Le rivelazioni di Angelo Izzo su Rossella Corazzin: «Cercavamo ragazze per il rito di iniziazione»
Nelle dichiarazioni del 2015 al procuratore di Belluno Pavone i particolari del rapimento di Rossella, della prigionia e della sua fine
BELLUNO. Una «santarellina», poco appariscente, «acqua e sapone». Perfetta per quel rito di iniziazione maschile che aveva lo scopo di cementare con il sacrificio di una vergine l’unione “sacra” di un gruppo di uomini. Un gioco di morte dal sapore antico che, secondo i racconti di Angelo Izzo, è costato la vita alla giovane Rossella Corazzin.
Una ragazza della quale Izzo, a colloquio nel 2015 con l’allora procuratore di Belluno Francesco Saverio Pavone, ricorda a malapena il cognome. Quello...
Pubblicato su Corriere delle Alpi