Chiese in Provincia di Trento - città di : Chiesa di San Brizio

Chiesa di San Brizio
S. BRIZIO vescovo S. Brizio

TRENTO
Saone, Tione di Trento (TN)
Culto: Cattolico
Diocesi: Trento
Tipologia: chiesa
Orientata a sud, la Parrocchiale di San Brizio si erge lungo la strada principale di attraversamento del piccolo centro abitato di Saone e venne costruita su progetto di uno degli architetti Bianchi, forse da Pietro, a partire dal 1764, in sostituzione di una chiesa precedente, menzionata dal 1537, che si trovava presso l'attuale cimitero. Il nucleo originario dell'edificio sacro, completato dal campanile nel 1790, fu ampliato nella seconda metà dell'Ottocento, prima nella zona absidale, poi... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

Orientata a sud, la Parrocchiale di San Brizio si erge lungo la strada principale di attraversamento del piccolo centro abitato di Saone e venne costruita su progetto di uno degli architetti Bianchi, forse da Pietro, a partire dal 1764, in sostituzione di una chiesa precedente, menzionata dal 1537, che si trovava presso l'attuale cimitero. Il nucleo originario dell'edificio sacro, completato dal campanile nel 1790, fu ampliato nella seconda metà dell'Ottocento, prima nella zona absidale, poi con l'aggiunta di due corpi di servizio nella prima campata. La facciata a due spioventi è ripartita in nove settori da un motivo a reticolo determinato dall'incrocio di lesene e cornici lisce;nei settori centrali inferiore e mediano si aprono rispettivamente il portale maggiore, elevato di tre gradini, e una finestra a profilo mistilineo, mentre i settori laterali inferiori ospitano due nicchie centinate vuote. Lungo le fiancate emergono simmetricamente i corpi laterali corrispondenti alle cappelle, preceduti dagli ambienti di servizio, più bassi e dai profili arrotondati; a sinistra si apre l'ingresso laterale e si eleva il campanile, in pietra a vista, con quattro ampie monofore centinate, mentre a destra emerge la sacrestia con accesso indipendente sul lato nord. L'interno è ad unica navata, divisa in tre campate da paraste addossate con capitelli compositi in stucco, raccordate dal cornicione corrente plurimodanato che sorregge le arcate longitudinali e trasversali. La seconda campata, di maggiori dimensioni, è coperta da una volta a vela e sfondata sui fianchi da una coppia di cappelle a pianta rettangolare, elevate di un gradino, ospitanti gli altari minori. L'arco santo a pieno centro introduce al presbiterio, elevato di due gradini; l'abside poligonale riprende il motivo delle paraste ed è illuminata da due ampie monofore centinate sulle pareti oblique. Le vele della seconda campata e del presbiterio sono ornate da dipinti murali figurati, di epoche e autori differenti.

Preesistenze

Il corpo della navata e il presbiterio, esclusa l'abside, sono la parte più antica della struttura.

Pianta

Navata a pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale, con cappelle laterali emergenti simmetriche; presbiterio a pianta rettangolare, concluso da abside poligonale.

Facciata

Facciata a due spioventi, ripartita in nove settori da un motivo a reticolo determinato dall'incrocio di lesene e cornici lisce, coronata da un fastigio rialzato rispetto al livello del tetto, cimato da una croce latina raggiata in metallo. Nei settori centrali inferiore e mediano si aprono rispettivamente il portale maggiore, elevato di tre gradini, e una finestra a profilo mistilineo, mentre i settori laterali inferiori ospitano due nicchie centinate vuote. Alto zoccolo di base; finiture a intonaco tinteggiato.

Prospetti

Fiancate caratterizzate dall'emergere simmetrico dei corpi laterali corrispondenti alle cappelle, preceduti dagli ambienti di servizio, più bassi e dai profili arrotondati, ciascuno con una monofora centinata. Sacrestia con accesso indipendente sul lato destro, ingresso laterale su quello sinistro. Abside poligonale forata da una coppia di monofore centinate sui lati obliqui e da un'apertura a losanga nella parte alta della parete di fondo. Zoccolo perimetrale e finiture a intonaco tinteggiato.

Campanile

Torre a pianta quadrangolare posta sul lato sinistro, presso il presbiterio. Fusto in pietra a vista, segnato da cornici orizzontali, recante i quadranti di orologio appena sotto la cella campanaria, con quattro ampie monofore centinate. Tiburio ottagonale con profilature in pietra a vista e corpo intonacato e tinteggiato, caratterizzato da piccole luci mistilinee, alternativamente aperte e cieche, su ogni lato. Copertura ottagonale ribassata.

