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Il caso Sade: «A Palue disastro annunciato La gente protestò ma non fu ascoltata»

La donna, 97 anni, ricorda le polemiche di 70 anni fa quando vennero scavate le gallerie in quota

ROCCA PIETORE

Sentir parlare di danni provocati dalla Sade in provincia di Belluno a 55 anni esatti dal disastro del Vajont sembra fantascienza, un perverso scenario complottista senza fondamento. Invece non c’è nulla di più solido di due alte spalle in calcestruzzo abbandonate sui pendii di una valle: appigli potenti su una roccia instabile di una diga fantasma; o di migliaia di metri cubi di detriti accumulati realizzando la condotta che da Malga Ciapela porta l’acqua alla centrale di...

Pubblicato su Corriere delle Alpi