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Morì nel bosco: assolto il preposto

Comelico Superiore. Il padovano Stefano Zacchia non aveva fissato l’argano 

COMELICO SUPERIORE. Morto per colpa sua: nessuna responsabilità di terzi. Assolto dall’accusa di omicidio colposo, perché il fatto non sussiste Matteo Bertoncello, il preposto della Tecnoelectra di Camposampiero (Padova). Il 4 dicembre 2014, nel cantiere di Dosoledo di Comelico Superiore, perse la vita Stefano Zacchia, il 48enne caposquadra di San Giorgio in Bosco, che stava manovrando un argano, per tendere un cavo elicord di media tensione per conto di Enel distribuzione. La linea è quella di Soppalù, dove i cavi...

Pubblicato su Corriere delle Alpi