Struttura

Strutture portanti verticali: muratura in pietrame. Strutture di orizzontamento: volte a botte unghiata nella prima e terza campata della navata; volte a vela nella

XVI - 1766 (preesistenze intorno)

La prima chiesa di Saone è menzionata dalla visita pastorale di Bernardo Clesio del 1537; sorgeva presso l'attuale cimitero, all'estremità occidentale del paese, allora chiamato Villa Superiore. Ottenne la concessione del fonte battesimale nel 1608 e fu elevata a curazia della pieve di Bleggio nel 1733. Fu abbattuta nel 1766 circa, per impiegare il materiale da costruzione disponibile a favore del nuovo edificio.

1764 - 1767 (costruzione intero bene)

La chiesa attuale venne edificata al centro del paese, lungo la strada principale che lo attraversa, tra il 1764 e il 1767, su progetto di uno degli architetti Bianchi, originari di Brienno (Como). Non conosciamo il nome di battesimo di questo esponente, ma potrebbe trattarsi di Pietro, responsabile della ricostruzione quasi totale della chiesa di San Martino a Zuclo, avvenuta su suo disegno tra il 1768 e il 1774.

1790 - 1790 (costruzione campanile)

Il campanile fu eretto nel 1790, promosso, come già la chiesa, da don Lorenzo Buffi Fontana di Saone.

1800 - 1810 (decorazione interno)

La volta della seconda campata e della sacrestia sono ornate da affreschi figurati dell'inizio del XIX secolo, attribuiti stilisticamente al pittore veronese Pietro Maratoli, allievo di Bartolomeo Zeni, che firmò la decorazione della Parrocchiale di Preore nel 1806.

1837/08/18 - 1837/08/18 (consacrazione carattere generale)

La chiesa fu consacrata il 18 agosto 1837 dal vescovo Giovanni Nepomuceno de Tschiderer.

1876 - 1883 (ampliamento abside)

Nel 1876 l'edificio fu ampliato in direzione sud, nella zona del coro, dall'impresa del maestro muratore Paolo Festi di Muronico (valle Intelvi), su progetto dell'ingegner Giacomo Tamanini. Dopo un contenzioso con il Comune, corretti vari errori, l'impresa percepì il suo compenso nel novembre del 1883.

1889 - 1889 (ampliamento navata)

Nel 1889 il curato don Felice Beltrami fece realizzare i due piccoli ambienti di servizio simmetrici nell'atrio d'ingresso.

1897 - 1897 (ristrutturazione intero bene)

Nel 1896 l'ingegner Demattio fece notare dei gravi difetti nelle fondamenta della costruzione, rese insicure dalle infiltrazioni d'acqua, soprattutto nella zona di contatto tra la parte antica e quella dell'abside, recentemente aggiunta. L'anno successivo, pressato dal Comune e ottenuta l'autorizzazione della curia, il curato don Felice Beltrami fece eseguire la sottomurazione con cunei di ferro, per tentare di arrestare le crepe che attraversavano le pareti e l'intera volta; venne poi incanalata la roggia che scorreva a fianco della chiesa, deviandone l'alveo.

1905 - 1905 (decorazione intero bene)

L'intero edificio sacro fu ritinteggiato nel 1905 da Francesco Valentini di Iavrè; all'interno la volta del presbiterio con i quattro pennacchi fu ornata da dipinti murali figurati, opera di Agostino Aldi.

1912 - 1912 (sostituzione pavimento)

Nel 1912, grazie alla raccolta di offerte, fu sostituito il pavimento in mattoni con uno in tavolette di cemento.

1942/02/02 - 1942/02/02 (erezione a parrocchia carattere generale)

L'erezione a parrocchia risale al 2 febbraio 1942.

1963 - 1967 (ristrutturazione intero bene)

A partire dal 1963, su progetto dell'ingegner Renato Marchi, l'edificio sacro venne ristrutturato, gettando un nuovo dado di fondazione in calcestruzzo, con scavi localizzati e puntellazione delle murature. Vennero quindi eseguite opere di drenaggio, furono sistemati i pavimenti, fu riparato il tetto e l'edificio venne ritinteggiato. Si procedette anche all'adeguamento liturgico, con la rimozione delle balaustre.

1974 - 1974 (tinteggiatura esterno)

La curia vescovile autorizzò nel maggio del 1974 la tinteggiatura esterna.

1990 - 1990 (ristrutturazione campanile)

Nel 1990 fu riparato il tetto del campanile e ripristinato l'orologio.

2002 - 2005 (restauro intero bene)

Su progetto dell'architetto Francesco Franchini, la chiesa fu interessata tra 2002

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