Chiese in Provincia di Belluno - città di : Chiesa dei Santi Biagio e Stefano

Chiesa dei Santi Biagio e Stefano
Ss. Biagio e Stefano

BELLUNO
Piazza Santo Stefano - Belluno (BL)
Culto: Cattolico
Diocesi: Belluno - Feltre
Tipologia: chiesa
La chiesa di S. Stefano, il cui progetto in stile gotico italiano di "Giorgio Tagliapietra da Como scalpellino abilissimo", vide l'inizio della sua costruzione nel 1463 quando frate Giovanni Battista di Castellazzo chiese aiuto economico al Consiglio Maggiore affinché i frati potessero avere qualcosa di proprio. Nel mese di marzo dello stesso anno venne deliberato un finanziamento sia per la costruzione della chiesa che del convento in sua adiacenza. Cinque anni più tardi, dal 1468, insieme... Leggi tutto
Fonte: BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web

Dettagli

La chiesa di S. Stefano, il cui progetto in stile gotico italiano di "Giorgio Tagliapietra da Como scalpellino abilissimo", vide l'inizio della sua costruzione nel 1463 quando frate Giovanni Battista di Castellazzo chiese aiuto economico al Consiglio Maggiore affinché i frati potessero avere qualcosa di proprio. Nel mese di marzo dello stesso anno venne deliberato un finanziamento sia per la costruzione della chiesa che del convento in sua adiacenza. Cinque anni più tardi, dal 1468, insieme al convento, avanzarono anche i lavori della chiesa. Nel 1472 avanzarono anche le opere di muratura della chiesa e del convento tant'è che il 25 marzo 1473 il Vescovo Pietro Barozzi potè consacrare l'altare maggiore con il titolo di Madonna delle Grazie e quello a sinistra in onore della Beata Vergine della Salute. L'anno successivo, poi, iniziò la costruzione del coro che continuò fino al 1476 con una sua estensione aggiungendovi l'abside a forma di dodecagono da cui sporgevano cinque lati con due finestre. Verso la fine del 1400 terminarono i lavori di muratura della chiesa, che fu consacrata nel 1497. Partendo dalla facciata in pietra grezza, si nota subito il bel rosone in pietra e sopra il portale, la lunetta in bronzo di Dante Moro. L'ingresso sul lato sud è invece coronato da un portale in pietra, con statue, proveniente dalla soppressa chiesa di Santa Maria dei Battuti (a sud della città). L'interno è a tre navate absidate, coperte con volte a crociera poggiate su colonne bicromate con capitelli scolpiti. Particolari la cappella Cesa e la cappella dell'Addolorata ricche di opere significative. Ai lati dell'altare maggiore, due grandi angeli lignei, opera dello scultore Andrea Brustolon come il crocefisso nella navata di sinistra. Altre opere sono di Cesare Vecellio, Francesco Frigimelica, Antonio Lazzarini, Francesco Dalla Dia e Gaspare Diziani. Sul lato nord della chiesa sorge il convento dei Serviti che conserva un elegante chiostro del 1462, in stile gotico, di forma quadrata con arcate ogivali. Soppresso nel 1806, ospita gli uffici dell'Intendenza di Finanza.

Facciata ovest

Si presenta in muratura in pietra arenaria a faccia vista; la ritmano il rosone lobato e i due occhi posti più in basso contornati tutti in pietra bianca di Pinè; la cuspide è ornata da archetti pensili in cotto disposti ad intreccio.Nel 1968, nella porta principale della chiesa furono costruiti e posti in opera i 2 battenti in bronzo, opera dell'artista Dante Moro di Falcade e in seguito venne ricoperta con il bronzo anche la lunetta sopra le porta.

Facciata sud

Si affaccia sul giardino, intonacata in tinta chiara, è interrotta solo dai ritmi verticali delle dodici finestre lobate, alle quali tra il 1925 e 1927 vennero sostituite le vetrate con altre colorate e bordate di verde. La cornice di gronda riprende gli archetti della facciata principale mentre la copertura molto inclinata è, attualmente, in tegole color lavagna. Il ritmo delle finestre è interrotto, all'altezza dei sette gradini, da un portale in stile gotico, quattrocentesco, scolpito con statue dei protettori di Belluno e della Madonna che proviene dalla chiesa dei Battuti. L'architrave in pietra porta una scritta che fa riferimento alla maternità annunciazione e immacolato concepimento della Madonna. Sopra lo stesso architrave c'è una nicchia che incornicia il bassorilievo raffigurante la Madonna che accoglie sotto il suo mantello i confratelli battuti. In alto sta il Padre Eterno, e sotto a destra San Sebastiano e San Mamante e a sinistra S.Gioatà e San Antonio Abate. La porta lignea, originale del '400, è composta di quarantacinque formelle scolpite a soggetti floreali e fu restaurata nel 1968.

