Motociclista morì nel tamponamento in due non c’entrano
Il consulente della Procura ha consegnato la perizia che esclude responsabilità per il proprietario del finto velox e l’automobilista veneziana
AURONZO. Tamponato davanti al finto autovelox. Per la morte del motociclista Matteo Contadin, ad Auronzo, la Procura della Repubblica di Belluno ha ricevuto la consulenza dell’ingegnere veneziano Pierluigi Zamuner, sulla dinamica dell’incidente del 17 agosto, in via Ligonto, sulla 48 delle Dolomiti. L’unico indagato per omicidio stradale rimane R.Z, l’amico che lo seguiva e non ha rispettato la distanza di sicurezza, spingendolo fuori strada e poi contro una casa. Il pubblico ministero Gallego chiederà il rinvio a giudizio solo per...
Pubblicato su Corriere delle Alpi