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Chiese in Provincia di Trento - città di : Chiesa di San Valentino Martire
Chiesa di San Valentino Martire
S. VALENTINO martire
Dettagli
La chiesa di San Valentino Martire di Vasio, presso Fondo, è menzionata per la prima volta dagli atti della visita pastorale di Bernardo Clesio; eretta probabilmente nel XV secolo, non subisce, nel corso del tempo, sostanziali modifiche. La facciata, a ripidi spioventi, è caratterizzata dallo slancio verticale del prospetto occidentale del campanile, che rimarca l'asse verticale centrale dell'alzato. Rispetto a questo, in posizione leggermente disassata, è collocato il portale lapideo d'ingresso, a tutto sesto, elevato da un gradino e coperto da una tettoia lignea rivestita da scandole. Al di sopra si apre un oculo strombato, sovrastato da una monofora a tutto sesto. La fiancata sinistra non reca aperture; quella destra è movimentata da tre finestre archiacute, due presso la navata e una posta sul lato obliquo dell'abside. Una quarta finestra si apre sul corpo della sacrestia, aderente al prospetto di fondo dell'abside. Il campanile è del tipo a torretta; presumibilmente in origine doveva appartenere alla tipologia del campanile a vela, siccome il prospetto occidentale è l'unico in muratura e presenta una monofora atta a ospitare una campana. Il fusto, quadrangolare e ligneo, presenta piccole monofore, ed è sormontato da una cuspide lignea, coperta da scandole, a piramide ottagonale irregolare a doppia pendenza, coronata da sfera e croce apicale. Le finiture sono in legno a vista e intonaco rustico raso sasso. L'interno rivela una navata unica, non separata dal presbiterio, ed è scandito in tre campate dai peducci lapidei antropomorfi distribuiti lungo le pareti laterali a sostegno delle nervature della volta reticolare che copre l'ambiente. Il presbiterio, elevato da un gradino, reca sulla parete di fondo l'accesso ai locali di sacrestia. Una fascia di rivestimento lignea corre lungo le pareti. Presso il prospetto meridionale esterno sono presenti i resti di un impianto decorativo pittorico realizzato ad affresco, avente carattere figurativo. Presso il prospetto meridionale esterno sono presenti i resti di un impianto decorativo pittorico realizzato ad affresco, avente carattere figurativo.
Pianta
Navata a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, presbiterio a pianta rettangolare concluso da abside poligonale, seguita da sacrestia a pianta quadrangolare.
Facciata
La facciata, a ripidi spioventi, è caratterizzata dallo slancio verticale del prospetto occidentale del campanile, che rimarca l'asse verticale centrale dell'alzato. Rispetto a questo, in posizione leggermente disassata, è collocato il portale lapideo d'ingresso, a tutto sesto, elevato da un gradino e coperto da una tettoia lignea rivestita da scandole. Al di sopra si apre un oculo strombato, sovrastato da una monofora a tutto sesto. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato nella parte inferiore e ad intonaco rustico tinteggiato, in alcuni tratti a raso sasso, nella parte superiore.
Prospetti
La fiancata sinistra non reca aperture; quella destra è movimentata da tre finestre archiacute, due presso la navata e una posta sul lato obliquo dell'abside. Una quarta finestra si apre sul corpo della sacrestia, aderente al prospetto di fondo dell'abside. Le finiture sono ad intonaco rustico tinteggiato.
Campanile
Il campanile è del tipo a torretta; presumibilmente in origine doveva appartenere alla tipologia del campanile a vela, siccome il prospetto occidentale è l'unico in muratura e presenta una monofora atta a ospitare una campana. Il fusto, quadrangolare e ligneo, presenta piccole monofore, ed è sormontato da una cuspide lignea, coperta da scandole, a piramide ottagonale irregolare a doppia pendenza, coronata da sfera e croce apicale. Le finiture sono in legno a vista e intonaco rustico raso sasso.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: volta reticolare in muratura sopra la navata ed il presbiterio.
Coperture
Copertura a due spioventi sopra la navata ed il presbi
XV - XV (costruzione intero bene)
Sulla base dei dati storici desunti dalla bibliografia, si ipotizza che l'edificio sia stato eretto nel corso del XV secolo.
1537 - 1537 (menzione carattere generale)
La prima menzione che attesta l'esistenza dell'edificio risale agli atti della visita pastorale di Bernardo Clesio.
1616 - 1616 (menzione interno)
Durante la visita pastorale del vescovo suffraganeo Pietro Belli, si ordina di rimuovere un altare laterale, collocato a sinistra dell'ingresso.
1695 - 1695 (menzione interno)
A questa data l'altare laterale, che le disposizioni della visita pastorale del 1616 avevano ordinato di rimuovere, non risulta più presente.
1776 - 1776 (erezione a curazia esposta carattere generale)
In questo anno la chiesa viene eretta a curazia esposta della pieve di Fondo; il curato prestava servizio anche presso la chiesa di Seio.
1848 - 1848 (dotazione battistero e custodia eucaristica carattere generale)
A questo anno risale la concessione del fonte battesimale e della custodia eucaristica.
1939 - 1940 (restauro intero bene)
Costa (1986) riferisce di un restauro avvenuto in questi due anni, ma di cui non è nota l'entità.
1972 - 1972 (restauro intero bene)
A questo anno risale una campagna di interventi volti a restaurare l'edificio. Viene effettuata un'opera di tinteggiatura esterna ed interna, vengono svolti alcuni lavori nel presbiterio e si procede alla posa dell'impianto di riscaldamento.