Facciata nord-est

Spicca l'abside con copertura conoidale con i suoi cinque lati sporgenti, ornati da quattro finestre. Vi sono anche un rosone centrale e due disposti simmetricamente rispetto all'abside. In sommità c'è una cornice in elementi in laterizio, mentre l'intera muratura è i

1501 - 1501 (ristrutturazione facciata sud)

rinnovo porta sud della chiesa

1538 - 1538 (completamento campanile)

posizionamento della campana

1542 - 1542 (restauro campanile)

riparazione a seguito di danneggiamento a causa di un fulmine

1544 - 1544 (completamento interno)

erezione altare Cappella Maggiore

1726 - 1730 (costruzione interno)

Costruzione di un'orchestra enorme ed un organo con i tamburi (opera di Giambattista Alchini). Conseguenza di ciò fu la copertura del rosone centrale della facciata e la scalpellatura di parte dei capitelli. Nel coro si murarono due finestre e l'artistica finestrella trilobata per mettervi un grande altare senza pregio e senza stile. Furono anche tolte le vetrate a rulli che si sostituirono con telai di legno a vetri comuni disposti a figura geometrica a rombo e si diede poi il bianco a tutta la chiesa coprendo le sobrie varietà di colori.

1735 - 1735 (campanile campanile)

lavori sulla piramide del campanile

1737 - 1737 (Altare Maggiore interno)

rifacimento dell'altare maggiore utilizzando marmo di Carrara

1876 - 1882 (intero edificio intero edificio)

a seguito del terremoto del 1873 furono eseguiti radicali restauri che durarono sei anni, nei quali si eliminarono le sovrapposizioni che avevano alterato le pure linee architettoniche dello stile gotico

1892 - 1892 (facciata principale facciata)

venne sostituita la porta che Francesco Scotti aveva fatto costruire nel 1499 con quella quattrocentesca della chiesa di S. Maria dei Battuti, eretta nel 1310 e chiusa al culto nel 1798

1902 - 1905 (campanile campanile)

vennero eliminati il tamburo e la cuspide ottagonale e venne riscostruito come oggi si può vedere

1910 - 1910 (Cappella Cesa interno)

restauro della Cappella Cesa

1912 - 1912 (facciata interno)

fu riaperto il rosone della facciata collocando l'organo che lo ostruiva dietro il coro

1920 - 1920 (interno interno)

venne rielaborato il passaggio che faceva accedere alla cappella dell'Addolorata, costruendolo in tre scomparti formati da colonne abbinate che sostengono tre archi acuti

1926 - 1928 (intonaco - cornicione facciate)

si iniziò a rifare l'intonaco del fianco verso la piazza con il criterio usato anticamente, seguendo cioè l'ondulazione dei muri e conservando la tinta naturale della malta chiara. Si eseguì un nuovo cornicione in terracotta in stile gotico che sostituiva quello barocco frutto di interventi settecenteschi; la facciata, l'abside e il campanile vennero lavorati a faccia a vista; la copertura fu rifatta sostituendo le lastre di pietra grigia con le tegole color lavagna; inoltre furono collocate le dodici nuove vetrate sul lato sud della chiesa.

1929 - 1930 (pavimento interno)

lavori di rifacimento del pavimento che presentava troppe pietre rotte e slabbrate e che contrastava con i bei marmi bianchi e rossi delle colonne e degli archi. Venne scelto il marmo di Pove, il lastre quadrate di 45 cm di lato, che vennero disposte diagonalmente e alternate tra loro.

1959 - 1960 (organo interno)

la chiesa venne fornita di un nuovo organo ridotto in larghezza così da essere contenuto tra le due finestre centrali del coro.

1968 - 1968 (portale facciata principale)

per festeggiare i 500 anni del monumento, nella porta principale furono costruiti e posti in opera i due battenti di bronzo, opera dell'artista Dante Moro. Venne ricoperta con il bronzo anche la lunetta sopra la porta, anche se la tradizione la vorrebbe affrescata.

1982 - 1983 (intonaco interni)

rifacimento completo degli intonaci interni con l'applicazione della tinta chiara originale. In questa occasione si è potuta scoprire l'esistenza in origine di una porta con arco a tutto sesto di notevole luce che metteva in collegamento la chiesa con il chiostro.

2005 - 2005 (cuspide campanile)

posa di protezione anticaduta per distacco di parti della cuspide del campanile

2011 - 2013 (copertura - scalinate esterni)

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