622 per volere dei signori del castello di Ivano Fracena. Fu per secoli, fino alla costruzione della nuova chiesa, l'unico edificio a servizio delle comunità di Ivano e di Fracena. La facciata a due spioventi presenta un curioso protiro decentrato, ornato da affreschi. L'interno molto sobrio si articola in una navata unica coperta da una volta a botte, conclusa da un presbiterio con abside poligonale.

Pianta

Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio rettangolare con abside poligonale.

Facciata

Facciata a due ripidi spioventi con tozzo contrafforte angolare posto a sinistra; sul lato opposto emerge un protiro decentrato e non corrispondente al portale architravato centrale, sostenuto da arcate a tutto sesto, poggianti su colonne cilindriche e coperto da un tettuccio a spioventi rivestiti da scandole, che si ritrovano anche sulla tettoia che attraversa ortogonalmente la facciata. Oculo centrale e due finestre fiancheggianti il portale.

Prospetti

La fiancata settentrionale cieca è caratterizzata dall'emergere del volume della sacrestia, mentre su quella opposta si apre il portale laterale architravato e si intravvede in corrispondenza dell'innesto del presbiterio il volume aggettante del fusto del campaniletto a vela.

Struttura

Strutture portanti verticali: muratura di pietrame intonacata all'esterno e all'interno; strutture di orizzontamento: volta a botte ribassata nella navata; volta a crociera nel presbiterio e a semiombrello nell'abside.

Coperture

Tetto rivestito di scandole, a due falde sia sulla navata che sul presbiterio.

Interni

Navata unica raccordata da un cornicione corrente lungo l'intera superficie, illuminata da una finestra rettangolare, posta nei pressi dell'arco santo, di fronte alla quale si trova il portale architravato della sacrestia. Arco santo a tutto sesto che funge da raccordo con il presbiterio sopraelevato su un gradino. Due finestre simmetriche illuminano l'abside.

Pavimenti e pavimentazioni

Pavimento in seminato alla veneziana.

Elementi decorativi

Affreschi ad ornare il protiro; un affresco si trova anche sulla parete destra della navata.

XIV - XIV (costruzione intero bene)

Gli storici fanno risalire l'edificazione della chiesa di San Vendemiano al XIV secolo, ma non esiste alcuna testimonianza in tal senso.

1531 - 1531 (menzione carattere generale)

La prima menzione dell'edificio risale al 1531, in una visita pastorale: esso era custodito da eremiti che vivevano in una piccola struttura adiacente alla chiesa.

1531 - 1585 (decorazione intero bene)

Nella visita pastorale del 1585 è evidenziata la presenza di dipinti murali sia interni che esterni, che si possono perciò ritenere antecedenti a questa data.

1565 - 1565 (realizzazione contrafforti facciata)

Nel 1565 furono realizzati due contrafforti in facciata per contrastare le spinte che rendevano molto instabile la struttura.

1591 - 1591 (apertura oculo facciata)

In facciata nel 1591 fu aperto un oculo.

1620 - 1622 (ampliamento intero bene)

Intorno agli anni 1620 e 1622 la chiesa fu probabilmente ampliata con l'aggiunta di un presbiterio-abside più grande, si crede per volere dei conti Wolkenstein de Rodeneck. Alcuni studiosi ritengono che in queste date l'edificio sia stato completamente riedificato, ma l'ipotesi sembra priva di fondamento. Più probabile, invece, è che sia stato rifatto l'arco santo, ricostruita ed innalzata la volta della navata e realizzate la piccola sacrestia e una piccola cappella sul lato nord. Fu infine forse anche sostituito il tetto.

1872 - XIX (cimitero intorno)

A partire dal 1872 e per un breve periodo, parte del sagrato della chiesa fu adibito a cimitero.

1915 - 1918 (danneggiamenti intero bene)

Durante la prima guerra mondiale la chiesa subì notevoli danni strutturali, tanto che successivamente si pensò ad un suo abbattimento.

1922/05/18 - 1922 (restauro intero bene)

I lavori di ristrutturazione, sotto la supervisione dell'allora Soprintendente Gerola, ebbero inizio il 18 maggio 1922 e si conclusero nell'ottobre dello stesso anno: in particolare fu realizzato un anello di cemento armato per dare maggiore stabilità alla struttura.

2002 - 2007 (restauro intero bene)

Tra il 2002 e il 2007 è stato condotto sotto la guida dell'architetto Giulio Loris di Venezia un restauro volto in particolare a risolvere un gravoso problema di instabilità strutturale, evidente fin dal XVI secolo. Sono stati inoltre restaurati gli affreschi, sotto la direzione della restauratrice Liliana Ginotti.

2011 - 2012 (sagrato intorno)

Il sagrato antistante alla chiesa è in fase di sistemazione.

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