Morte e distruzione, il disastro senza fine del Bellunese
La frana del Tessina ha ripreso a muoversi, piove forte dalle prime ore del mattino. E la paura ritorna
BELLUNO
Il quarto giorno di alluvione comincia sotto una pioggia battente, dopo due giorni di tregua a riparare danni e leccarsi le ferite. I danni sono al momento incalcolabili, ci vorranno decenni per sanarli. Le ferite sembrano non volersi rimarginare. Ognuno di questi terribili giorni ha portato un bagaglio di morti e feriti.
LE VITTIME
La conta delle vittime è arrivata a tre. Dopo il padovano Sandro Pompolani, schiacciato da una pianta sulla Culiada, dopo Ennio Piccolin, il falcadino...
Pubblicato su Corriere delle Alpi